La lettera lasciata da Dominique Venner

Questo è lo scritto lasciato dal Venner prima di spararsi nella cattedrale di Notre Dame.

Sono sano di spirito e di corpo e sono innamorato di mia moglie e dei miei figli.
Amo la vita e non attendo nulla nell’al di là, se non il perpetrarsi della mia razza e del mio spirito.
Cionondimeno, al crepuscolo di questa vita, di fronte agli immensi pericoli per la mia patria francese ed europea, sento il dovere di agire finché ne ho la forza; ritengo necessario sacrificarmi per rompere la letargia che ci sopraffà.
Offro quel che rimane della mia vita nell’intenzione di una protesta e di una fondazione. Scelgo un luogo altamente simbolico, la cattedrale Notre Dame de Paris che rispetto ed ammiro, che fu edificata dal genio dei miei antenati su dei luoghi di culto più antichi che richiamano le nostre origini immemoriali.

Quando tanti uomini vivono da schiavi, il mio gesto incarna un’etica della volontà.
Mi do la morte al fine di risvegliare le coscienze addormentate. Insorgo contro la fatalità. Insorgo contro i veleni dell’anima e contro gli invadenti desideri individuali che distruggono i nostri ancoraggi identitari e in particolare la famiglia, nucleo intimo della nostra civiltà plurimillenara.
Così come difendo l’identità di tutti i popoli presso di loro, insorgo contro il crimine consumato nel rimpiazzo della nostra popolazione.

Essendo impossibile liberare il discorso dominante dalle sue ambiguità tossiche, appartiene agli Europei di trarre le conseguenze.

Non possedendo noi una religione identitaria cui ancorarci, abbiamo in condivisione, fin da Omero, una nostra propria memoria, deposito di tutti i valori sui quali rifondare la nostra futura rinascita in rottura con la metafisica dell’illimitato, sorgente nefasta di tutte le derive moderne.

Domando anticipatamente perdono a tutti coloro che la mia morte farà soffrire, innanzitutto a mia moglie, ai miei figli e ai miei nipoti, così come ai miei amici fedeli.
Ma, una volta svanito lo choc del dolore, non dubito che gli uni e gli altri comprenderanno il senso del mio gesto e che trascenderanno la loro pena nella fierezza.

Spero che si organizzino per durare. Troveranno nei miei scritti recenti la prefigurazione e la spiegazione del mio gesto.

Dominique Venner
21.05.2013

Venner , ricordiamolo, è uno studioso di destra, razza ormai estinta da decenni in Italia, al punto di trasformare le parole “studioso ” o “estrema destra” in ossimori.
Non sapete che cosa è un ossimoro? allora siete degli zucconi, probabilmente di destra, perfino.
Se non capite quello che sto scrivendo mandatemi un messaggio e lo tradurrò per voi:

“Uh Uh, lui destra buono , lui volere mandare via negri, lui sparato perché voleva mandare via negri , ma non a negri , sparato a lui, boh?”

In Italia la reazione dei benpensanti è stata :” Ma perché non succede anche da noi?”

Tranquilli ragazzi, personaggi come Caldoro , Giovanardi e Scilipoti, che hanno la stesa utilità sociale di una zanzara infetta con il morbo della febbre gialla, non si spareranno mai.

Infatti il suicidio per motivi politici è una evenienza così inimmaginabile nella cultura italiana da diventare ridicolo.

Vi immaginate Berlusconi , davanti al tribunale di Milano che si fa saltare le cervella per protestare contro i “giudici comunisti?”

A parte il fatto che le reazioni  andrebbero da:

“era proprio rincoglionito, poverino”
“ma siete sicuri che è morto davvero”
“offro da bere a tutti!”

Per non parlare di quello che direbbero gli oppositori.

Però la situazione in Francia è ben diversa dalla nostra, ricordiamolo.

Il Machismo , non è mai morto , anzi si tratta di una destra laica , come quello di Venner, ateo xenofobo.

La Francia ha cercato fino all’ultimo di tenere le colonie sotto controllo, tipo l’Algeria, con un sacco di morti da ambo le parti.

Dopo la fine della guerra in Algeria tantissimi francesi, molti nati laggiù sono stati scacciati , e sono chiamati dagli altri Francesi i “piedi neri” .
Malgrado siano passati tanti anni i loro sentimenti contro gli “arabi” non sono cambiati , e sono lo zoccolo duro della destra Francese.
Inoltre davvero tanti, ma tanti algerini , tunisini , ecc.ecc. sono emigrati in Francia, ormai da un paio di generazioni, e non sono stati per niente assimilati, anzi.
E adesso pensiamo all’altro aspetto del suicidio di Venner:
La lotta contro i matrimoni Gay.
Un atto del genere fatto da un ateo è addirittura pazzesco, non c’è neanche la scusa della religione, solo un riferimento atratto alla Famiglia, come convenzione sociale , non religiosa.
Dico io , all’atto pratico che differenza c’è tra una famiglia gay e una coppia eterosessuale senza figli?
O forse voleva solo rimarcare il fatto che i Francesi bianchi e le coppie gay , ovviamente , hanno un tasso di natalità più basso degli immigrati, e che , alla lunga , prevarranno loro.
Non ci vuole Einstein per capirlo, coloro che controllano le nascite alla lunga verranno schiacciati  da chi non le controlla, ovvio.
Però non serve spararsi in bocca o mettere delle bombe, basterebbe una vera politica sociale.
E qui casca l’asino , dato che , affettivamente in Francia esistono sussidi per le famiglie , ma ne usufruiscono più che altro gli immigrati .
E in momenti di crisi la destra gioca molto su questo fatto.

Capisco i problemi della Francia, capisco le idee della destra estrema, laica e xenofoba, che certe volte non ha tutti i torti, ma Venner immolandosi come un samurai che cosa gli ha ottenuto , se non un po’ di pubblicità?