Il nostro amico Giuliano Amato , portatore sano di una bella pensione di ventiduemila euro (netti), si preoccupa della sorte dei suoi colleghi parlamentari, in molti probabilmente trombati alle prossime elezioni.
“In Italia ora tutti vogliono parlamentari giovani e che facciano al massimo due mandati. E tutti sono indignati per i vitalizi e pretendono che vengano elargiti solo al compimento dei sessantacinque anni di età … Un trentenne eletto in Parlamento, dopo due mandati, cioè a 40 anni, che cosa dovrebbe fare mentre aspetta di compiere i 65? L’esodato di Stato? … Ci vorrebbe un’indennità di reinserimento. Due anni di vitalizio anticipato mentre si cerca lavoro”. <
Dopo ricerche ho dedotto che il buon Amato non sa di che cosa si sta parlando.
Per i parlamentari esiste già l’indennità di fine mandato , che è prevista nella cifra dell’ottanta per cento di una indennità lorda mensile per ogni anno di mandato svolto.
E per quello pagano già 784 euro al mese di contributo.
Per la pensione, invece il povero deputato trombato la matura a sessantacinque anni il primo mandato e a sessanta il secondo.
Facciamo due conti: Il deputato ipotetico che citava Amato ottiene una indennità netta ed esentasse di circa novantaduemila come indennità di fine mandato, e matura la pensione a sessanta anni e non a sessantacinque e con circa settemila euro lordi.
Considerando che il vitalizio netto riservato ai parlamentari è di 5000 euro , siamo già vicini alla cifra che Amato ha in mente.
Per non parlare di ex ministri , presidenti dela Camera, ecc. ecc. che hanno altre indennità.
Ok, con le ultime riduzioni l’importo dell’ultima annualità il 2012 potrebbe essere ridotto del 10 per cento , ma l’importo non cambierebbe molto
E ho calcolato l’importo della pensione con il nuovo sistema contributivo , potrebbe essere più alta.
Ma Amato , noto per essere persona stimata e preparata si documenta in questo modo prima di votare le leggi di bilancio?
Se questo è il meglio dei nostri politici siamo messi bene…..