Ukraina, accordo di Minsk e la genesi di un gigantesco casino ad Odessa.

Come saprete anche Gentiloni viene fuori con una “sparata” : La Russia deve rispettare gli accordi di Minsk.
Errore, la Russia è il garante di tali accordi, è l’Ucraina che deve parlare obbligatoriamente con i separatisti, per far fronte a tali accordi.
Ucraina il cui presidente Poroshemo ha appena dichiarato di non voler parlare con i rappresentati dei separatisti perché “barboni, senza Dio e sfaticati”.
Mi sa che anche stavolta non ce la facciamo, a trovare un accordo.
I più attenti si saranno accorti dell’intenzione russa di agevolare il rientro del Dombass nel resto del paese, malgrado la guerra, magari solo formalmente, come repubblica indipendente con capitale Kiev.
Sempre i soliti attenti si saranno accorti della paura del popolo russo di dover ricostruire l’ucraina a loro spese, un paese così devastato e debilitato da ormai dover invidiare molti paesi africani.
Kiev è in presenza di una stramba forma di “dittatura soft” dove i partiti dell’opposizione sono fuori legge e squadre di neonazisti entrano nelle case della persone per portarle via, ma il popolo può votare, per i partiti antirussi, ovvio.
Già i miliardi di euro spesi per portare ad un livello decente le finanze della Crimea si sono fatti sentire nel bilancio russo, e un recente sondaggio ha dimostrato che solo il 18% dei cittadini russi è disposta ad ulteriori sacrifici per il resto dell’Ucraina.
Insomma è proprio il contrario di come viene fatto apparire la Russa NON ha nessuna intenzione di invadere ed occupare il resto della Terra Dei Pazzi, mentre sono le élite occidentali che premono per una guerra, in modo da mandare al diavolo le finanze russe, come avvenne in Afghanistan.

Senza dilungarmi troppo appare chiaro che la vittoria degli afghani avvenne grazie ad un robusto aiuto da parte degli americani, compresi missili antiaereo spalleggiati da volontari provenienti da tutto l’estremo oriente, addestrati dalla CIA.

Osama Bin Laden , il nemico pubblico degli USA era uno di questi, addestrato dai servizi  e mandato in Afghanistan a combattere i russi con dei missili Stinger… forse è il caso di ricordarlo.
In Cecenia avvenne lo stesso, migliaia di mujaeddyn addestrati in Pakistan e armati fino ai denti vennero mandati dagli ammerregani tra i montanari caucasici, litigiosi e avvezzi a faide secolari, ma di rito sufi e abbastanza tranquilli dal punto di vista religioso.
Fecero da catalizzatore e diedero nuovamente il via ad una delle tante ribellioni periodiche contro Mosca, un rito che si perpetuava da almeno quattrocento anni.
Stavolta le due guerre cecene lasciarono sul campo almeno centoventimila morti tra i ceceni, decine di migliaia di vittime tra i militari russi e  “volontari antirussi” di parecchie nazionalità, tra cui molti ucraini.
Stavolta però i russi la vinsero la guerra, grazie ad una spietatezza estrema, c’era il petrolio in ballo.
Sono solo semplici “round” di uno scontro che va avanti da decenni, per il controllo delle risorse del Caucaso e delle tante repubbliche ex sovietiche il cui nome finisce per “an”.

“solo guardandolo negli occhi si capisce la sua statura di uomo e statista”.

Oggi parliamo di questo signore Saakahvili, l’ex presidente di una ex repubblica sovietica, la Georgia, casualmente vicina alla Cecenia.
Diventa presidente, grazie alle sue peculiari doti, tenace, convinto di essere un genio e pronto a comunicare con suoi suoi elettori con lunghi e sconclusionati discorsi, farciti di “ottimismo” e del “ce la si può fare” e di “non dare retta ai gufi” dato che parlava in russo probabilmente diceva “cornacchie”, ma il senso è quello.
Tenacia a parte, Saka è un minchione come pochi….vi ricorda qualcuno?
Sia come si, e grazie anche a metodi poco ortodossi, Saka, d’ora in poi lo chiameremo così arriva al potere e subito decide di “georgizzare” la Georgia.
Sua è la decisione di iniziare subito ad adottare l’alfabeto georgiano nel paese.
Uno dei tanti alfabeti, scelto a caso e cercò di mettere ordine tra i diciassette diversi dialetti parlati nel suo piccolo paese, grazie anche all’aiuto degli archeologi..
Il tutto allo scopo di “derussificare” la Georgia, per quanto possibile.
Questo tentativo portò ad attriti tra le minoranza russofone del paese, gli Abkazi e gli Osseti.
Mi riferisco a stragi di sapore balcanico, non a offese verbali.
Data la vicinanza con i giacimenti di petrolio ceceni, con la Russia, Mosca inviò delle “forze di pace” per calmare gli animi, alcune migliaia di soldati.
L’occidente non rimase fermo, mandò il miliardario Soros e alcuni dei soliti suoi rappresentati a cercare di convincere Saka.
I soldi elargiti diedero un po’ di respiro alle finanze del povero paese, saccheggiate fino all’osso , e alcuni, non si sa chi, convinsero che la Nato avrebbe aiutato la Georgia in caso di “aggressione” russa.
Ma stiamo parlando di un minchione con il botto , non dimenticatevelo.
Saka decide di fare la prima mossa e comincia senza preavviso a bombardare i soldati russi in Abkazia, uccidendone 53 con le prime salve.
La relazione di Putin fu immediata, lascio le olimpiadi di Pechino dopo aver fatto un paio di telefonate, a Washington e a Londra, chiarendo bene di essere stato attaccato per primo e di doversi “difendere”, e che non si mettessero in mezzo , grazie.

