Ora, sapete che gli voglio bene, anche perché in quel disastro vedo il futuro italiano, una decina di anni di “aiuti” del FMI e la situazione potrebbe essere la stessa, se non peggio.
Poi non dite che non vi avevo avvertito, quando grazie agli gnomi del Fondo Monetario pensioni e stipendi degli statali si dimezzeranno.
I liberisti esulteranno per poco, dato che il crollo verticale dei consumi gli zittirà la bocca, crollo seguito da inflazione ( se si uscirà dall’Euro) e da aumento micidiale delle tasse, dato che il calo dei consumi farà calare di brutto il gettito fiscale.
Fate pure finta di niente, Ucraina e Grecia non hanno insegnato niente, giusto?
Treni, Rock e spogliarelli.
Decisamente il concetto di curriculum deve essere rivisto , nella Terra Dei pazzi.
Nel video lo vediamo suonare. Decentemente, tra l’altro.
Aiuto, una pazza scatenata è in libertà!
Crisi, grossa crisi.
Davvero è fantastico guardare quanta merda sia disposta a mangiare un popolo, dopo una “vittoriosa rivoluzione”.
Un giorno qualcuno dovrà studiare l’effetto dei media sul popolo, ovvero quanto la propaganda sia influente sulla capacità di sopportazione dello stesso.
Crisi infinita, svalutazione e stipendi medi che calano in termini assoluti ogni mese (25 grivnie in meno nel mese scorso), quindi i soldi non solo valgono di meno, ma, stante il grande numero di disoccupati, chi lavora deve accettare comunque uno stipendio minore, e magari in nero.
Il FMI prendete continue “riforme” ovvero aumento delle tasse, riduzione degli stipendi e pensioni e continua privatizzazioni, eppure nessuno dice niente, annientato dalla Psicopolizia e dalla propaganda che dà la colpa di tutto ai russi.
Il fondo pensioni fa sapere che non è in grado di versare il dovuto ai pensionati, dato che non c’è una Grivnia in cassa, servono circa sei miliardi di dolalri, subito per tamponare il deficit.
E nelle casse dello stato non ci sono soldi.
L’accordo di commercio con l’UE è firmato e da mesi il 100 per cento delle merci europee è libero di entrare in Ucraina senza vincoli.
DI tutt ele merci commerciate e prodotte in Ucraina, invvece, il 95% è libero di essere venduto in Europa.
La differenza, quel piccolo cinque per cento è fondamentale, si tratta delle sole merci prodotte nel apese che hanno mercato nell’UE.
Grazie a questo le merci esportate verso l’UE sono calata tantissimo, fatta eccezione per grano e semplici prodotti non lavorati, mentre le merci europee sono più che raddoppiate.
La bilancia dei pagamenti è peggiorata, e non di poco, di diversi miliardi di euro, e le ultime industrie esportatrici ucraine sono finite nel guano.
E nessuno dice niente, dalle parti di Kiev, va bene così…
Il FMI, in questi giorni minaccia il governo di Kiev, nessun prestito se nono vengono tolte le ultime limitazioni all’export, ovvero quelle sul commercio di legname. Le industrie del paese, grazie al fatto che all’estero i prezzi sono più alti verranno del tutto annientate.
E lo stesso si è ripetuto per le esportazioni di rottami metallici, necessari per le fonderie.
Questo fa evidentemente parte di un piano di deindustrializzazione, anche se non mi è chiaro alla lunga cosa dovranno fare i milioni di ucraini disoccupati, alla lunga, per campare.
Dato che , grazie ad una attenta campagna acquisti di terreni agricoli da parte di multinazionali, anche i numeri di addetti alle coltivazioni caleranno, non so cosa succederà nei prossimi anni.
Psicopolizia.
Ok, ragazzi, ci sono i link, non rompete le palle con il fatto che “non è vero”, ok?
http://kp.ua/politics/540178-novyi-hlava-ukrzalyznytsy-pryvez-v-ukraynu-pomoschnytsu-fyhuryrovavshuui-v-hromkom-korruptsyonnom-skandale
http://kp.ua/politics/540559-nadezhda-savchenko-raskhazhyvala-po-verkhovnoi-rade-bosykom
http://www.politnavigator.net/v-es-pridumali-novoe-uslovie-dlya-vydachi-deneg-ukraine-kievu-predlozhili-dobrovolno-ugrobit-svoyu-derevoobrabotku.html
http://www.politnavigator.net/ministr-socpolitiki-ukrainy-zayavil-o-bankrotstve-pensionnogo-fonda-strany.html
http://www.politnavigator.net/kievskoe-izdanie-ukraincam-dayut-realnye-sroki-za-posty-v-socsetyakh-i-prosto-za-razgovory-s-kritikojj-vlasti.html