Politici che si dimettono – all’estero – seconda parte.

Come avevo già esposto qui, continuo con l’esposizione delle miserie umane dei politici stranieri.

2011 , Germania, Karl Theodor zu Guttenberg, neo ministro delle Difesa, si dimette , per aver copiato nella sua tesi di laurea , senza citare le fonti, ovviamente rinuncia anche al titolo accademico.
Le fischiano le orecchie , Onorevole Brunetta?

 

2011, Kenya, Henry Cosgey, Ministro per l’industria rassegna le dimissioni.
Subito dopo si autoaccusa di una dozzina di reati di abuso d’ufficio , ma dice di non essere colpevole di tutto quello che gli viene contestato.
Dopo accuse di corruzione , nello stesso periodo si dimetteranno altri due ministri dello stesso governo, non per condanna o rinvio a giudizio, ma per informazioni pubblicate da wikileaks.
Sono proprio strani questi ministri africani.

 Dicembre 2012, Indonesia.  Andi Malaranggeng, ministro dello sport e delle politiche giovanili, si dimette perchè accusato di corruzione.
Dice di dover si dimettere perché sul”piano morale” non può rimanere al governo come indagato.
Ma che corrotti questi ministri Indonesiani..


Dicembre 2012, Israele. Avigdor Lieberman, ministro degli esteri israeliano e leader di partito, si dimette perché accusato di corruzione.
Preso da un sussulto totalitaristico , tipico del suo partito di estrema destra, rinuncerà all’immunità parlamentare e si presenterà spontaneamente davanti ai giudici.

Per fortuna queste cose da non non succedono

Moldavia, 26 dicembre 2012. Il ministro degli esteri , Iuria leanca, si dimette per non aver rispettato il suo impegno di eliminare la necessità del visto per l’ingresso dei suoi concittadini nei paesi UE entro gennaio 2013.
Preso da un sussulto di orgoglio si dimetterà in anticipo il giorno di Natale 2012, probabilmente per aver più tempo da passare con la famiglia.
Aveva firmato un contratto con gli elettori, lui.
Finalmente un politico italiano ,Claudio Scajola  rara eccezione di ministro italiano bidimissionario.
Italia 2002 , Marco Biagi viene ucciso dalle BR, dopo che Scajola, allora ministro dell’interno, gli aveva revocato la scorta.
Dopo una improvvida dichiarazione pubblica (“era un rompicoglioni“), si vede purtroppo costretto alle dimissioni.
Politico di pura razza pidiellina ritenterà la sorte come ministro dello sviluppo economico.
Il 2010 , purtroppo si dovrà dimettere perché un appartamento è stato comprato in parte con soldi versati direttamente da un imprenditore.
Dopo questo caso più unico che raro , di una mazzetta di novecentomila euro pagata a sua insaputa,  è nuovamente costretto alle dimissioni.
è nuovamente indaga… pardon candidato alle elezioni del prossimo febbraio , sempre nelle liste del Pdl

Procederemo presto con le altre puntate di questa serie