Politici che si dimettono – all’estero – sesta parte

Continuiamo con la carrellata di politici dimessosi peri. turpi motivi.

 2012 , Perù . Il Ministro Josè Villena si dimette dopo aver litigato con una hostess e averla spinta, facendola cadere.
Il governo ha cercato di minimizzare la cosa, ma dopo pochi giorni la pressione dell’opinione pubblica ha spinto il governo a sostituirlo , con un ministro donna.

2009, Portogallo. Manuel Pinho, ministro dell’economia portoghese,dà del “cornuto” al leader dell’opposizione durante una riunione parlamentare, si dimetterà prima della fine della stessa.

 

                                              per fortuna da noi queste cose non succedono.

Egitto, 2012. Anwar al-Balkimy, parlamentare del partito islamico , si fa vedere in pubblico con una vistosa fasciatura la naso , dovuta, secondo lui , ad una aggressione.
Pochi giorni dopo si saprà che ha mentito , e si tratterebbe di una plastica al naso , pratica vietata dall’Islam, pagata da lui , non dallo stato, ovvio..
E guardando la foto lo capisco……
Si dimetterà dopo lo scandalo.

 2010, Australia.  Paul Edward McLeay, parlamentare del South Whales, stato australiano che ci ha dato grandi soddisfazioni, si dimette dalla carica per aver consultato siti di gioco on line e youporn con il computer assegnatogli dallo stato.

 2010, Francia. Cristhian Blanc , responsabile economico della regione parigina, si dimette dopo essere stato accusato di essersi fumato a spese dello stato dodicimila euro di pregiati sigari cubani.
In Italia, invece, dopo essersi sbafato diciassettemila euro di torrone (e alcuni milioni all’anno di soldi pubblici) si viene fatti Ministri della Giustizia.