Sulla fine delle ideologie e sulle religioni:il futuro dell’europa, e gli idoli

Il culto degli idoli

[10]Infelici sono coloro le cui speranze sono in cose morte e che chiamarono dei i lavori di mani d’uomo, oro e argento lavorati con arte, e immagini di animali, oppure una pietra inutile, opera di mano antica.
[11]Se insomma un abile legnaiuolo, segato un albero maneggevole, ne raschia con diligenza tutta la scorza e, lavorando con abilità conveniente, ne forma un utensile per gli usi della vita;
[12]raccolti poi gli avanzi del suo lavoro, li consuma per prepararsi il cibo e si sazia.
[13]Quanto avanza ancora, buono proprio a nulla, legno distorto e pieno di nodi, lo prende e lo scolpisce per occupare il tempo libero; senza impegno, per diletto, gli dà una forma, lo fa simile a un’immagine umana
[14]oppure a quella di un vile animale. Lo vernicia con minio, ne colora di rosso la superficie e ricopre con la vernice ogni sua macchia;
[15]quindi, preparatagli una degna dimora, lo pone sul muro, fissandolo con un chiodo.
[16]Provvede perché non cada, ben sapendo che non è in grado di aiutarsi da sé; esso infatti è solo un’immagine e ha bisogno di aiuto.
[17]Eppure quando prega per i suoi beni, per le sue nozze e per i figli, non si vergogna di parlare a quell’oggetto inanimato; per la sua salute invoca un essere debole,
[18]per la sua vita prega un morto: per un aiuto supplica un essere inetto, per il suo viaggio chi non può neppure camminare;
[19]per acquisti, lavoro e successo negli affari, chiede abilità ad uno che è il più inabile di mani.
Sapienza 13,10-19

[4]mostrando che puoi salvare da tutto, sì che uno possa imbarcarsi anche senza esperienza.
[5]Tu non vuoi che le opere della tua sapienza siano inutili; per questo gli uomini affidano le loro vite anche a un minuscolo legno e, attraversando i flutti con una zattera, scampano.
[6]Anche in principio, mentre perivano giganti superbi, la speranza del mondo, rifugiatasi in una barca, lasciò al mondo la semenza di nuove generazioni, grazie alla tua mano che la guidava.
[7]E’ benedetto il legno con cui si compie un’opera giusta,
[8]ma maledetto l’idolo opera di mani e chi lo ha fatto; questi perché lo ha lavorato, quello perché, corruttibile, è detto dio.
[9]Perché sono ugualmente in odio a Dio l’empio e la sua empietà;
[10]l’opera e l’artefice saranno ugualmente puniti.
[11]Perciò ci sarà un castigo anche per gli idoli dei pagani, perché fra le creature di Dio son divenuti un abominio, e scandalo per le anime degli uomini, laccio per i piedi degli stolti.
Origine del culto idolatrico
[12]L’invenzione degli idoli fu l’inizio della prostituzione, la loro scoperta portò la corruzione nella vita.
[13]Essi non esistevano al principio né mai esisteranno.
[14]Entrarono nel mondo per la vanità dell’uomo, per questo è stata decretata per loro una rapida fine.

(Sapienza 14,4-14)

Questi passi, ai cattolici, non vengono evidenziati in modo particolare, perché rappresentano la base del divieto ebraico (e musulmano, of course) di raffigurare la divinità in qualsiasi modo.
Dove voglio arrivare presto vi sarà chiaro.
Oggi parliamo di religione come pretesto, come “filosofia”, anche se nelle prossime puntate ci avvicineremo alla definizione di “DIO” che molti fanno.
La religione nasce come tentativo di dare una risposta alle domande fondamentali dell’uomo e per demistificare la morte e il terrore che questa arreca inevitabile con sé.
Vere e proprie “ideologie”, costrutti mentali a cui molti si legano.
Il concetto stesso di “ideologia” e quello di “parola” sono intrinsecamente legati.

Molti dimenticano che un oggetto, per esempio un pomodoro, non è composto dai pensieri che esprimiamo, dagli scritti che lo descrivono, né dai suoni che emettiamo per raffigurarlo.
Tutti questi non sono altro che simboli, astrazioni che ci portano a definire il “pomodoro”, come oggetto che esiste per sé, aldilà delle parole che utilizziamo per descriverlo.
Per le religioni e le ideologie il concetto è ben diverso, dato che esse non sono dotate di vita propria, ma sono astrazioni, costruzioni mentali.
Vale non solo per il cattolicesimo, o il mondo islamico, vale anche per le teorie economiche, per le ideologie politiche e per il concetto stesso di moneta, trasformata da valore di scambio – ovvero una moneta coniata in leghe più o meno preziose – a infinite transazioni di moneta elettronica che circolano sulla rete di Internet.
Questa riflessione nasce dalle “forti” considerazioni e convinzioni di alcuni commentatori che, avendo studiato la teoria e il pensiero della Scuola Austriaca e chissà quanto altro, si sentono in grado di disquisire su come funzionano, o dovrebbero funzionare i sistemi economici.

