Venti di guerra in ucraina, combattimenti mai finiti del tutto, e intanto, in altre città….

Visto che i giornaloni non parlano del dibattersi del governo ucraino , tra mille difficoltà, ho pensato di aggiornarvi con un piccolo tour fotografico sugli ultimi avvenimenti.


Guerra, il governo ucraino si prepara per la “pace” minando i ponti che collegano la Crimea al continente, ovviamente, dato che sono dei geni lo fanno in pieno giorno e mentre una colonna di autoveicoli transita subito sopra.


Vista la professionalità dell’esercito ucraino spero che le ventisei casse di esplosivo poste subito sotto il ponte nella foto siano state posizionate ed installate bene.
Gli analisti russi commentano sardonicamente questa mossa, dato che le forze russe presenti nella Crimea sono essenzialmente navali, e la 197 flotta da sbarco è di stanza a Sebastopoli, con sette navi da sbarco vecchie ma in grado di trasportare ognuna migliaia di soldati e mezzi.
Visto che i russi sono comunque in grado di sbarcare soldati ad Odessa e altri attraverso i milleduecento chilometri di confine che condividono con l’ucraina, la mossa dell’esplosivo sotto i ponti appare incomprensibile.
Anzi, sarebbe carino permettere i blindati russi di mettersi in fila su di un ponte, per fare da bersaglio alle artiglierie di Kiev.


Questo semplice schema è invece quello di uno dei tanti “girotondi” effettuati dai mezzi pensati ucraini, mezzi che, secondo il secondo accorto di Minsk, andrebbero spostati a debita distanza dal fronte.
Secondo i separatisti i mezzi militari si allungano in lunghe colonne, per poi dirigersi lontano dalla linea del fronte, scortati da una o due auto degli osservatori OSCE.
Pare che molti mezzi si distacchino dai convogli e ritornino più o meno alle posizioni di partenza, per poi finire nascosti sotto teloni, capannoni o abitazioni sventrate allo scopo, al fine da risultare “invisibili” agli aerei spia occidentali.
I separatisti non si preoccupano troppo, data la massiccia presenza di loro informatori nelle file dell’esercito ucraino, affermano di sapere meglio loro la posizione di questi mezzi rispetto ai vertici dell’esercito di Kiev.



Intanto a Odessa la notte del cinque marzo una esplosione sventra la sede del partito “Pravji Sector”, devastandola.



Il giorno dopo a Kharkov una granata centra in pieno l’auto su cui stava viaggiando il responsabile locale del battaglione “Svoboda”, Andrew Yangolenko, sempre riconducibili al mondo di estrema destra ucraino.
Potrebbe essere esplosa la bombola del GPL dell’automobile, ma la dinamica fa pensare piuttosto ad un lanciagranate o alla solita bomba a mano.
Chi le conosce sa bene che le bombole del GPL NON esplodono….
Risposte violente alla repressione locale, a Odessa oltre cento persone sono state prelevate dalle milizie naziste, e sparite nel nulla, mentre a Karkhov è previsto addirittura l’invio dell’esercito, per “pacificare la zona”. 

Visto che molti dei miei post vengono riportati su siti di informazione economica indipendente, tipo il grande RischioCalcolato, ho pensato anche di inserire una succosa notizia economica.
Delta Bank, il quarto gruppo bancario del paese, diecimila dipendenti, 555 filiali e oltre quattro milioni di clienti ha appena dichiarato fallimento, schiacciata da un mare di debiti e di prestiti insolventi.
Grande la gioia degli investitori e dei correntisti, come potete immaginarvi.
Mi aspetto notizie altrettanto notevoli in merito a Kreditprombank e Omega Bank, entro pochissimo tempo.

Cari correntisti, siete avvisati.

E una.