Torniamo a parlare di Kiev e di economica, la fine è vicina, e proviamo ad ipotizzare cosa succederà dopo……

Il default si avvicina e non sono io a dirlo, ma un autorevolissimo think thank , Vox Ucraine dove autorevoli professori universitari inglesi ed americani si aggiungono alla voce di personaggi intelligenti provenienti da Kiev.
Si, ce ne sono ancora.
L’argomento dei post dell’ultimo mese vertono su due argomenti, il budget dello stato ucraino e il default futuro.
La matematica non è una opinione, per via della guerra e della terribile crisi economica e valutaria in cui versa il paese è praticamente impossibile per il governo onorare il debito pubblico, espresso in dollari .
Ne conseguirà un default e un crollo delle entrate del paese, e l’impossibilità di pagare stipendi, pensioni e conti dei fornitori, da parte dello stato.
Il collasso del paese sarà inevitabile.
A dire il vero il collasso doveva già avvenire in questi giorni, a detta degli esperti, ma si era sottovalutato l’abilità dei funzionari europei e del FMI di tenere in vita gli stati “cadaveri”.<br />Avevo preparato grafici, dati che mostravano come il debito pubblico sia raddoppiato in pochi mesi, le entrate fiscali crollate, e la situazione disastrosa dell’economia del paese, grazie anche alla guerra.
Ma ve lo risparmio, basti dire che è ufficiale: sono fottuti.

Adesso dobbiamo pensare al dopo, e ai vari scenari che ci si aspetta, a meno dello scoppio di una guerra e dell’intervento diretto della Russia , possibilità remota ma ancora non del tutto evitabile.

I pochi che mi seguono avranno letto le mia previsioni “fantapolitiche”, a marzo prevedevo già la guerra nel Dombass e l’elezione di Poroshemo, per cui avrete capito che sono bravo ad indovinare…
Una volta che il governo avrà dato finalmente forfait si apriranno diversi scenari.
Da una parte l’est del paese darà il via a pulsioni separatiste, rivolte scoppieranno probabilmente fino ad Odessa, e si spera che eventuali referendum per l’indipendenza si potranno tenere senza troppe vittime.
Nell’estremo ovest pulsioni separatiste si potranno avere nella Galizia, la “roccaforte” degli integralisti Ucraini, ma di segno esattamente opposto.
Per tutta una serie di persone, ovvero gli attuali politici al governo la vedo male, ma molto male.
Poroschenko, Yatseniuk, Turcinov, la Tymoshenko e compagnia diventeranno facili capri espiatori.
A quel punto potranno succedere tante cose, si arriverà alla balcanizzazione del paese, ad una divisione in ulteriori tre o quattro stati, oppure il nucleo centrale del paese, la zona di Kiev, riuscirà a trovare un politico che tenga insieme il tutto e, e magari riesca a fare una federazione con uno o due delle nuove costituende nazioni, magari con il Dombass stesso (senza la Galizia).
Come al solito il protagonista della “rinascita” del paese deve essere cercato non tra gli attuali protagonisti della vita politica ma tra gli scomparsi.
Alcuni dei politici “scomparsi” autorevoli tipo Dimitry Yarosh (raggiunto da mandato di cattura internazionale in luglio) sono troppo di destra e con troppo poco seguito per raggiungere il potere, i comunisti e i superstiti del partito delle regioni, adesso all’opposizione, sono ancora legati nell’immaginario collettivo ai vecchi governi corrotti, così come i partiti attuali sono legati al disastro incombente.
Ma altri esistono sicuramente.
Probabilmente succederà come in Russia, un oscuro funzionario, lontano dai giochi di potere, fonderà un partito di destra, diventerà un “uomo nuovo”, supportato dai burocrati intermedi e dai servizi segreti.
Non per niente Putin era un funzionario del Kgb.

Ma forse è troppo tardi.
Putin non solo aveva dietro di se i “poteri forti”, ma aveva in suo sostegno gli ultimi esponenti del patriottismo russo e sovietico, non solo degli arrivisti in caccia di soldi.
In Ucraina non ci sono più tracce di persone del genere, solo pagliacci, avventurieri e fanatici.

P.S: saluto le “piccole vedette ucraine”, i tanti commentatori che mi infamano regolarmente in giro per internet, sento sempre più forte lo stridio delle loro unghiette che si arrampicano su per gli specchi nel confutare le mie “fantasie”.
Ciao ragazzi! Come va?