Mi ero ritrovato con il magazzino rifiuti speciali dell’azienda strapieno di vecchi razzi e segnali di soccorso nautici, il tipo di rifiuto che nessuno vuole, a nessun costo, in quanto trattasi di esplosivi.
Altri tempi e una legislazione meno stringente di quella odierna mi portarono ad escogitare una funzionale soluzione.
Sabato pomeriggio,nessuno in giro nell’area industriale, una calda , caldissima giornata di luglio.
Prendo gli scatoloni pieni di razzi, li copro con diversi metri cubi di cartoni piegati, una tonnellata di carta , ad occhio.
Non avevo detto a nessuno cosa avevo intenzione di fare, ovviamente , e avevo scelto un piazzale deserto dove, di lì a poco, si sarebbe costruito un altro capannone, “non si sa mai”, pensavo.
Presi un razzo, e lo usai per accendere il tutto, uno di quei razzi che sparano un paracadute del peso di un chilo a trecento metri di altezza, con bengala incluso. negli scatoloni ce ne erano centinaia, come minime , oltre a molta altra roba.
Una faccenda piuttosto brutale, e , già una vocina mi diceva, nell’inconscio “ma che c… fai!”
Il fuoco prese benissimo, pure troppo, un tornado di fiamme alte almeno 8-10 metri, che si innalzava nell’aria senza un filo di vento, ( ottima cosa, con il senno di poi) avvitandosi a spirale.
Poi guardo nel centro del fuoco e osservo una strana luminescenza giallastra.
Mi allontano, e all’improvviso realizzo che devono esserci decine e decine di chili di sostanze esplosive in mezzo al fuoco.
La luce cambia colore, gialla, prima, poi rossa, arancio e , alla fine un blu abbagliante.
Sono ad oltre venticinque metri di distanza, con gli occhi sbarrati, e penso “cazzo, sono almeno seimila gradi…”
Il tempo di pensare che cosa possa succedere, razzi che volano per ogni dove o qualsiasi altro disastro e, all’improvviso, il FLASH.
Una fiammata apocalittica, che mi acceca quasi, mi brucia capelli, sopracciglia e cuoce i vestiti.
Il piazzale ora è deserto, c’è solo una chiazza per terra, tipo quelle che fanno vedere nei cartoni animati, e nessuna traccia del fuoco.
Tutto completamente sparito, solo cenere che cade lentamente, nel raggio di centinaia di metri.
Rimango lì , sotto shock, con i vestiti che fumano, e , quando passano da lì a poco i carabinieri e mi chiedono “hai visto una esplosione qua in giro?” io rispondo “no, non ho visto niente”.
Questo , insieme all’articolo scritto da Alessia relativo agli “idioti funzionali” mi ha spinto a pensare che la differenza tra un idiota ed una persona intelligente è quantitativa, non qualitativa, a volte, anche chi ragiona e ha studiato può fare grosse cazzate, se cerca una soluzione facile ad un problema.
Gli idioti lo fanno sempre, mentre le persone normali come me e i quasi geni, lo fanno solo ogni tanto.
Per cui , cari amici che combattete per mandare avanti la vostra azienda, forse è meglio utilizzare una allegoria, per farvi capire la situazione.
Immaginate un mondo apocalittico, l’invasione zombie che ha sconvolto la terra.
Pochi sopravvissuti in enclavi sicure, o almeno così pensano.
Quei sopravvissuti siete voi, quelli che mandano avanti l’azienda o l’attività come se niente fosse.
Gli zombie sono milioni, simboli di avvenimenti al di fuori del nostro controllo,e tutti ne conosciamo i nomi:
- Tasse
- “diritti acquisiti”
- IMU
- IVA
- Statali
- debito pubblico
- Agenzia delle Entrate
- pensioni
- politica
- ravvedimento operoso
- Equitalia
- Banche
- leasing
- Mutui.
- Reddito di cittadinanza
- corruzione
- burocrazia
E molti altri.
Voi continuate a fare finta di niente, vi rifugiate nel vostro “Nido”, costituito da proprietà, investimenti e risparmi, ignorando che è proprio quello che gli zombie vogliono.
Eppure il conteggio è chiaro, tolti disoccupati , pensionati e statali rimangono dodici milioni di persone circa che “lavorano” e producono per davvero ricchezza.
I pensionati ahimè , non contano, in quanto i loro versamenti sono stati dilapidati da anni, ormai le loro pensioni derivano dai versamenti attuati dei lavoratori , e dallo Stato che li integra, dato che NON sono sufficienti.
A dire la verità, voi dodici milioni state pagando le pensioni attuali con i vostri, di versamenti mensili.
dato che il bilancio dello stato è, minimo ottocento miliardi, appare chiaro che ogni contribuente “reale”, non “virtuale”, versa al fisco ogni anno l’equivalente di sessanta mila euro.
A molti ormai è chiaro cosa succede, gli zombie, instancabili, stanno avvicinandosi sempre di più, e a nulla serve ragionarci o trattare con loro.
Neanche combatterli, serve, sono troppi.
Rimane solo la soluzione proposta dai vari film e fumetti di genere, la fuga.
Inutile cercare di tenere in vita l’azienda, strangolata da crisi e debiti, ogni vostra mossa può al massimo ritardare l’inevitabile.
Fate come viene consigliato in molti film, tenete a portata di mano uno zaino pieno, scarpe comode , allontanatevi il più possibile, verso località meno “infestate”. Nessuna speranza, se rimanete, solo tasse, cattiva politica, e il disastro che diventa sempre più imminente.
Un altra nazione, una nuova vita, lasciando alloro destino aziende, con i loro debiti e le tasse da pagare.
Oppure potere rimanere e soccombere all’orda, che sta diventando sempre più forte
By Nuke di Liberticida