Sappiamo come andò a finire, la Georgia perse la guerra e un quarto del territorio e Saka perse le elezioni successive.
Come mai adesso ritroviamo il nostro eroe in Ucraina, come governatore della regione di Odessa?

Semplice, in patria non può tornare, i procuratori generali hanno pensato bene di incriminarlo per peculato , frode e per diversi omicidi, tra cui quello del banchiere Alexander Girviliani.
Ci sono anche molti dubbi sulla morte improvvisa di un altro importante politico georgiano, Zurab Zvhania.
Insomma i procuratori di Tbilisi vogliono interrogarlo per varie cosette, tra cui alcuni omicidi, e lui scappa a Kiev, dove viene omaggiato con una importante carica politica.
Si porta dietro un suo ex ministro, Oleksandr Kvitasvhili, anche lui ricercato per peculato e appropriazione indebita.
I successori di Saka lo accusano di aver “distrutto il sistema sanitario georgiano
Ovviamente i politici di Kiev non possono fare altro che nominarlo ministro della Sanità.
Cazzo, a Kiev hanno un concetto di “curriculum” tutto loro.

Ah, il Paese Dei Pazzi.

Guarda caso Saka viene fatto governatore della regione ucraina di Odessa, che confina con la Transinistria, un altro paese che sta dando problemi a Putin .
Piccola repubblica autoproclamatisi indipendente dalla Moldavia, in modo molto simile all’Abkaza e all’Ossetia, giace tra la Moldavia e l’Ucraina.
Anche lì sono presenti delle “forze russe di pace”, circa 1500 soldati.
Ma guarda le strane coincidenze della vita, a volte.
Ma porca puttana, tra tutti i miliardi di abitanti del pianeta proprio Saka doveva andare a finire lì?
Non mi ricordo chi ha detto che la sola cosa illimitata è l’imbecillità umana, ma Saka è proprio il degno rappresentate di quest’ultima.
Non sa una parola di ucraino, non conosce le leggi e le usanze locali, e viene mandato in una regione turbolenta, ai confini con una zona controllata dall’esercito russo , con la missione di “rinnovare” il sistema politico e di “combattere la corruzione“, lui, un ricercato per peculato e omicidio.
Non so a chi dobbiamo il merito di questa assegnazione di incarico, ma sicuramente parlava inglese.
Saka non ha bisogno di fare molto, appena insediato ha dichiarato di voler “combattere la corruzione” licenziando numerosi funzionari pubblici a cappella.
Inoltre dichiara di voler combattere il “contrabbando“.
Dovete sapere che nella regione di Odessa i separatisti sono molto attivi , con  attentati quasi quotidiani.
Ad Odessa almeno novecento persone, colpevoli di essere gli organizzatori di un fantomatico “movimento per l’indipendenza” sono state prelevate dalle squadre paramilitari e sono sparite.
Per non parlare dei 43 morti del maggio sorso, filorussi bruciati vivi nel Palazzo delle Regioni…
La Transinistria, da parte sua vive del contrabbando di armi ed altro, convogli interi di camion fatti passare senza controllo dai solerti e corrotti funzionari doganali ucraini.
Da parte sua il governo di kiev dichiara di negare il passaggio ai rifornimenti per i soldati russi, e Mosca ha già fatto sapere che farà una bella “no fly zone” sopra Odessa per rifornire i suoi soldati per via aerea, nel caso.
Le acque tempestose si agitano sotto la superficie, tenute ferme da un sottile strato di ghiaccio, arriva Saka, il mattone che lo romperà…

Preparo una gigantesca scorta di popcorn, mi sa che ce ne sarà presto bisogno.

Disclaimer:
ogni singola parola del mio scritto, purtroppo è vera e facilmente riscontrabile su internet.
Ci sono anche dei link a supporto, abbastanza spesso.
Per cui prego i solerti trollini ucraini di andare a …
No, stavolta no, stavolta procuratevi un mucchio di sabbia e un bel martello.
Ora ragazzi state attenti, urlando forte “Slava Ucraina!” prendete il martello dalla testa e con il manico infilatevi la sabbia tutta su per il… per l’ano.
Se non aveste capito scrivetemi, vi faccio un bel disegno e ve lo mando.

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