Ieri avevo parlato della possibilità da parte delle milizie di riuscire a circondare e a rinchiuder e in una “sacca” al confine con la Russia circa tremila soldati ucraini, improvvidamente mandati a chiudere il confine.
Oggi i separatisti sono riusciti a chiudere la sacca e a respingere gli attacchi delle forze ucraine mandati a salvarli.
I poveri soldati (che dopo i combattimenti di ieri notte pare siano meno di tremila, ornmai) sono praticamente senza carburante e munizioni, e fanno fatica a continuare a combattere.
Oggi pare abbiano contattato i militari russi chiedendo se possono attraversare il confine e arrendersi a loro.
Come era prevedibile i russi hanno dichiarato che non sono in guerra con l’Ucraina, e quindi non possono arrendersi, e hanno ribadito il concetto, se attraversano il confine gli spareranno addosso.<
Per gli ufficiali la storia è diversa, dipende con quanto entusiasmo hanno partecipato alle missioni militari, e da dove provengono , pare che faccia molta differenza se provieni dall’est o dall’ovest..
I membri delle milizie volontarie, ovvero dei militati di estrema destra che si sono arruolati per “combattere i terroristi” pare che siano fucilati sul posto, se gli va bene.
L’incredibile inettitudine dei governanti di Kiev, mi lascia sempre più stupito e anche le risate trattenute a stento dei giornalisti russi che riportano questa notizia, lasciano capire che è in atto un vero e proprio scontro tra russofoni e chi parla ucraino.
Rimane una possibilità, per i poveretti, possono attraversare il confine e chiedere asilo alla Russia come rifugiati, diventando istantaneamente “traditori” per il governo di Kiev.
Rimarranno internati in Russia fono al prossimo cambio di governo , tanto non manca molto , ormai.