Terra Dei Pazzi : democrazia e “valori europei” all’opera in quel di Kiev, prima però parliamo di Russia.

lo scontro strisciante e neanche troppo nascosto tra USA e Russia continua a esplicarsi nel territorio ucraino.

Il problema è che per una soluzione del problema, ovvero una qualche forma di accordo che, immagino implichi una spartizione del territorio in due o più parti , occorrerà aspettare minimo le prossime elezioni americane, ovvero vedere chi sostituirà quel fantoccio piagnucolone di Obama.
Piagnucolone, dite?
Osservate come ha reagito durante una esibizione di Aretha Frankiln.

Proprio il comportamento adatto per l’uomo più “potente” del mondo.
Lo avrete notato, con il nuovo anno cercherò di essere più “tranquillo” e “meno provocatorio”, mi basterà dire che l’uomo che piange per una canzone cantata da una cicciona ultra settantenne , e che ha per titolo “tu mi fai sentire una vera donna” , beh, è il tipo di maschione che ama canzoni tipo YMCA, Xanadu e Dancing Queen degli Abba, per esempio.
Non so se mi sono spiegato.
La palese omosessualità del presidente degli Stati Uniti non è niente di male in se, intendiamoci, ma, forse lo espone troppo a ricatti.
Magari “qualcuno”, nel complesso militare industriale USA possiede foto e filmati che riprendono maschioni intenti a divertirsi “alle spalle ” del Nobel per la Pace con l’esercito più grosso di sempre.
Questo misterioso “qualcuno” potrebbe far fare al nostro eroe qualsiasi cosa, perlomeno fino a quando è in carica.
Certo , con i prossimi presidenti , non so se potrebbe andare meglio, la Clinton, per esempio è una pazza isterica, e si vede.
Del buon Trump, invece, non so cosa pensare.
Detto questo ricapitoliamo cosa succede in Russia in questi giorni.
Premettiamo, i popoli slavi, e i russi in particolare, non hanno ben chiaro il concetto di Vittoria in senso occidentale.
Gli americani  soprattutto vedono una guerra come una partita di football, chi segna più punti, alla fine , dopo un tempo prefissato, vince, e l’avversario accetta la sconfitta e si adegua.
Ai tempi dei principi russi, in perenna lotta tra di loro , e tutti in lotta con i tartari, per “vittoria” si intendeva invece il raggiungimento di una posizione di stallo.
La parte che aveva ottenuto più territori o che aveva più soldati raggiunge la posizione  di equilibrio e “governa”, dopo aver concesso qualcosa al nemico.
Il nemico si riorganizza, magari con l’aiuto di un principe straniero , e i combattimenti riprendono, come se nulla fosse.
I bolscevichi, animati da furore ideologico, furono un “avvenimento” nuovo, da quelle parti , e molto inconsueto.
Alla fine, passata l’epoca dittatoriale di Stalin il Politburo si organizzò come ente collegiale, esisteva un capo , ma si decideva per votazioni a maggioranza, e per evitare colpi di stato si creò una singolare organizzazione, a Mosca.
Esistevano tre eserciti separati, con autorità sulla capitale dell’impero sovietico:
  • L’esercito regolare, con stanza ben lontano dalla capitale, cosa assolutamente voluta.
  • Le forze armate sotto il controllo del KGB, di stanza intorno alla capitale, ma non in città.
  • I “pretoriani” del ministero dell’interno, l’Omon i più piccoli di numero , ma proprio nella capitale.
Tutti e tre facevano capo a ministeri diversi.
Il motivo?
Al Politburo, ovvero il consiglio dei ministri sovietico interessava la stabilità, questo sistema faceva si che nessuno dei ministri interessati (interno, servizi segreti e difesa) potesse prendere il potere da solo, occorreva l’aiuto di almeno uno degli altri ministri.
Uno degli eserciti, da solo sarebbe stato tenuto sotto controllo da uno degli altri due, mentre il terzo accorreva a dare manforte.
Non aveva importanza quanti milioni di soldati ci fossero nelle provincie, che controllava Mosca e i palazzi del potere aveva il controllo, i generali dell’Asia e della Siberia mai si sarebbero ribellati.
Paradossalmente era la scelta del generale comandante delle armate ucraine quella più delicata, già allora ci si poneva il problema.
Veniva sempre scelto gente non tanto sveglia e di provata fede comunista.
Mentre i generali più “fantasiosi” e svegli finivano in mongolia o comunque alle frontiere con la Cina, per vedere come gestivano il problema di uno stato “amico”, ma molto aggressivo, con forze limitate e rinforzi a migliaia di chilometri di distanza.
