Contractors all’opera in Ucraina ( e non solo) , quando la guerra diventa un affare privato.

Ottimi articoli apparsi in rete mi spingono a parlare di un curioso fenomeno, questa foto lo inquadra bene.

Chi diavolo sono quei tizi che si aggirano intorno al presidente ucraino Poroshemo?
Osserviamoli, sono decisamente occidentali, dotati di giubbotti tattici e mitragliatrici P90 multiaccessoriate.
Strano, in una terra dove i Kala abbondano e sono facili da trovare.
Inoltre notare le ginocchiere, segno che è gente che sa quello che fa.
Con le armi diffuse attualmente, soprattutto in un paese in guerra come l’Ucraina, la prima cosa che impara un militare è che elmetti e giubbotti antiproiettile non servono a molto, appena si sente sparare la prima cosa che si deve fare è buttarsi a terra più velocemente possibile.
E di solito se non si hanno protezioni per ginocchia e gomiti ci si fa male, molto male.
Magari si porta a casa la pelle, ma con un ginocchio sfasciato non si può combattere.
I P90, inoltre sono piccoli, ma delle brutte bestie, con caricatore da 50 colpi e munizioni in grado di perforare giubbotti antiproiettile come carta velina.
Ideali da avere in caso di scontri a distanza ravvicinata.

Dalle visiere mi sembra di capire che potrebbero essere membri della G4S, potentissima azienda fornitrice di contractors in tutto il mondo.
Parliamo di una aziendina che fattura qualcosa come dieci miliardi di dollari ( ufficialmente) e ha a “libro paga” oltre seicentomila mercenari.
L’azienda è molto attiva in Iraq e Afghanistan, ma non disdegna attività di “protezione” anche in Ucraina, naturalmente.
Un mondo molto particolare, un esercito di mercenari privato, dotato di armi leggere, mezzi blindati e , pare, anche aerei ed elicotteri da combattimento.
I loro maggiori clienti, ovviamente, sono le multinazionali ed i governi, soprattutto quello USA, che li impiega a carissimo prezzo un po’ dappertutto.
Ma come mai è così di moda utilizzare queste società, che, in fondo, non forniscono soldati, ma soltanto guardie del corpo molto bene armate?
In combattimento, contro un vero esercito, non durerebbero molto, non hanno le armi pesanti di supporto, né tanto meno una struttura logistica e di intelligence all’altezza.
La risposta è semplice, fanno quello che un esercito occupante non può fare.
Si occupano di rapire e far sparire oppositori, di mettere in sicurezza punti vitali, e fanno “tutto” quello che gli viene richiesto, soprattutto in nazioni senza legge come l’Afghanistan e l’Ucraina.
Anche in Nordafrica servono molto, per esempio, per controllare impianti di estrazione e raffinerie.
Non devono controllare i “nativi”, devono soltanto tenerli a bada e lasciare continuare il business estrattivo.
E se qualche capovillaggio locale diventasse troppo molesto lo si potrebbe far sparire, magari insieme a tutto il villaggio, senza preoccuparsi di testimoni e di corti marziali.

Uno potrebbe pensare. ” ma dai , sono gli americani che riempiono il paese di mercenari, magari finanziati da Usaid e altre agenzie governative”.
E sarebbe verissimo, ma qualche migliaio di soldati che emettono “fattura” non cambierebbe le sorti del conflitto, inoltre in prima linea non servirebbero a molto , per i motivi che ho espresso prima.

Sono i simpatici oligarchi ucraini che ci mettono del loro, finanziando non solo gruppi paramilitari nazisti, che si fanno notare moltissimo, ma anche gestendo gruppi di mercenari a contratto, e che lavorano nell’ombra.

Questi, per esempio, sono i ragazzi dell’Albatross di Odessa, che si occupa di sicurezza a bordo delle navi e sulle piattaforme Offshore, e che invia gruppi di uomini armati più o meno in tutto il sud del mondo.

La “Vegacy Strategic Services” di Nikolaiev in teoria si occupa di sicurezza navale, ma pubblicizza anche interventi di analisi e Intelligence oltre ad addestramento truppe.
Nel loro sito non lo scrivono certamente, ma pare che siano coinvolti nel conflitto del Donbass.

Alziamo il tiro, stavolta.
La Omega Consulting di Kiev si occupa proprio di fornire “supporto ai governi” , con agenti , e “strategie di supporto“, qualsiasi osa questo voglia significare.
Ovviamente il suo cliente principale è il governo di Kiev.
Ma chi c’è dietro l’Omega?, il solito oligarca, che riesce addirittura a fatturare al governo le azioni del suo gruppo paramilitare privato.
Non posso fare nomi, dato che mi piace fare piani a lunga scadenza, ma non ci vuole tanta fantasia per arrivarci.

Altro azienda, Artan Group, che nel suo sito addirittura mostra gli accrediti del Ministero della Pubblica istruzione.
Come insegnare ai ragazzi ucraini a diventare “veri patrioti”.

E questi sono gli ultimi, i miei preferiti, si tratta di una azienda turca, la Furkan Defense Industry,molto, molto attiva nel commercio di armi.
Prodotti, che acquista , con la scusa della “sicurezza”, in Ucraina e in Russia, armi che finiranno a volte in Siria e in tanti altri posti dove è meglio non passare le vacanze.
Registrata nel 2010 ad Ankara con il nome Furkan Savunma İç ve Dış Ticaret Limited Şirketi.
Vicina ai Lupi grigi e al governo di Edorgan, ma forse è solo una diceria.
Magari i solerti investigatori potrebbero darci una occhiata, chissà chi acquista armi e mezzi per conto dell’ISIS ?
Ah, saperlo…
Il tutto nasce dal disastro galattico dei mesi scorsi, con l’intelligence americana e ucraina completamente presi di sprovvista dal fatto che praticamente tutti i loro agenti sul campo, erano “doppi”, ovvero al servizio di Mosca.
Questo ha fatto sì che i ricchi prima e il governo di pagliacci di Kiev poi, non si fidino più delle informazioni dei loro agenti, e cerchino protezione da agenzie private.
Il grande business di queste compagnie, oltre alla raccolta di informazioni sul campo nel Donbass (e pare che non stia andando tanto bene) è diventata le gestione di infiniti corsi di autodifesa per ricchi, oltre a pattugliamenti di ville, palazzi e fabbriche.
I contractors Usa, invece servono per la protezione di consolati e ambasciate, dei membri del governo ucraino e della protezione dei membri della CIA, che diventano riconoscibilissimi.
Mi scrivono di ringraziarli questi agenti CIA, basta guardarsi in giro e trovare un tizio nervoso pieno di soldi, scortato da omoni che non parlano ucraino e dotati di armi introvabili da quelle parti, che cerca di passare inosservato a bordo di un fuoristrada nuovissimo..
Manco con un lampeggiante sulla testa li si riconosceva meglio.
Mica solo in Ucraina, eh.

Aggiungiamo all’infinito casino ucraino fredddo, mancanza di soldi, oltre cinquanta formazioni paramilitari pesantemente armati, di stampo neonazista, i gruppi privati e le potenti compagnie di “contractors” nordamericane.
Arriveranno tempi interessanti, mi sa.