Casini a Kiev, il fumo dei copertoni bruciati impesta alcune zone ella città, e nel parlamento…

La situazione è ancora in pieno svolgimento, proteste estemporanee si svolgono in varie zone della città , con i soliti incendi di copertoni, i militari reagiscono pestando duramente i manifestanti, e intanto, nel parlamento di Kiev, la Rada, ci sono raccolte di firme per destituire il primo ministro “lecca palle” Yatseniuk, (è proprio il suo cognome, che in russo significa “io lecco le palle”).
La primavera a Kiev, che meraviglia, cadono i sampietrini,  e tutto va bene…
Non mi aspetto niente di trascendente, le opposizioni sono state rese illegali o accorpate nel governo, e le estreme destre hanno rinunciato, per il momento, a prendere il potere.

Però sperare in un nuovo colpo di stato o una rivoluzione a Kiev, non costa niente.

Notizia di pochi minuti fa, l’ambasciata americana a Kiev è stata fatta segno di un attacco, sarebbe stata coperta di letame lanciato da misteriosi “terroristi”.
Non direi neanche che si tratti di una azione sbagliata o tanto-meno terroristica, si tratterebbe solo di restituire agli ammerregani una piccola quantità di quello che hanno sparso a piene mani per il mondo negli ultimi decenni.
Non credo neanche che ci sia abbastanza letame in tutto il mondo.



Nel frattempo il governo ucraino prosegue a grandi passi verso l’integrazione nell’unione europea:

cartelli come questo stanno apparendo in tutta l’Ucraina.
Ecco una traduzione di che cosa c’è scritto sopra:

separatista” , Cosa significa?

E’ uno che commette atti di vandalismo sui simboli del nostro paese 
e che aspetta l’arrivo del “mondo russo”.

Condanna: da 7 a 12 anni secondo la legge (legge tot articolo tot)

Se avete visto o sentito qualcosa  telefonate al numero….”
Mamma mia, neanche durante il periodo comunista in Unione Sovietica o durante il III Reich in Germania si sono viste robe del genere.
Al massimo i soliti cartelli tipo “Attento il nemico ti ascolta”.
Ma gli effetti di questo si stanno facendo sentire, già diverse persone sono state condannate per vilipendio alla bandiera o al governo ucraino.