Ultime notizie dal Banderastan, Kiev potrebbe bolccare il gas russo, ma non solo: il vero bersaglio sono le banche.

Proseguendo la solita tecnica di segare il ramo su cui sta seduta , il governo di Kiev sta approntando una serie di sanzioni sulle società controllate da esponenti dello stato e da privati russi.
Visto che le relazioni commerciali ucraine erano principalmente con la federazione russa, si parla di parecchia roba.
Banche, miniere, acciaierie e altro , compresa una raffineria in quel di Odessa, che è stata “nazionalizzata” in Aprile, ovvero dei membri di un gruppo neonazista ne hanno preso il controllo perché il proprietario era accusato di “simpatizzare” con i separatisti.
Ma l’offensiva di Kiev prosegue, oltre al blocco del transito aereo dei voli commerciali russi sta pensando anche al blocco del gas.
Ovviamente rinuncerebbe anche agli oltre quattro miliardi di dollari di diritti di passaggio, che Mosca continua a versare malgrado il conto non pagato, e al gas “tecnico”, che servirebbe a alimentare i macchinari, in realtà generosamente sovradimensionato.<br />
Infatti come da copione le mosse da grande statista del premier Yatseniuk si sono fatte sentire, la Grivina è ulteriormente calata ed è arrivata a 12,7 per un dollaro.
Ma la Banca centrale ha deciso di intervenire, proprio oggi ha deciso di tagliare dell’ottanta per cento il proprio organico complessivo e ha chiuso le filiali nella zona contesa, il Dombass, staccando , di fatto, le banche locali dal circuito ucraino.
La Kievenergo, l’azienda che controlla l’acqua calda centralizzata a Kiev (serve per l’acqua calda nei rubinetti e per il riscaldamento invernale) ha spento gran parte dei suoi impianti per risparmiare gas, e , anche se non si dice , per dare luogo alle tante aziende che subaffittano i servizi, di pagare i conti, ci sono tanti insoluti, parrebbe.

Immagino che queste notizie aiuteranno di molto il rilancio dell’economia.

Il vero bersaglio , però sono le banche che vedono nel suo interno una percentuale rilevante di propeirtà di società russe.
Per legge un ente straniero non può avere la maggioranza in Ucraina, quindi sono sempre quote minoritarie che non garantiscono il controllo.
Lo stato Ucraino  da circa un mesetto sta “perseguitando” tali banche, con la scusa che potrebbero “aiutare i terroristi”, minacciandole di sanzioni e di farle uscire dal circuito interbancario locale.
L’obbiettivo è palese, sequestrare tali quote, nazionalizzandole o costringendo i russi a svendere, garantendo immensi guadagni ai soliti noti.
Ci sono anche quote del debito pubblico e obbligazioni detenute dai russi o dallo stato russo, che sarebbero “aggredibili” da Kiev, per un importo complessivo di circa 32 miliardi di dollari.
Non credo che queste obbligazioni bancarie o statali possano essere semplicemente non pagate, si  tratterebbe di “selective default”, credo.
Potrebbero essere però “congelate” in un apposito conto bancario, insieme agli importi delle cedole, in attesa di “definizione” della disputa.

Sbaglierò, ma nei prossimi giorni succederà qualcosa del genere.

Si sono fatte guerre per molto meno, in passato.

Sarà un inverno “interessante“.

P.S.
E il volo MH17,?
Se lo ricorda nessuno?
Strano , c’erano radar, satelliti spia, aerei e navi radar USA in zona, intenti ad eseguire un “monitoraggio del traffico commerciale” proprio in quel momento, in quella zona, e nessuno ha detto niente, neanche uno straccio di registrazione, una foto, un filmato.
Niente..
Per non parlare delle scatole nere, in perfetto stato, ma che richiedono tempi lunghissimi per essere lette…
Per me la cosa puzza.