Manoscritto trovato in una bottiglia : Pirla, troll e nutrie

Manoscritto trovato in una miniera di trollite, in Gloenlandia, di fianco ad un antico scheletro

“io, Ladislao Fulgenzio Franciwzm, nell’addì del giorno del Signore 1806 , lascio queste povere scritture, che testimonieranno che le mitiche Volpi di fuoco artiche esistono.
Io le ho viste.
Ma partiamo dalla genesi di questa lunga storia.

Nato nella mitico paese di Pirlonia, subito studiai per realizzare il mio sogno, diventare massaggiatore di piedi.

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Purtroppo alcuni clienti, che vedete nel ritratto, non capirono che il massaggio dei piedi è una arte sperimentale e non sempre riesce bene.

Fuggii lontano , In Polonia e decisi di cambiare ambito di studi.
Onorevole studioso, insignito dell’ordine di “Pirla” dalla Università di Milano, da “Patacà” dalla cattedra di Bononia, avendo ottenuto anche il prestigioso “Bischero” nelle aule di Firenze, riuscii, grazie alle mie attestazioni, ad ottenere un comodo posto a corte.
Il demonio, sotto forma di un ragazzino di sette ani, fece prendere una amara svolta alle mie vicende terrene.
Dio giudica, e sa che ognuno di noi è in bilico, un piccolo errore, un sussurro, e la vita cambia per sempre.
La mia carriera come correttore di bozze e biografo reale nella reggia di Cracovia ha avuto alcuni anni fa un serio impedimento.
Mai avrei dovuto correggere l’augusta mano del principino, che scrisse nel muro della sala del trono “il re è sciemo
Da buon studioso presi il gessetto e mi adoperai per corregger la parola “Sciemo”, non potei impedirmelo.
Due Dragoni che passavano di là mi sovvennero, grazie a quell’equivoco il mo destino fu quivi segnato.
Mandato d’imperio alle propaggini dell’impero, in Groenlandia a censire popolazioni di Nutrie…
Vile destino per un Pirla!
Ma ogni Pirla, si deve fregiare della sua meritata attestazione, continuando a fare il Pirla anche davanti alle difficoltà, recitando il credo insegnato ci da tanti , tanti anni fa:
non cambierò mai idea
non ragionerò mai, se non con altri Pirla che la pensano esattamente come me
Il Pirla ha sempre ragione, soprattutto quando ha torto….

Nelle lunghe notti artiche questa litania mi ha sempre confortato, impedendomi di cedere alla disperazione.

Un Franciswzm non cede mai, neanche davanti al Demonio!

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La fauna in questa zona è molto singolare, innumerevoli grasse, sporche e disgustose nutrie, vili schifose creature, simili a grossi topi, scorrazzano dappertutto lasciando deiezioni puzzolenti, che Satana li incenerisca.

Anche in mezzo al gelo e alla neve perenne gli esseri ributtanti riescono a trovare una fonte di sostentamento, la miniera di Trollite di Ganz Ettisie Sinddumm. La trollite, materiale puzzolente simile al catrame viene divorata dai grossi topi, e ne favorisce il moltiplicarsi.

Il Bischero che è in me cercò subito di capire come mai l’intero pianeta non sia ormai coperto da questi esseri, stante l’abbondanza di cibo e l’assenza di nemici naturali.

Leggende narrano di due predatori naturali che si nutrono di nutrie e ne tengono a bada il moltiplicarsi:

Le volpi di fuoco, esseri mitologici disegnati dal monaco pazzo   Arschloch Von  Zahnarzt sono di due specie:

La Volpe Accecante (Vulpus Nuke)  che stordisce le nutie con il suo carisma , immobilizzate le bestie si lasciano divorare.

La Volpe Urlante (Vulpus Yahoe) che le paralizza con il suo verso “YYYYYY!!”.

Recatomi nelle “miniere di Trollite, ovvero un disgustoso ammasso , gigantesco invero, di materiale con odore e consistenza simile agli escrementi, traforato da enormi gallerie, scavate dal famelico appetito delle nutrie, presto scopro con terrore di avere un grosso problema.

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Le nutrie sono in effetti dotati di lunghi denti anteriori e bramano carne fresca per sostituire la loro tremenda dieta.

Circondato e senza via d’uscita mi preparavo ad una terribile fine, quando…

un urlo terribile squassa l’aria e un lampo luminoso mi lascia accecato.

Una apparizione mitica la due mitiche “volpi di fuoco” mi lasciano senza fiato, e le nutrie cadono a terra, stecchite .

Scopro che le due mitiche volpi non divorano le nutrie, come si credeva, ma ne buttano i cadaveri nell’ammasso di trollite, dove decomponendosi, daranno vita ad altro minerale.

Scoperta così l’origine della sostanza rimasi davanti a due mitologici esseri.

Sono Un Bischero, oltre che un Pirla, ma malgrado questo non sono riuscito a resistere alla loro maestosa presenza, alla loro algida compostezza, alle fauci piene di denti acuminati,e mi sono gettato a capofitto nella grotta più vicina.

Da lì a poco un crollo mi precluse ogni via d’uscita.

Ormai la fame e la sete presto avranno ragione di me, ma, io , ultimo dei Franciswzm testimonio che tali esseri esistono.

Lascio questo scritto ai posteri e muoio da Pirla, fino in fondo, e per sempre.

Nota del traduttore: Siamo lieti di presentarvi questa opera, e da esso capiamo come mai in polacco le nutrie si chiamino Franciswzm.

Ah, gli antichi declamerebbero: “culus quasi mortui”

Scritto da Nuke il luminoso. http://liberticida.altervista.org/