Va da se che se due ministri chiave si fossero messi d’accordo , non ci sarebbe stato bisogno di combattere, “spontaneamente” il Politburo avrebbe votato come nuovo leader un esponente della fazione rappresentata da costoro.
Ora l’impero sovietico è collassato,  e si è trovato un nuovo equilibrio.
Devo ringraziare un troll famoso nel mio blog, che mi ha dato l’ispirazione per questo.
E la domanda, non è “come fa Putin ad essere il dittatore russo”, ma quale è il rapporto tra Putin ed Israele.
Un rapporto complesso, e molto, molto particolare.
Occorre evidenziare il fatto che di politici ebrei ce ne erano in grande percentuale, tanti nel governo Gorbaciof e veramente tantissimi nel governo Eltsin.
I siti “complottisti ” russi affermano che lo fossero praticamente tutti, ma è difficile, dopo la fine dell’impero confermarlo.
Il governo di Gerusalemme varò un provvedimento, tutti i cittadini ex sovietici di religione ebraica che lo volevano, potevano recarsi senza visto  in Israele e ed esserne ben accolti.
Molti di questi non erano di religione ebraica, ma approfittarono del rifugio sicuro dalle mire della polizia russa.
Soprattutto ex politici e oligarchi in disgrazia, tra cui parecchie persone accusate e condannate per omicidio in Russia, tra gli altri .
Uno per tutti , Leonid Nezlin, il tizio che ha comprato le azioni della defunta Yukos per duecento milioni di dollari, che che dovrebbe per questo incassare i presunti cinquanta miliardi di dollari di risarcimento stabiliti da una corte internazionale ( ricercato in Russia e condannato per cinque omicidi ,inoltre pare che i soldi per comprare la Yukos in realtà non li abbia mai pagati, per darvi una idea del tipino.)
Ma i veri “potenti”, in quegli anni, erano i sette banchieri “oligarchi” del periodo, alcuni di questi venuti spesso alla ribalta in campo internazionale, i sette esponenti della “Semibasnkirschina” (il gruppo dei sette banchieri):
1.Aven
2. Berezovsky 
3. Gusinsky 
4. Potanin 
5. Smolensk
6. Friedman 
7. Khodorkovsky 
8 Roman Abramovich
Ora, dei nostri sette eroi solo di Potanin si sa sicuramente che non è ebreo, degli altri….
Beh, su Friedman, Abramovich, Smolensk e altri uno o due, ci sono pochi dubbi, per via del cognome, ma deve essere sicuramente una coincidenza.
Ora, paradossalmente proprio il senso di accoglienza israeliano nei confronti dei russi ha aiutato molto l’attuale governo russo, dato che le frange estremiste, composte da ebrei ultra-ortodossi, molto attivi durante l’era sovietica e il governo di Gorbaciof, contro cristiani ortodossi e cattolici, emigrarono a Gerusalemme.
Gli ebrei rimasti in Russia, ovvero quelli che preferirono rimanere, erano molto più pragmatici.
E si creò una nuova situazione, più o meno quella attuale.
Gli ex funzionari sovietici si erano stufati della situazione di allora, una anarchia completa con oligarchi che saccheggiavano e la gente comune che moriva cinque o dieci anni prima del dovuto, per via di malattie alcoolismo o semplice disperazione.
Misero al potere un funzionario dei servizi, un tal Putin, personaggio poco noto ma carismatico e molto deciso.
E il potere venne “diviso”, come in ambito sovietico in vari “puntelli”.
  • Oligarchi, molti dei “vecchi” sparirono o si diedero alla macchia, chi rimase, affiancato da nuovi potentissimi “oligarchi statali”, ovvero i dirigenti delle compagnie del gas e del petrolio forma la base di potere economica 
  • Il popolo: in Russia si vota, ci sono partiti di opposizione e di governo, e attualmente è al potere la fazione “centrista” rappresentata da Putin, che propugna una stato forte, che mette mani e piedi nell’economia, affiancata al liberismo , propugnato da una minoranza e dai comunisti, che sono all’opposizione insieme ai liberisti..
  • I militari: costoro, affiancati dal gruppo industrial militare, che tanti soldi ha fatto negli scorsi anni, è uno degli altri puntelli. Gli industriali del settore difesa sanno bene che una eventuale vittoria americana nello scontro in vigore porterebbe alla totale dissoluzione dell’esercito russo e delle loro aziende, che rappresentano l’unico vero concorrente a livello mondiale per le imprese militari USA.
  • Economisti e banca centrale Russa. Ora questa ristretta élite è indipendente abbastanza dal governo e tende molto a rompere i collioni  al governo medesimo, propugnando politiche filo FMI e filo USA.
