Ecco una nuova rubrica, : – I Libri Stronzi- oggi presentiamo “la posizione della missionaria”, di Cristopher Hitchens

Libro stronzo, stronzissimo, oggi.

L’autore, come il blogger che vi scrive, è stato un vero “stronzo”, inteso , ovviamente come il bruscolino nell’occhio, la sabbia negli ingranaggi, la vocine che in fondo al comizio si alza, e dice “si, però…”.

Parto alla grande e vi presento questo simpatico libretto, poco più di cento pagine tradotto in Italiano, “la posizione della missionaria ” di Cristopher Hitchens.

Il buon Christopher è un personaggio davvero particolare, nemico dell’estabilishment, colto, intelligente e molto , molto testardo.<br />Da buon marxista era nemico delle religioni organizzate e , da buon liberista, era contrario allo stato troppo invadente.
Un marxista della prima ora che certe volte si trovava vicino alle ideee neo-con.
Una contraddizione vivente, e un tipino in grado di trovare ovunque qualcosa che non va, dato che la sua peculiare visione del mondo lo portava a cercare “ovunque” degli scheletri nell’armadio.
Arriviamo al libretto, dove Hitchens raccoglie una mole enorme di testimonianze dei colleghe e di medici che hanno lavorato insieme a Madre Teresa.
Ora , la suor albanese non ha mai rubato un dollaro, né è mai venuta meno al suo credo, lavorando come una pazza fino alla fine.
Il problema erano le sue convinzioni religiose, decisamente oltre l’integralismo puro.
La sofferenza ed il dolore, secondo costei erano “doni di Dio” e dovevano essere lasciati “godere” ai pazienti.
Infatti nei suoi ospedali, anche in tempi non sospetti, quando le donazioni erano diventate imponenti, mai ai malati sono stati somministrati analgesici pesanti, lasciandone crepare tanti tra atroci sofferenze.
E non nego che anche in Italia pare che sia in auge questa simpatica usanza, chiedetelo a chi ha avuto malati terminali in famiglia.
Inoltre, con uno stile abbastanza pesante, il libro continua con il lungo elenco di dittatori che hanno finanziato gli ospedali gestiti dalla suor albanese.
Si conclude con un altro sospetto, che le condizioni di cura dei pazienti fossero deliberatamente lasciate scarse, per permettere a più gente possibile, di “godere dei doni di Dio”, ma questo spero che fosse dovuto solo ad una mancanza di soldi o ad una maggiore considerazione dell’anima dei malati che dei loro corpi, e non un atto deliberato.

Alla fine il libro risulta convincete e getta più di qualche ombra sulle azioni della futura santa, in procinto di essere così designata da Papa Francesco.

Scioccati?
Vedrete le prossime recensioni.