“sembra talco ma non è serve a dare l’allegria!” come taroccare il PIl e vivere felici.

Guerre, aerei che cadono e altro fanno dimenticare uno dei più grandi avvenimenti di quest’anno, la caduta del 2,9% del PIL USA nel primo trimestre, evento che la Federal Reserve dichiarò dovuto al freddo.
Ma non mi fregate, io lo so di chi è la colpa davvero, del traffico.
Nuove modalità di calcolo potranno salvare il PIL degli Stati Uniti.
Molti articoli del Wall Street Journal e simili prendono in giro la decisione di molti stati europei di calcolare nel computo del Prodotto Interno Lordo anche i proventi del traffico di droga e di prostituzione, dichiarando che questi proventi non possono essere calcolati con precisione, e comunque si tratterebbe di un aumento del PIL “cosmetico”, e che non influisce sull’economia reale.
Detto in parole povere un modo per truccare i bilanci.
Ma l’Italia è stato uno degli stati che ha aperto la via ai bilanci fantasionsi, e non poteva essere diversamente.
Il Sorpasso del 1987 , ovvero quanto l’Italia diventò per breve tempo la quarta potenza mondiale, è dovuto ad un aumento repentino del 18% del PIL, dovuto al conteggio delle attività in “nero” nell’economia.
Perché non buttare lì un bel 35% e diventare la terza potenza mondiale, dico io.
Il governo britannico ha aperto la via, il locale Ufficio per le statistiche ha da poco pubblicato un ponderoso studio sull’impatto della droga e della prostituzione sull’economia.
Hanno calcolato un tot a “prestazione” per le “lavoratrici orizzontali”moltiplicato per tot prestazioni al giorno.
Comparato il costo delle varie droghe (cannabis, anfetamina, ecc.) con il numero di consumatori, e le “dosi” consumate mediamente nella settimana.
La mente si smarrisce pensando ai metodi utilizzati dai solerti studiosi per calcolare i vari prezzi, e quanta indefessa applicazione ci deve essere stata, e quanto sforzo.
Poi, per non smentirsi, e mettere comunque numeri a caso hanno fatto i calcoli dei prezzi di droga e prestazioni sessuali e il loro impatto sull’economia, ma riferito al 2009.
Seguendo accurati metodi statistici (hanno lanciato delle freccette su fogli pieni di numeri a caso) hanno poi calcolato l’importo che potrebbe essere inserito nel nuovo calcolo del PIL inglese a settembre: 65 miliardi di sterline.
Potrà l’Italia essere da meno?
Già mi vedo il buon Renzi uscire vittorioso da una riunione del consiglio dei ministri, cantando “sembra talco ma non è, serve a dare l’allegria”, pronto ad annunciare un aumento del PIL italiano a settembre, dovuto ai nuovi “sistemi di calcolo europei”.

E gli Usa sghignazzano,ma:
nello scorso anno hanno aumentando improvvisamente il PIL del 3,2 per cento, pari all’iperbolica cifra di 504 miliardi di dollari, calcolando l’impatto dell’arte e della cultura sull’economia.

Ma non è finita, a settembre le spese militari per l’acquisto di beni ammortizzabili in oltre un anno, potranno essere inseriti nel PIL come “investimenti” diventando “arttività”.
Gli F35 saranno una altra grande sorpresa e un vanto per l’economia italiana.
Già che c’è penso che il governo italiano penserà all’acquisto di un paio di portaerei, così il PIL si impenna.

Tanto per il 2015 c’è il Colosseo da mettere nel calcolo del PIL…