Terra Dei Pazzi : cronache di una immane tragedia umanitaria o di una “decrescita felice” …. forse.

Succedono tante piccole cose, nella terra dei Pazzi, quel piccolo paese lontano lontano, abitato da poche persone:

E invece no, bambini, l’Ucraina è vicina e ci sono ancora 42 milioni di persone, dei quasi cinquanta originali.

Il protagonista delle cronache ucraine è lui, Poroshemo, il presidente cioccolataio, in piena campagna elettorale, si da da fare e ogni giorno riesce a regalarci nuove perle:

  • oggi: “entro sei mesi al massimo la Russia collasserà e riavremo indietro il Donbass”.
  • Al discorso delle Nazioni Unite: “la povertà in Ucraina è calata di tre volte, quando sono arrivato al governo”

  • “vietando il volo sopra all’Ucraina degli aerei civili russi abbiamo messo in ginocchio l’economia russa” riferendosi probabilmente al blocco che ha causato un “buco” in Europa a forma di ucraina, quello che vedete nella mappa di Flight radar, oltre agli aerei russi a ben poche compagnie interessa volare sopra la “Terra Dei Pazzi”.
  • E poi la più bella di tutte : “la Russia attaccando la Siria sta destabilizzando il governo dell’ISIS”.
Insomma avete capito, qui siamo davanti ad un qualcosa di patologico, un fenomeno che potete notare anche nei tanti trollini filoucraini che mi perseguitano sui vari siti dove vine pubblicato.
Una sorta di follia collettiva, che li porta a vedere russi cattivi dappertutto, e che escono dai muri.
Intendiamoci la Russia c’entra, e parecchio nella terribile situazione in cui versa il paese, ma principalmente si tratta di un blocco commerciale, non di una vera e propria invasione, ma di una semplice cessazione delle importazioni ucraine. Dato che queste corrispondono a circa i due terzi del totale, anche adesso, è facile capire come andrà a finire.
Un politico pragmatico, o anche solo non completamente deficiente, si sarebbe arreso e avrebbe firmato una qualche forma di trattato, una resa mascherata da “vittoria”.
Il buon Renzi, per esempio, è abilissimo a presentarci delle figuracce di palta come “vittorie” in ambito europeo, mentre è chiaro, che, nella partita internazionale che si sta giocando in questi giorni, non è neanche il raccattapalle.
In Ucraina non è così, si va avanti a furia di “quarantamila soldati russi nel Donbass”, si spacciano i sedicimila morti nel conflitto e mi riferisco ai soli soldati dell’esercito di Kiev che non sono tornati a casa come “disertori” e così via.
E sono notizie di oggi, al telegiornale, esponenti del Ministero dell’interno parlano di “russi che non sono come noi, sono barbari”
Non solo, lo stesso genio, riferendosi ai soldati “spariti” dice : “si ,sono spariti con tutte le armi e si sono nascosti per evitare i servizi segreti ucraini, non hanno contattato neanche le famiglie…”.
Follia pura.
Il bello è che questa mistificazione della realtà vien portata avanti a tutti i livelli, politici , mediatici e in ambito internazionale.
Sembra quasi che siano veramente convinti delle cazzate che dicono.
Il problema principale è che i politici europei, abituati alle esagerazioni i prelettorali e alle promesse non mantenute, danno per scontato che ci sia comunque una qualche parvenza di verità, durante i discorsi politici, ed è per quello che Renzi non è tanto ben visto, nei consessi internazionali (Hollande pure, ma è troppo stupido per mentire, e a qualcosa serve).
Se un presidente ucraino arriva a Bruxelles e parla di migliaia di carri armati russi si dà per scontato che almeno una qualche divisione sia arrivata per davvero.
E allora si puntano i satelliti spia e si interpellano i servizi.
Invece no, solo qualche migliaio di “volontari” e un sacco di reduci e ex militari ucraini  che vivevano in Russia e sono tornati a far danni, e basta.
E così via.
Agli ultimi contatti di Parigi i rapporti tra il governo ucraino e i governi europei che contano si sono raffreddati di parecchio, Poro aveva assicurato che “i soldi europei arriveranno”, e che “la Nato ci proteggerà”.
