Terra Dei Pazzi e oltre: Mistral, default e un presidente coglione, e non è Poroshemo.

Ecco il parlamento ucraino durante una classica seduta.
In realtà da metà di luglio le cose nella Terra Dei Pazzi si trascinano stancamente.
Solita guerra, con morti giornalieri, anche se la chiamano tregua, solita crisi, con continui aumenti di tutto e solito default.
A partire da metà dello scorso mese i Pazzi hanno smesso di pagare le date del debit opubblico, attraverso una moratoria che scadrà a settembre-
Hanno chiesto ai creditori un taglio minimo del 40% e il pagamento del restante senza interessi in venti anni. 

I creditori , finora, hanno offerto un taglio del 5% e niente taglio agli interessi.
Non so perché la vedo dura.
Sia come sia a Kiev mancano dai sei a dieci miliardi  di dollari per pagare stipendi agli statali, il gas ai russi e debiti vari, anche se venisse accettato il taglio del debito pubblico.
Come mai il paese va ancora avanti, malgrado la situazione pesante?
In realtà, prima del colpo di stato di febbraio dello scorso anno il 40 % del PIL Ucraino era rappresentato dalle rimesse degli immigrati.
Adesso che il PIL si è più che dimezzato questa percentuale è senz’altro salita.
E i due terzi di questa somma provengono dai lavoratori in Russia, figuratevi.
Insomma milioni di persone nella Terra Dei Pazzi campano grazie agli assegni e ai soldi contanti (rubli e euro) provenienti dalle badanti europee e dai quattro milioni di ucraini maschi che vivono e lavorano in Russia.
hanno provato a tassare i trasferimenti di contanti, e, come risultato, adesso arrivano solo in nero, i soldini, a Kiev.
Un paese intero che sopravvive grazie a soldi in nero provenienti dagli immigrati.
E chi non ha parenti all’estero?
Beh, la vedo dura anche per loro
Ma non dura, state tranquilli.
Arriviamo al coglione apocalittico, un tizio al cui confronto perfino Renzi sembra quasi uno statista.
Quasi.
Hollande, il tizio che sarebbe il presidente della Francia, mi dicono, ma non ci credo.
Dopo aver tentennato per mesi con la storia delle sanzioni e delle Mistral, finalmente è ora di tirare le somme.
  • miliardi di dollari persi per l’agricoltura francese, e coltivatori arrabbiati che hanno bloccato più volte valichi di frontiera, strade ed autostrade, oltre a scaricare periodicamente letame o frutta davanti al parlamento di Parigi.

  • “l’affaire” Mistral concluso, ufficialmente la Francia restituirà 1,16 miliardi di dollari ai russi, ovvero la cifra pagata fino ad adesso e tutto finirà lì. Secondo Parigi si potrebbe cercare di vendere le navi ad altri. Il povero Hollande s’è dimenticato di due cose, che forse ai francesi farebbe piacere sapere, se pure tutti i media non si fossero dimenticati di dirlo,. Come garanzia ai russi erano state consegnati alcune centinaia di milioni di euro di titoli di stato francesi, titoli che adesso potranno essere incassati, come da accordi. Inoltre i russi smantelleranno tutte le attrezzature di proprietà della Marina presenti sulle navi a spese della Francia, e si tratta di parecchia roba dato che le navi sono state fabbricate in Russia. Insomma pagheranno i russi per demolirle.       Cazzo che mediatore!
  • La tratta della ferrovia veloce Mosca-Kazan, altri ventisette miliardi di euro. Contratto annullato ad una ditta francese e riassegnato dalla Russia senza preavviso ad un contraente cinese.
  • La storiaccia dei Rafale in India, 125 aerei da caccia , contratto annullato neanche un mese fa, per non meglio specificate “inadempienze”, e fornitura assegnata ai russi. Almeno altri venti miliardi di dollari a cui Parigi può fare ciao ciao e un colpo per la storica Dassault, che forse non sopravviverà alla botta.

Insomma, la Francia ha fatto da zerbino per gli americani, l’economia del paese ha subito una bella botta, per non parlare del prestigio delle aziende produttrici di materiale bellico, sceso a livelli bassissimi.
E il coglione è riuscito a fare incazzare buona parte dei francesi e a consegnare il paese alle opposizioni.
Probabilmente riuscirà a riconfermare al suo posto il buon Sarkozy, che era politicamente defunto.
Se avesse voluto farlo apposta forse non ci sarebbe riuscito.
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Cameron, il premier inglese, ha fatto lo stesso, ma gli interessi inglesi in Russia erano poca cosa in confronto.
Ah, l’Europa Dei Pazzi…