Arriva la primavera, gli uccellini cinguettano, i fiori sbocciano e a Kiev, nella terra dei pazzi ,”misteriosamente” continuano a morire gli oppositori del governo.

Ah, la primavera, la neve si è sciolta e i fiorellini sbocciano.
le piacevoli condizioni della primavera aiutano gli assassini, che possono colpire le loro vittime sotto casa e fuggire velocemente.
Tutto diverso rispetto all’ondata di “suicidi” che colpì una serie di oppositori del governo ucraino, sai che fatica, prenderlo, portarlo in un luogo isolato , stordirlo e impiccarlo ad una trave, un notevole dispendio di energie.

Oggi sono in due ad inaugurare la nuova ondata di “morti misteriose”.

Il primo è il giornalista e scrittore Oles Businà, critico nei confronti del governo di Kiev, del cosiddetto “Maidan”, ovvero il colpo di stato che ha portato un oligarca al potere, e che un giorno si e uno no era presente ai talk show in Russia.
Solitamente diceva “no, non siamo tutti stupidi o nazisti, esistono anche tante persone normali che desiderano la pace”.
Dev’essere per quello che lo hanno ammazzato.
Ricordiamo le sue parole di ieri, dell’ultima intervista che ha rilasciato alla radio Vesti:
“lo scontro non è tra Ucraina e Russia, ma tra occidente e la Russia. Ai ladri che governano oggi nel paese è molto facile dare la colpa di tutto ai russi”




Altro personaggio incappato in una pallottola vagante nello stesso giorno , l’ex ministro Oleg Kalashnikov , altro personaggio influente in passato, sempre appartenente al partito delle Regioni, molto forte nell’est “separatista” del paese.

Tutti e due vivevano tranquillamente a Kiev, senza scorta, malgrado le numerose minacce ricevute.

Questi erano veri oppositori, le persone che, insieme agli altri morti avrebbero potuto contribuire alle creazione di uno stato dell’Est ucraina, dopo la separazione da Kiev.
Sarebbe come, per esempio, uccidere in Russia esponenti del Partito Comunista e del partito liberale di Zhirinovsky, i veri oppositori di Putin e che , insieme, prendono un buon 30% dei voti.
Il buon Nemtsov, il “leader” dell’opposizione russa morto “misteriosamente” a Mosca (ovvero ucciso dai suoi soci ceceni) , guidava un partito che aveva preso lo 0,14% dei voti , alle scorse elezioni, manco i suoi parenti lo votavano.
I giornaloni di regime italiani dimenticano di dire che i veri oppositori di Putin si lamentano perché è “troppo morbido” nei confronti dei gli ucraini, fosse per loro sarebbe già tutto un immenso parcheggio, da Kiev fino al confine con la Polonia.

Ovviamente a parte il Giornale, che, chissà perché ha preso a cuore questi argomenti (anche un orologio guasto indica due volte al giorno l’ora esatta), nessun giornalone o sitone italiano parlerà di queste “misteriose” morti.

La democrazia avanza nella Terra dei Pazzi.