Niente di tutto questo, anche se i soldi ci fossero, mantenere a sbafo decine di milioni di persone sarebbe un grosso smacco dal punto di vista politico, e , a dirla tutta, i leader europei sono impegnati su di un altro fronte, quello dei rifugiati e la guerra in Siria, due facce della stessa medaglia.
Poroshemo è adesso impegnato in una nuova missione impossibile.
Da un lato deve non far notare al popolo l’incubo in cui stanno finendo, dall’altra deve cessare, per ordine europeo ( e qui devo dire che sono stati bravi stavolta a mandare gli americani a farsi un giro, la Merkel e Hollande) la guerra nel Donbass.
Senza la guerra, però , manca il fragile collante che teneva insieme l’opinione pubblica.
E cominciano ad arrivare altri segnali di crollo imminente.
  • le agenzie di rating declassano l’Ucraina, da C a RD (Restrictive Default, ovvero il debito pubblico è impagabile, letteralmente)
  • Le agenzie di rating peggiorano anche le previsioni della caduta del PIL di quest’anno, da -9% a -13% e probabilmente anche il prossimo anno…
  • Secondo il governo la percentuale di poveri assoluti è diminuita dal 13% al 7% secondo le fantasiose previsioni del governo, che stabiliscono che lo stipendio minimo per sopravvivere nel paese è di 60 euro al mese, per un capofamiglia.
  • Ovviamente neanche laggiù quei soldi bastano lontanamente per vivere, al massimo un pensionato può spenderli per pagare gli alimenti, e standoci molto attento. La percentuale degli ucraini sotto il livello di sussistenza sarebbe ormai quattro volte superiore  alle previsioni del governo, ovvero circa il 30% della popolazione.
  • Il governo cerca di rastrellare soldi da tutte le parti , aumentando sigarette, alcol e IVA a dismisura, a proposito, da oggi altre cinque grivnie per ogni pacchetto. E dite tante grazie al governo, cari trollini, che vuole farvi smettere di fumare.
  • E fareste bene, grazie alla nuova ondata di riforme e con il taglio degli addetti della sanità di un “altro” venti per cento prospettato dal solerte ministro della sanità , pare che gli addetti negli ospedali non siano tanto motivati, complici stipendi ridicoli e scarse prospettive. Il risultato è che senza pagare le ambulanze non vi caricano, e negli ospedali non vi curano. Le medicine comunque bisogna andare in farmacia a comprarle… Ragazzi, lo dico letteralmente, se ti rompi un braccio te lo rappezzano alla meglio, se vuoi analgesici, visite del medico e riabilitazione devi pagartele. Non vi nascondo i “piccolissimi” problemi dei malati gravi, che crepano come mosche.
  • Il problema della poliomielite è riapparso in Europa, già due o tre casi gravi sono stati scoperti in Ucraina, contro gli “zero” dell’intera Africa, in questo anno, e la vaccinazione non viene più fatta nelle scuole, per via della mancanza di fondi. Prima il vaccino lo fornivano i russi, che si sono offerti di farlo anche gratuitamente, ma il governo di Kiev ha rifiutato.
  • Vi ricordate i “bambini di Chernobyl“, quelli malati di rare forme di cancro e di leucemia, ragazzini biondi tanto amati dalle ONG europee? Beh, pare che siano molti di meno, adesso, probabilmente saranno guariti… miracolo!
  • I minatori delle miniere di carbone della Voylna ucraina, non ricevono lo stipendio da mesi e migliaia di essi si sono lanciate questo fine settimana in due iniziative: i più giovani in piazza a spaccare tutto e i vecchi hanno iniziato uno sciopero della fame ad oltranza . Tutti e due i gruppi a migliaia, nell’indifferenza dei media.
  • Le compagnie elettriche e gli addetti al sistema di distribuzione parlano apertamente di una “piccolissimo” guaio, malgrado il gas sia aumentato di oltre sette volte e l’energia elettrica di cinque, con altri espedienti tariffari per fare pagare la gente di più ( riduzione delle aliquote agevolate e altri trucchetti) le tariffe non sono sufficienti neanche per pagare fisicamente le forniture di gas e carbone.
