Zanzu: il mio corpo in parole ed immagini : un sito del governo tedesco per aiutare gli immigrati ad “integrarsi” con le europee.

Davvero, quando ho sentito la notizia e ho visto le prime immagini non volevo crederci.

Ma è tutto vero.

Zanzu.de, questo è il nome del sito, è un progetto di BZGA ,il centro federale tedesco per l’educazione fisica, un ente statale.
Il titolo è :”il mio corpo in parole ed immagini”.

Il menu, in varie lingue, evidentemente rivolto ad un pubblico di immigrati, e nelle intenzioni dei curatori, intende spiegare a costoro come “relazionarsi con i tedeschi.
Ma perché cazzo poi non c’è l’italiano, tra le lingue tra cui poter scegliere?
Evidentemente i tanti eroici , indefessi “stakanovisti” che, fino agli anni 80 si sono dati da fare per “relazionarsi” con un numero incredibile di donne tedesche nella riviera romagnola ha fatto pensare ai curatori che non ci fosse bisogno di insegnamenti particolari.

Ma cosa si insegna ai nostri cari immigrati? A lavarsi?, come rivolgersi alle autorità per chiedere consiglio.

Beh, più che altro si parla di sesso, subito troneggia una mano “abbronzata” che tiene un preservativo.
Usatelo, altrimenti la vostra donna potrebbe rimanere incinta.

Poi le cose si fanno serie, e si vuole fare capire chiaramente come i nostri cari immigrati possono “relazionarsi” con il popolo tedesco, ad “incunearsi” nella società, “compenetrandola” fino in fondo.

Per non spaventare i tedeschi biancuzzi sono state inserite scene come questa, ma è evidente, con il 90 per cento dei profughi che consiste in giovani con gli occhi a palla e assatanati, che si tratta di pura fantasia.
Forse tra qualche generazione…

Ci sono anche le istruzioni, bisogna metterlo lì per fare figli , non nel sederino… è proprio scritto.
E’ il centro federale tedesco per l’educazione fisica, ricordiamocelo, a dircelo.
E a farcelo pure vedere, se ci fossero problemi.

Ma tranquilli, ce n’è per tutti, se qualche ragazzo tedescone vi fosse simpatico potete pure frequentarlo, senza problemi, e senza che nessuno vi lapidi o vi butti dalla finestra, un altro modo per “integrarsi” e “compenetrarsi”.
Mancano in questo caso le figurine, peccato.

E se volete potete pure sposarvi.

Ora, posso capire le intenzioni dei curatori del sito, e, se queste cose appaiono ridicole alla generazione Youporn, non dobbiamo dimenticarci le differenze culturali.
Molti degli immigrati vengono da paesi dove finirebbero in galera se beccati a vedere siti come questo, e altri da posti dove gli omosessuali li ammazzano.

Anche il più occidentale dei nordafricani, che so, un giovane tunisino o marocchino, con una connessione internet che l’Italia se la sogna e libero accesso al porno on line, direbbe:

” ma guarda questi miscredenti senza Dio! vogliono insegnarci come scopare con le loro donne!”

Gli altri, quelli provenienti da società più arretrate, non si calmerebbero certo, anzi.

Potrebbe essere solo un grave errore, dettato dalla pelosa stupidità di certi “progressisti”, oppure una vera e propria mossa deliberata.

E in quel caso sappiamo che l’europa è “definitivamente fottuta”.

In senso letterale.