Notate che non ho parlato dei media, che non sono un centro di potere a parte , ma un gruppo di entità ognuna facente capo a padroni diversi.
Arriviamo ad avere in Russia dei giornali di “opposizione” così schierati contro il “regime di Putin”, da essere paradossali, e da far ottenere, spesso l’effetto opposto di quello pianificato.
Gli stessi giornali incensano così tanto i “valori occidentali” da far scoprire subito il giochetto.
Probabilmente nel prossimo anno avverrà una “semplificazione”, su tutti i media russi , fatta eccezione per quei due o tre controllati dall’opposizione , ovvero da Usa e dagli esponenti della banca centrale stessa è in atto una campagna accusatoria di portata impensabile, vengono definiti “traditori” e “quinta colonna”, in rete e sui giornali vengono elencate una per una le loro “malefatte” ovvero il cambiare i tassi di sconto a “cappella” (e questo è vero) e di voler aggravare volontariamente la situazione economica ( non del tutto vero, ma quasi).
Non ci vuole molto a capire che la resa dei conti per costoro, che sono decisamente il “puntello” del potere più debole, è vicina.
La banca centrare entrerà, in un modo o nell’altro saldamente sotto il controllo del governo, ai banchieri oligarchi “buoni” verranno date concessioni e agli esponenti del gruppo industrial-militare  soldi e finanziamenti per l’export.
E il popolo vedrà un “governo forte ” che si occupa dei nemici.
Sto cercando di trovare qualcosa di negativo in tutto questo, ma non ci riesco, perlomeno questa è politica vera e fatta abbastanza alla luce del sole, non un casino indescrivibile come in Italia.
In Russia, un paese sterminato, un governo forte è importante, altrimenti le periferie andrebbero allo sbando senza controllo, trasformando il paese in un inferno dominato dai “signori della guerra”, come la Cina prerivoluzionaria.
E Israele?
Ecco , arriviamo al momento attuale, è chiaro che il governo israeliano , grazie alla paura dei continui attacchi palestinesi, è in realtà dominato da ultra ortodossi fanatici, che , seguendo i dettami biblici , vogliono scacciare i palestinesi dalle loro terre, per espandere la “terra promessa”.
Un business che si alimenta da solo, gli ultraortodossi cacciano via i palestinesi dalle loro terre e li uccidono se protestano,  i palestinesi stranamente si incazzano e lanciano missili, diventando “terroristi”, il governo reagisce e li bombarda, facendoli incazzare ancora di più.
Difficile ragionare con gente del genere, ma , per via del fatto che nelle famiglie dell’alta borghesia russa c’è sempre almeno un israeliano, occorre provarci.
E il risultato è che il governo russo può fare quello che vuole nel nord della Siria, ma gli Israeliani ogni tanto attaccano gli Hezbollah nel sud, per far vedere che ci sono.
I militari hanno un gran voglia di reagire, ma Mosca li stoppa, perlomeno così si dice nell’underground.
Bella storia.
Notevole anche la reazione dei libanesi,che hanno accusato uno  due bombardamenti israeliani  senza neanche fare una dichiarazione, si vede che c’era “qualcuno” che gli diceva “calmati , adesso occupiamoci dell’ISIS, arriverà il momento giusto…”
Ora, arriveremo ad un punto di rottura, presto a tardi la guerra in Libano contro Gerusalemme ripartirà.
E temo non per colpa dei 
Ma prima Putin deve fare “pulizia” in casa, occuparsi del più molesto dei centri di potere russo.
Complicato, dite?
Non direi , in fondo negli altri paesi  situazione è molto più complessa, i gruppi di potere ci sono eccome, solo che non è così facile distinguerli.
Pensate cosa succederebbe negli Usa se ci fosse davvero la democrazia.
Prossime puntate : come mai le bombe russe sono così precise, e cosa succede dai Pazzi.

Ringrazio l’ottimo articolo del Saker, che mi ha dato lo spunto, ma che tratta dell’argomento Israelo- russo come se fosse IL problema, mentre invece è chiaro che gli ebrei rappresentano solo una sfaccettatura dell’immenso mistero russo.
Non ci vuole un ingegnere nucleare per capirlo , gli ebrei sono abituati a muoversi con cautela e fare fronte comune contro il mondo intero, e ne hanno ben donde.
Dopo la caduta dell’impero sovietico sono riusciti ad accaparrarsi una fetta della torta maggiore del dovuto, subito dopo è avvenuta una serie di avvenimenti che ha ristabilito gli equilibri.
Semplice.