E ci fermiamo un attimo a sviscerare il problema, le compagnie addette alla distribuzione in ucraina si pappano almeno il 25% delle bollette pagate, e ormai ad insoluti siamo ben oltre il 30% del totale.
Gli amici che frequentano tutt’ora l’Ucraina mi raccontano che è facilissimo allungare un paio di banconote all’addetto alla lettura del contatore, con una mancia costui sarà felicissimo di aprire il contatore e di fartelo tornare indietro di qualche migliaio di chilowatt o di metri cubi di gas, ovvero chi può pagare la mancia paga meno degli altri…
Le altre due questioni aperte importanti, tra le tante, sono due:
Le scorie nucleari:
Il governo ucraino vuole indietro le scorie nucleari provenienti dai loro impianti, scorie che prima venivano ritirate gratuitamente dai russi e riprocessate per farne nuovo combustibile.
Il concetto, non del tutto chiaro è che le “scorie”  sono “una risorsa nazionale” , e che non dovranno uscire dal sacro suolo. 
Allo scopo i Pazzi stanno realizzando un deposito, del costo di centinaia di milioni di euro, per immagazzinare il pericoloso materiale che così potrà rimanere in pace a emettere radiazioni per migliaia di anni.
Il sospetto di certi birichini è che questa sia solo una scusa per poter comprare materiale fissile americano, più costoso e non riutilizzabile.
I depositi sarebbero già pronti, in quel caso.
Altri motivi per questa fesseria, costosa e niente affatto ecologica , non se ne vedono.
Ma è forse inutile cercare motivi per questa follia, probabilmente è solo voler portare via qualcosa agli “occupanti”…
ci si distrae con un po di musica, al confine con la Russia.
Il Blocco della Crimea.
Bella storia, i due valici che portavano merci dirette verso la Russia sono stati prima bloccati da uno scarno manipolo di Tatari, presto sostituito da esponenti delle varie brigate di volontari neonazisti, ritiratasi dal fronte orientale e rimasti senza fonti di reddito.
I camionisti presto resosi conto che per passare devono pagare , e anche caro, hanno smesso di transitare, importando derrate alimentari verso la Crimea.
Il risultato , prevedibile, è stato un aumento del 15 per cento di alcune derrate alimentari, principalmente verdure e la diminuzione del prezzo delle suddette verdure di cinque o sei volte, dal lato ucraino.
L’azienda che produceva ossido di Titanio ha chiuso, e oltre cinquemila pendolari ucraini sono rimasti senza lavoro, insieme a 400 russi.
le ferrovie sono chiuse, i minatori e i pendolari Ucraini non lavoreranno!
Gloria agli eroi!
Le aziende russe a Ilmen, nel Causaso, dove lavorano la Ilmenite (appunto) per ricavare gli ossidi bianchi hanno visto crescere il lavoro e il prezzo delle materie prime, tanto il proprietario della fabbrica crimeana , Firtash, è Ucraino e pagava le tasse in Ucraina…
Solito lavoro alla maniera ucraina, dunque, una volta lo si chiamava “segare il ramo su cui stava seduti”, ma devo ammettere che farlo con lo sguardo perso nel vuoto e la bocca piena di un ghigno di soddisfazione dà più sapore alla faccenda.
E come mai la Terra Dei Pazzi non è ancora implosa in un’orgia di fame, distruzione e cannibalismo?
La risposta è semplice, è “colpa ” dei russi e degli europei, che continuano e tenere milioni di ucraini a lavorare nei loro paesi. I due terzi del denaro provenienti dagli operai in Russia, non dalle badanti ucraine in Germania e in Italia.
Le rimesse degli immigrati ormai si calcola siano ormai almeno il 50% del PIL, denaro in valute “pregiate” rubli compresi, che arrivano in nero e sottobanco e aiutano tanta gente a sopravvivere.
Quanti saranno gli ucraini che non approfittano di tutto questo ben di dio?
Il trenta per cento circa di cui parlavo prima , avete indovinato.
Potrei andare avanti per ore, lo avrete capito, e immergervi in succose anticipazioni, come il prode Lyasko che aspetta serenamente di finire in galera per diventare un “martire” (laggiù ci sono tanti maschioni che aspettano solo di fargli la festa, sai che paradiso, per lui).
A proposito , oggi, il sette ottobre, è il compleanno di Dada Vova, il caro zietto Vlad.
Auguri!