Economia dei Pazzi, ecco come mai la nazione Ucraina non è ancora fallita: sono falliti da diversi mesi, ma non se ne è accorto nessuno.

Vi avevo già spiegato mesi fa che il governo di Kiev non poteva andare avanti, schiacciato da un aumento del debito pubblico (intelligentemente contratto in dollari) del 300%, oltre a piccoli, impalpabili segni di crisi, come il crollo del PIL del 17% nei primi tre mesi di quest’anno.

Invece niente, la Grivnia è ancorata stabile quasi come una roccia al valore di 22 per un dollaro, mentre il valore “reale” sarebbe dovuto essere molto più alto..

“hanno toccato il fondo e hanno incominciato a scavare…”

Poi ho capito, quando il governo di Kiev ha comunicato l’entità delle sue riserve valutarie.<br />
La banca centrale di Kiev ha riserve valutarie per – 2,4 miliardi di dollari.
Ebbene sì, bambini, nei forzieri della banca centrale di  Kiev ci sono depositati dei debiti miliardari in dollari , niente soldi, nada, zero.

Il realtà, tra piccole quantità di oro, e valuta, e dei bond emessi dalla banca centrale nei forzieri ci sarebbero circa dieci miliardi di dollari.
Solo che il debito nei confronti del FMI, debito che ha la precedenza su tutti gli altri , è di oltre dodici miliardi di dollari, e deve essere ripagato a breve.
Insomma, consegnare tutto il denaro nelle casse, e anche quei “bond” un filino sospetti, non basta a ripagare il debito nei confronti del del solo FMI, senza parlare degli interessi.
Il Fondo Montario, allora organizza un bel Summit per parlare di “ristrutturazione del debito”, ovvero.
“adesso l’Ucraina paga di meno gli altri creditori, così noi siamo tranquilli”.
 Il governo di Kiev reagisce con una moratoria, ovvero una sospensione del pagamento dei debiti fino a luglio.
Poi propone di pagare il debito solo di “alcuni” ovvero i paesi occidentali, e di non pagare i debiti nei confronti di banche e stato russo.
Purtroppo pare che i contratti non lo permettano, o si “ristrutturano” i debiti di tutti o non se ne fa niente.
La palla passa ai russi, che dicono… niente, non parlano nè di pagamento anticipato nè di altro, però alla scadenza i soldini devono arrivare.
Entrano in campo due nuovi attori, due giganteschi fondi di investimento, Franklin Templeton e il solito Blackrock, arrivati in possesso di quote miliardarie del debito ucraino, anch’esse in scadenza a breve.
L’effetto “rigenerante” del Fondo Monetario Internazionale si fa sentire, fino in fondo.
La loro risposta è stata lapidaria, quando venero contrattati a proposito di una ristrutturazione dei loro crediti miliardari ( in dollari):
“col cazzo!”
I creditori non vedono il motivo di fare un favore al FMI.
Il Fondo Monetario, però non vede la possibilità di elargire prestiti senza garanzia, o senza una notevole ristrutturazione dei debiti “altrui”.
Messa come è adesso, per l’ucraina non c’è nessuna possibilità di ripagare il debito estero in valuta, ei default sarebbe imminente.

Rimane una sola possibilità, ai “fondi avvoltoio” svendere tutto il possibile, ovvero i campi, le condotte del gas, le aziende statali e tutto il vendibile.
Non sarà un grosso business, questi beni non sono appetibili, quando sono in una nazione fallita.
Insomma questa “svendita” servirebbe solamente a ridare ossigeno alle vuote casse dello stato ucraino.
Soldi che verrebbero girati immeditamente al FMI.

Cazzo che business.
Sbaglierò, ma questo inverno sarà “caldino”, dalle parti di Kiev.