Terra dei Pazzi, sta cambiando qualche cosa, …forse.

Nel mondo le dinamiche politiche sono spesso complesse, e a volte non è facile capire cosa succede, o almeno farsene una idea.
Altre volte,è tutto molto più chiaro.
Kerrry , lo sbavante “falco” antirusso, che sarebbe il portavoce del governo USA, ha chiesto un incontro con Putin e Lavrov, il ministro degli interni russo.
Si è recato a Sochi ( badate bene, lui ha chiesto l’incontro e lui è andato a fare visita in Russia) ha parlato con Putin, che gli ha offerto una bottiglia di vino crimeano, e con Lavrov, che gli ha offerto un cesto di patate e pomodori ( bella storia anche quella, ma sarebbe troppo lungo spiegarla tutta).

Kerry, che ha dichiarato  successivamente , di avere avuto “rapporti costruttivi” NON si reca in Ucraina, ma va direttamente in Turchia.

Un modo di porsi , nel complicato balletto dei rapporti diplomatici, che spiega molte cose.
Successivamente Kerry “telefona” a Poroshemo, il presidente ucraino e gli dice cosa deve fare , badate bene, è Poroshemo stesso che dice che Kerry lo ha tenuto informato nel suo comunicato ufficiale, gli Usa comandano e lui obbedisce.
Poveri bastardi, cominciano a diventare patetici.
Nel frattempo gli ucraini provano a copiare gli ammerregani nel chiedere risarcimenti.
Come saprete il governo polacco è tenuto in scacco e deve assolutamente continuare con la sua azione antirussa politica e mediatica, altrimenti gli Usa aiuterebbero Israele nella sua richiesta di danni di 65 miliardi di dollari, il risarcimento per le persone di origine ebraica uccisi dai nazisti ( e dai collaboratori polacchi).
Ovviamente si tratta di una cosa insensata, ma il governo polacco è preoccupato, gli ammerregani sono avvezzi a “influenzare” le corti di arbitrato internazionale al fine di danneggiare i loro nemici:
Tipico esempio il caso del risarcimento da cinquanta miliardi di dollari che la Russia dovrebbe versare i a quelli che si impossessarono della Lukoil senza pagare, tipo un tizio che è in Israele e che in Russia è ricercato per avere organizzato quindici omicidi.
Gli ucraini decidono di fare lo stesso e chiedono un risarcimento danni alla… tenetevi forte… Mongolia, per i danni causati dalle orde di Gengis Kan nel territorio “ucraino” nel 13° secolo.

Davvero.

Questo omino qui è diventato oggi il mio eroe.
Si tratta di Zandaahuugiyn Enkhbold, lo speaker del parlamento Mongolo.
Costui non si è scomposto e ha risposto immediatamente a Kiev, dicendo:
“non ci sono problemi a risarcirvi, basta che ci forniate un elenco completo e certificato delle vittime”
Senza parole.
immagino già la telefonata di Lavrov a Zandaahuu… coso:
“Zanda! sei un fottuto genio, ma è un peccato finirla così, dovevi chiedere anche il numero del passaporto…. ” e giù a ridere per un quarto d’ora, come minimo.
In Macedonia, invece, pare che la “rivoluzione color merda” che era in pectore, abbia avuto un brusco stop.
Un certo numero di persone armate, che si recavano da quelle aprti a fare danni, i rappresentati del pololo “illirico” (cosa?) sono stati arrestati.
I giornaloni italiani parlano di costoro come di un gruppo “di attivisti  per i diritti umani“.
Vediamoli, alcuni di questi poveri verginelli.

Sami Ukshini detto “Comandante Sokoli”, la cui famiglia ha svolto un ruolo storico in seno all’ UÇK.

Rijai Bey, ex guardia del corpo di Ramush Haradinaj (lui stesso trafficante di droga, capo militare del dell’UÇK e poi Primo Ministro del Kosovo. Fu processato due volte dal Tribunale penale internazionale per l’ex Jugoslavia per crimini di guerra, ma assolto perché 9 testimoni cruciali furono uccisi durante il suo processo).  
Dem Shehu, attuale guardia del corpo del leader e fondatore del partito BDI albanese, Ali Ahmeti.
Mirsad Ndrecaj detto il “Comandante della Nato”, nipote di Malic Ndrecaj comandante della 132ma Brigata dell’ UÇK.
Un bel gruppo di simpatici “attivisti”, molto legati all’Albania, al traffico di droga e , soprattutto , agli USA.
Ecco alcuni dei nostri eroi mentre tengono un “briefing” sui diritti umani, in Kosovo.
A quel punto , tenendo conto del fatto che si è dovuto impiegare l’esercito per catturarli dopo averli stanati a suon di bombe, appare chiari che non ci vuole un genio a capire chi sono gli escutori e chi sono i mandanti, ovvero gli USA.
I problemi della Macedonia, ovvero il fatto che trattasi di uno stato del tutto artificiale, composto da etnie diverse rimane, ma gli ardori dei “rivoltosi color merda” sono diminuiti.
Il vento è cambiato, forse e sta soffiando verso est, stavolta.