Brunetta attacca i “comunisti”, il ruggito della mangusta.

Per distrarci dal nulla che succede nella politica italiana parliamo di Brunetta.

Nulla è una parola esagerata, diciamo che le tasse aumentano , Berlusconi ancora non è in galera (lo sapete che lo arrestano , non appena decade, vero?) il PD e il PDL sono felicemente al governo e, azi , si vogliono più bene di prima, sembra impossibile che solo pochi mesi fa si scannavano in campagna elettorale.

Sarà quel bel cuoio morbido delle poltrone il parlamento, il sedere si appoggia e tutti i pensieri vanno via, basta solo aspettare lo stipendio….

Ma torniamo a Brunettino, ecco cosa si inventa per strapparci una risata l’energumeno tascabile, il demonio da asporto, o come volete chiamarlo.

Scrive a Dagospia questa lettera:

LA SINISTRA E LE SUE IPOCRISIE!!

Le amnisie degli ex comunisti.
JJ RIVA DESTRA
Caro Dago,
osserviamo con una certa curiosità gli attorcigliamenti del Partito democratico per evitare che qualsiasi beneficio connesso a qualsiasi forma futura di amnistia o indulti sfiori Berlusconi. Bravi. In questo sono meno ipocriti i grillini. La “perimetrazione” dei reati estinti dall’amnistia toccherà – come ha scritto Napolitano – al Parlamento, che avrà da elaborare una legge che dovrà raccogliere i due terzi dei consensi. Lo prevede la Costituzione, modificata dopo l’ultima amnistia del 1990. Vorremmo ricordare qui i meravigliosi attorcigliamenti, mascherature, dissimulazioni che caratterizzarono l’ ante-Pd, cioè il Pci, in quell’occasione. Lo fecero per evitare che si capisse una verità elementare: e cioè che quel referendum doveva essere ed è stato un regalo infiocchettato al partito comunista, che vide cancellato, estinto, reso zero il reato di finanziamenti illecito che da loro era essenzialmente ricavato dai rubli e dai dollari di Mosca. Cioè Urss, cioè nemici dell’Occidente. Nel dibattito parlamentare non si accennò mai alla questione. Nessuno ebbe bisogno di mettere in rilevo che venivano perdonati a priori i compagni. Passò senza che risultasse. Ha scritto Sergio Romano: “Come tutti i reati non finanziari per i quali era prevista una pena detentiva «non superiore nel massimo a quattro anni», i finanziamenti illeciti ai partiti politici furono amnistiati con un decreto del presidente della Repubblica del 12 aprile 1990. Piace qui ricordare che a tenere le fila dei deputati del Pci fu Anna Finocchiaro Fidelbo. La quale propose al suo partito di votare l’astensione. La ragione? L’aveva esposta un indignatissimo Gian Carlo Pajetta. Il quale lanciò il sospetto che l’amnistia fosse stata pensata contro i lavoratori della Fiat. Disse che il processo all’ingegner Romiti e ad altri dirigenti per violazione dello Statuto dei lavoratori aveva avuto tempi cronometrati “giusto in tempo per l’amnistia”. Dunque astensione. Disse la Finocchiaro: “…si sono voluti mantenere nel beneficio alcuni reati quali quelli relativi allo statuto dei lavoratori; e chi considera classista quella normativa, offende anzitutto la coscienza democratica” . Il verbale reca scritto: Applausi dei deputati del gruppo del Pci. Aggiungiamo anche i nostri. Un capolavoro di doppiezza togliattiana. E questi qui ora vogliono darci lezioni, vero senatrice Finocchiaro?Napolitano e Berlusconi

On. Prof. Renato Brunetta

 Peccato Brunetta, mancava solo ricordare il dossier Mitrokin ed eravamoa a posto.
 Dalla lettera pare che fossero solo i maledetti russi a pagare in rubli sonanti (fuori corso in Italia ai tempi) gli agitatori comunisti.
Mi pare invece di ricordare che ai tempi , c’era ancora la guerra fredda, quel titanico scontro tra due culture. 
Mi sovviene anche ricordare dollari arrivati alle casse socialiste e democristiane, non solo , mi ricordo anche di Gladio, e di campi di addestramento in Sud Italia per armare e “imparare” i futuri resistenti in caso di vittoria dei bolscevichi.
 Magari l’indulto stava bene a tutti ,ai tempi.
 Anche adesso, con oltre cinquanta indagati in parlamento.

Ma si sa, Brunetta è uno dei Falchi di Berlusconi , e se non dice almeno quattro o cinque cazzate la settimana non viene pagato.

Renato, con questa lettera fino a lunedì sei a posto.