Purtroppo, in ambito religioso, la situazione è ben peggiore. In questo ambito, come in tutti gli ambiti filosofici, esistono due tipi di teorie e di credenze. Le credenze “simboliche” e quelle “astratte”.

Come credenza simbolica possiamo definire una bandiera, uno stemma, un oggetto che comunque viene utilizzato per definire l’insieme delle persone che seguono la nazione, la teoria o il gruppo che rappresentano. Se si pensa ai simboli delle squadre di calcio, alle bandire nazionali, fino alle infinite statue di santi oggetto di venerazione in ambito cattolico. E il crocifisso stesso.

Nelle prossime puntate parleremo di Islam, ovvero di come il suo messaggio sia stato grandemente e gravemente sottovalutato dai politici e dai filosofi stessi (se ancora ne esistono).

Per il momento mi limito a descrivere la situazione della povera Europa.

Dopo decenni di lotte il comunismo è caduto e sono state scientemente annullate le ideologie di sinistra. I partiti relativi sono spariti, o sono diventati irrilevanti associazioni di pochi militanti litigiosi. Sostituiti – secondo un copione bene ingegnato e partito decenni prima – da partiti “socialdemocratici” di destra, ovvero partiti che “dicono” di essere dalla parte dei lavoratori e delle classi meno abbienti, ma che in realtà fanno parte dello stesso mondo dei loro avversari, il mondo dei ricchi e potenti.

Il cattolicesimo – religione dominante in Italia – è diventa un teatro di manifestazioni estemporanee di buonismo: i difensori ideologici proclamano “comprensione e integrazione” per farci accogliere docilmente l’idea che questi forti flussi migratori vanno accettati (ho detto piano Kalergi?).
I fedeli, ormai ridotti ad adoratori di idoli, coloro che credono che Dio sia il crocifisso, e credere andare a messa la domenica, ascoltano confusi i segnali provenienti dal Papa Buonista, e si rassegnano all’ingresso degli stranieri analfabeti e sempre più numerosi.
Sonoramente i media berciano di “saranno utili per occupare i posti di lavoro”, quando i giovani ormai sono disoccupati almeno per il 50%…

Una religione ideologica permeata da “credenze simboliche” che ha accompagnato con crocifissi e processioni, interi popoli per molti secoli. Ora questi simboli, lentamente e inesorabilmente, andranno a sparire per permettere una migliore integrazione a quelle popolazioni immigrate che non tollerano le “credenze simboliche”.

Nello stesso tempo avviene una sottile variazione nelle credenze e nei “miti” di freudiana memoria, i Totem, europei.

Per avere una nazione forte ed omogenea, occorre che tutte le persone che abitano questa determinata nazione abbiano una serie di riferimenti in comune.
Banalmente potremmo dire che avere la stessa lingua, guardare gli stessi programmi televisivi e votare per gli stessi partiti è un buon passo in questa direzione.
In Europa si sta facendo di tutto per ridurre le differenze tra le varie popolazioni, anche se solo un deficiente potrebbe pensare che un italiano o un portoghese siano uguali ad un danese o uno svedese.
Spariscono le barriere nazionali, o almeno si cerca di farlo, sostituendoli con una mai esistita “Europa unita”, perfino l’idea stessa della famiglia viene sottilmente a mancare, con i “diritti civili”, ovvero la libertà di unirsi con chi si vuole e di separarsi quando si vuole.
Il sesso? Un abito da mettere e togliere quando si vuole, una convenzione, niente di più.
Senza famiglia, senza identità nazionale e addirittura sessuale,una lingua comune, senza un leader a cui fare riferimento , e anche senza partiti politici, ridotti a vuote tifoserie, il piano , neanche tanto nascosto di ridurre gli europei ad una massa di pecore da macello, va avanti senza intoppi.

Le religioni, anche per i non credenti , sono simboli forti, e vengono addirittura prima delle teorie economiche e del denaro, anche se alcuni, se lo sono dimenticato.
Forse una filosofia straniera è stata del tutto sottovalutata, una religione con caratteristiche molto particolari….può alla lunga cambiare le carte in tavola.

Ricordo a tutti che sono agnostico, e assolutamente non cattolico, qui si sta parlando di credenze e di simboli, ovvero di costruzioni mentali, la base su cui costruiamo la nostra mente, credenze che vengono persino prima delle parole stesse.

BY Nuke

P.S: a parte alcuni tratti di Isaia, Sapienza è forse una delle parti più “visionarie” e piene di immagini potenti della Bibbia, ottima lettura per agnostici e atei.