Succedono tante cose in Ucraina, intanto dall’UE arrivano fortissimi segnali di smarcamento : era ora!

Il governo ucraino strilla, si indigna, si impegna e chiede sempre più soldi, con speranze quasi nulle di restituirli, tra l’altro, soldi che servirebbero per combattere la presunta invasione Russa.

Il presidente della Commissione Europea, Jan Claude Junker ha improvvisamente annullato la visita che doveva svolgersi a Kiev in questi giorni, per “malattia”.
Anche la portavoce europea di origine italiana, come si chiama la giovane Pocherini Nienterini Mogherini, senza preavviso annulla la visita di ieri.

A Kiev si devono essere chiesto che razza di epidemia di influenza ci sia dalle nostre parti, poi dalla Germania arriva un comunicato chiarificatore, passato inosservato dai media occidentali, chissà perché.

La Merkel vuole spiegare bene il concetto agli ucraini e non ci gira intorno:<br />”l’Ucraina NON ENTRERA’ nella UE. l’accordo di associazione dell’UE con l’Ucraina, la Moldova e la Georgia NON porterà alla loro adesione ALL’UE e alla NATO”

Probabilmente la dichiarazione della Merkel è una dichiarazione di pace nei confronti della Russia, e un modo per uscire dall’impasse, dallo schieramento di soldati ai confini e al loop infinito delle sanzioni.

Ovviamente la NATO non deve essere informata di tutto questo, dato che continua ad inviare soldati al confine dell’Ucraina, in Bulgaria, Polonia e nei paesi Baltici per “manovre“.
Forse non sarà l’Ucraina a entrare nella Nato ma la Nato ad entrare in Ucraina, se si va avanti di questo passo.

Intanto, malgrado le promesse tedesche di pace, miglia di “mercenari” polacchi e statunitensi si aggirano tra le file dell’esercito di Kiev, pronti a fornire supporto e a “addestrare le truppe”.
Almeno quattro aerei cargo al giorno con insegne militari statunitensi atterrano negli aeroporti ucraini pieni di misteriosi scatoloni.
Il fatto che i misteriosi scatoloni vengano consegnati da militari statunitensi ai militari ucraini ma dà da pensare, comunque.
Succedeva anche pochi mesi fa, quando immaginavo gli aerei carichi di panettoni per gli abitanti del Dombass, il governo di Kiev voleva “fargli la festa”.

Immagino che adesso saranno uova di pasqua.