I soldati della 83 brigata ucraina fanno ritorno alla base di Novgorod – Volinsky :solo 83 su 4700 – il video.

Questo video è emblematico, i soldato della 83 brigata fanno ritorno alla base, dopo un lungo assedio , sono rimasti per alcune settimane circondati dai separatisti del Dombass, senza aiuto.
Il guaio è che dei 4700 soldati che partirono solo 83 hanno fatto ritorno alla base, il due per cento circa.
Gli altri sono andati incontro a diversi destini, forse dispersi, alcuni hanno semplicemente disertato, altri hanno trovato rifugio in Russia, altri ancora saranno feriti, mentre i rimanenti, beh, sono morti.
E la popolazione, in particolare le madri e le mogli di costoro stanno cominciando a rendersi conto dell’entità del disastro, morti o no i soldati mancanti non combatteranno più, e la 83sima brigata ucraina ha smesso di esistere.
Avrei potuto farvi vedere centinaia di filmati di mezzi distrutti e di corpi abbandonati nelle campagna, filmati che abbondano più di qualsiasi altra guerra combattuta negli ultimi anni, ma ho preferito farvi vedere questo.
L’esercito ucraino, forte di una maggioranza schiacciante di uomini e mezzi e dell’appoggio neanche tanto nascosto degli Usa, che ha fornito intelligence e supporto strategico, ha perso la battaglia, malgrado le roboanti affermazioni dei media occidentali ed ucraini “Donetsk circondata” “siamo entrati nel centro di Lugansk” e altre amenità del genere, come inesistenti mezzi militari russi che attraversano il confine e altro.

 

Intanto La Russia ha forzato la situazione e ha fatto entrare senza il permesso di Kiev i camion di aiuti fermi da qualche giorno al confine.
Niente di trascendente, i viveri e gli aiuti basteranno appena per sfamare gli abitanti di Lugansk solo per qualche giorno, e non si tratta certo di armi.
Solo un atto simbolico, che, da un lato fa capire agli abitanti del Dombass che non sono soli, e dall’altro fa capire al governo di Kiev e all’occidente che se si vuole, non c’è problema ad alzare la posta.
Io direi anche un bluff, bisogna vedere se gli avversari sono disposti a pagare il prezzo per scoprirlo..
Nei miei post precedenti ho spiegato che il tempo per l’Ucraina sta per scadere e che bisogna fermare i combattimenti, ed in fretta.
Il 24 agosto doveva essere un giorno favoloso per il presidente ucraino Poroshenko, letteralmente tutte le truppe e tutti i mezzi sono stati buttati sul fronte, nel tentativo di ottenere una rapida vittoria.
Evidentemente l’esercito non ci è riuscito, anche se i combattimenti continuano tutt’ora.
Lo stesso giorno a Minsk, in Bielorussia dovevano esserci dei negoziati molto importanti, con la presenza dello stesso Putin.
Ci saranno, ma la posizione dell’Ucraina adesso è molto indebolita, dato che è stato dimostrato che, al momento, non possono vincere, e per tanti motivi, la vittoria rapida era vitale, per Kiev.
Spero che finalmente la ragione prevalga e che i soldati di Kiev possano finalmente ritirarsi, sancendo la fine della guerra.