Turchia, Armenia e Kazakistan: piccoli colpi di stato crescono.

Dopo il colpo di stato in Turchia, strano, brevissimo e tanto comodo per i mercati, altri sommovimenti avvengono negli stati vicini, aumentando il nervosismo generale:

Kazakistan:

Alma Ata, la capitale, nella mattinata di ieri  un “delinquente” o un “terrorista”  non è ancora bene chiaro, pare abbia aperto il fuoco nella città, uccidendo tre poliziotti e mandandone altri sette in terapia intensiva.

Accidenti che mira”, è stata la prima cosa a cui ho pensato, poi….

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Grande confusione, acuita dalla massima allerta dell’esercito e della polizia, con guardie raddoppiate in città e in prossimità delle caserme e dei depositi di armi e munizioni.

Visto che  il “misterioso sparatore” pare sia ancora in giro il governo manda colonne di blindati in città.

La sensazione generale è che non sa stato raccontato proprio tutto tutto, alla popolazione.

link:

http://ria.ru/world/20160718/1469755884.html#ixzz4EkdGlToO

https://twitter.com/OnlineMagazin/status/754969357374062592

Armenia

Yerevan, la capitale.

Il 17 luglio un gruppo di uomini armati, capitanato da  Varuzhan Avetisyan, uno dei deputati dell’opposizione, ha preso possesso di una stazione di polizia, prendendo gli agenti come ostaggio.

Si sono messi in contatto con Zhirayr Sefilyan, il leader dell’opposizione che ha concesso agli attivisti di liberare un ostaggio malato.

Mi sembra che il dibattito politico sia leggermente andato fuori strada, da quelle parti, anche se non credo si possa parlare di un colpo di stato vero e proprio, dato che il governo in carica  controlla tutt’ora l’esercito.

Le richieste degli occupanti sono le dimissioni del governo e il rilascio di Sefilyan, detenuto con l’accusa di traffico illegale di armi ( con cui intendeva fare un colpo di stano ).

Durante l’occupazione del posto di polizia un poliziotto è morto e altri sono rimasti feriti.

Tra gli ostaggi c’è il vicecapo della polizia del paese  Maggiore Generale Yeghiazaryan e il comandante della polizia della capitale, il colonnello Valery Osipyan.

Vista la situazione capiamo quale siano i pensieri del governo locale, dibattuto tra salvare gli ostaggi e attaccare, sperando che “accidentalmente ” tanti attivisti importuni finiscano uccisi durate il blitz. Già che c’era il governo armeno ne ha approfittato per portare un sacco di soldati nella capitale e ha fatto arrestare almeno duecento persone, tutte quelle remotamente collegate con i leader dell’opposizione.

l’Impressione è che si voglia essere sicuri che nessuno degli attivisti riesca a scappare.

Fonti governative garantiscono che il governo:

“prenderà tutte le precauzioni possibili per evitare spargimenti di sangue”.

Fossi uno degli ostaggi sarei preoccupato.

Link:

http://www.vesti.ru/doc.html?id=2777378

Concludo ringraziando i giornalisti italiani, per la “ampia” copertura che è stata data a questi eventi.

By Nuke   su  http://liberticida.altervista.org/