The German Legacy

15 Maggio 2016 – Boris Johnson: “Napoleone, Hitler, in diversi ci hanno provato, e la fine è stata tragica. L’Ue è un mezzo per fare la stessa cosa, che utilizza metodi diversi”, rispetto a quelli del dittatore nazista. Ma l’Ue condivide lo stesso obiettivo che perseguiva l’Hitler, ovvero quello di unificare l’Europa sotto una unica “autorità”. Ancora, i fallimenti “disastrosi” dell’Unione europea hanno scatenato tensioni tra gli stati membri e permesso alla Germania di veder crescere sempre di più il proprio potere, “assumendo il controllo dell’economia italiana” e provocando la “distruzione” della Grecia. Assolutamente Profetico

Nel frattempo Parigi respinge il suggerimento tedesco di condividere l’arsenale nucleare francese: all’inizio di questa settimana Johan Wadeful (CDU) aveva sottolineato l’opportunità di creare un arsenale nucleare paneuropeo. Secondo lui, Berlino dovrebbe considerare “la possibilità di cooperazione con Parigi nel campo delle armi nucleari” e la Francia “dovrebbe essere pronta a mettere le sue forze nucleari sotto il comando congiunto dell’Unione europea e della NATO”. Ecco la risposta di Macron: “L’idea della cooperazione è di non rendere le armi nucleari disponibili al grande pubblico, ma approfondire la cultura strategica comune in Europa”. La Germania sogna sempre in grande.

Berlino, 04 feb 15:15 – (Agenzia Nova) – Per far fronte alle carenze in personale, armi e materiali che da tempo affliggono le Forze armate tedesche (Bundeswehr), il ministro della Difesa Annegret Kramp-Karrenbauer, presidente dell’Unione cristiano-democratica (Cdu), ha annunciato la “Iniziativa prontezza operativa”. Come riferisce il quotidiano “Frankfurter Allgemeine Zeitung”, si tratta di “un piano immediato” per migliorare generali, ammiragli e alti funzionari, il ministro ha annunciato un programma immediato per migliorare l’equipaggiamento della Bundeswher. Secondo Kramp-Karrenbauer, “alla luce dei cambiamenti internazionali e delle nuove sfide, la Germania ha bisogno di una Bundeswehr operativa” e a tal fine “è necessario conseguire risultati in tempi più brevi”.

European Autonomy Under Germany: di recente Merkel ha rimarcato la linea della politica tedesca ed europea. In pubblico afferma che “Noi europei dobbiamo davvero prendere il nostro destino nelle nostre mani”. Post Brexit (che Trump ha accolto con favore) Merkel cerca con Macron di spingere il motore franco-tedesco su una veloce integrazione europea, una strategia globale UE per raggiungere l’autonomia strategica e sviluppare strumenti di potere forte, la Bundeswehr (ovvero Annegret Kramp-Karrenbauer) conferma la necessità e la prontezza della Germania di assumere un ruolo guida.
Merkel considerava inevitabile la perdita di interesse degli USA in Europa, detesta Trump, osserva che Londra ha tagliato il traguardo della Brexit, quindi accelera le sue ambizioni in materia di difesa. Quando poi Merkel vedrà completato (da parte russa) il gasdotto Nord Stream 2 si sentirà ancora più forte. 
Le relazioni euro-atlantiche potrebbero presto inasprirsi, si entra in una nuova fase elettorale che potrebbe vedere un cambio di guardia tra le élite politiche in UE, negli USA e in Germania, nessun esito è certo e scontato. Berlino conta sul sostegno “della linea tedesca” all’interno dell’UE dove ha piazzato personaggi importanti e con un certo peso in posizioni importanti.

Tutto fa sorridere perché si parla di indipendenza strategica europea, ma l’Europa soffre molto sul campo della “difesa europea”. Arretrata nel mondo digitale, assente lo sviluppo del potenziale scientifico e tecnologico, non pervenuto settore comune della difesa ad alta tecnologia: il tallone d’Achille della UE è il suo abissale ritardo rispetto agli USA, alla Russia e alla Cina.

Logicamente la Germania non tiene conto che la UE dovrebbe diventare un concorrente nel settore della difesa e sicuramente Washington farà di tutto per impedire tale sviluppo, basandosi sulla sua leadership euro-atlantica. L’insistente Ue vuole diventare un attore chiave per relazionarsi con le altre potenze mondiali?

Sì come no! La Colonia europea non può giocare con Mosca e Pechino, la mano di Washington è ancora pesante e fa di tutto per bloccare le relazioni.
Pechino e Mosca comprendono molto bene l’importanza dell’interesse europeo di cambiare lo status quo, ma entrambe sanno che la UE è di fatto un po’ colonia e un po’ ostaggio in mano americana. Può suscitare interesse per creare nuovi conflitti, ma nulla di così interessante da sostenere la squadra europea al torneo mondiale affinché ottenga la sua indipendenza.

La frammentazione della politica europea è una realtà, non interessa a nessuno, men che meno il suo desiderio di difesa europea. Basta vedere l’ultima schifezza che la UE si è regalata: ‘E’ intollerabile che l’UE impedisca il libero accesso ai verbali delle sedute dell’Eurogruppo in cui si è parlato della riforma del MES. Vogliamo sapere la verità. La trasparenza deve prevalere quando ci sono di mezzo il lavoro e i risparmi di milioni di cittadini. Apprendo dalla stampa che alla richiesta di accesso agli atti, fatta da un giornalista per sapere se Gualtieri e Conte si siano opposti davvero in sede di Eurogruppo e Eurosummit alla riforma del fondo salvastati, come da mandato parlamentare, è stato opposto il ‘segreto di Stato’. Guai a pensare di approvare alla chetichella niente che assomigli al MES.

Così si arriva al 6 FEBBRAIO 2020: “Dal pacchetto al pacco il passo è breve se non ci saranno correzioni di rotta”. E’ quanto scrive oggi il condirettore di Mf/Milano Finanza, Roberto Sommella, sulle ultime mosse dell’Eurogruppo in tema si Mes, Unione bancaria e Cac“ —>>> Sulla riforma del Meccanismo Europeo di Stabilità “il trattato è chiuso” e la firma “è prevista in aprile”. Lo ha detto all’agenzia di stampa AGI un alto funzionario europeo in vista della riunione dell’Eurogruppo del 17 febbraio. I ministri delle Finanze della zona euro avranno una discussione sulla riforma del Mes. Ma “il trattato è chiuso ed è quello che è”, ha detto la fonte.

Che volete farci, la Grande Germania deve sottomettere il Sud Europa per avere voce in capitolo, ma fa sorridere, vuole fare la Madre superiora mentre je spiccia casa Macron. Una UE che sogna, mi fanno ridere troppo i suoi madidi sogni neuropei. Alessia C. F. (ALKA)