Siria Dei Pazzi, mappe , “giri lunghi” e “aiuti umanitari”.

Bene, dopo aver deciso di prendermi qualche giorno di vacazna ho prenotato su lastsecondcostopoco.auguri un bel volo in una comoda isoletta della Grecia.
Parto, il volo è difficoltoso e scendo all’aeroporto.

Tutti scuri in volto, niente doganieri e un sacco di cacciatori in mimetica che si preparano a partire.

Non sapevo anche a Mikonos si fosse tanta selvaggina“-  penso :”e che fucili grossi. Leoni, forse, o elefanti?

In lontananza sento ancora i rumori dei fuochi artificiali:
“ma sono le dieci di mattina, che razza di fanatici”

Mi sento pervaso da un  leggerissimo, impercettibile sospetto.
Mi accorgo che nessuno, tra  la gente lì intorno  parla greco…un brivido scorre lungo la schiena, e dire che ‘è un caldo dell’accidenti, in questa isoletta greca.
Mi precipito fuori, e do una occhiata all’uscita dell’aeroporto ( o entrata, dipende dal contesto).

Cazzo!
Ma più viaggi a basso costo , mi dico.

Ok, già che ci siamo approfittiamone per parlare del piccolissimo problema siriano e di Bulgarie e Serbia che bloccano lo spazio aereo ai “voli umanitari” provenienti dalla Russia e diretti in Siria.

Chi ci può dare una mano?

Ovviamente il nostro amico flight radar, che tanti dubbi e soddisfazioni ci ha dato ai tempi del volo MH17.
A proposito, come mai i nostri amichetti di Kiev si rifiutano di divulgare i risultati dell’Indagine?
Ah, saperlo…

Prima di arrivare a bomba parliamo dei cosiddetti aiuti umanitari provenienti dalla Russia e diretti in Siria.
Pare che , zitto zitto il governo di Mosca abbia scaricato interi convogli di “aiuti” in Siria, nella zona compresa tra il porto di Tartus e l’aeroporto di Lakatia, appunto.
Il giochino cominciò nel 20111 , in tempi non sospetti, e intere navi cariche di “trattori cingolati” e di “tubi per l’irrigazione”  sono state svuotate.
Niente di strano, trattori e tubi per l’irrigazione servono da matti, da quelle parti.
Peccato che le ultime due navi, con i trattori dotati di lunghi tubi spandiacqua, abbiano dato il via a incresciosi equivoci da parte dei giornaloni occidentali.
I preparativi russi per la distribuzione degli aiuti umanitari fervono, l’aeroporto di Latakia, soprattutto diventa molto più grande, hangar e magazzini spuntano come funghi.
oltre all’allargamento delle piste appaiono otto nuove piazzole per gli elicotteri, in modo da potere lanciare gli aiuti proprio dove serve, senza sprecare.

Già il 17 agosto gli aerei militari russi seguivano questa curioso percorso, per arrivare in Sira, non il più pratico per arrivare, secondo me.

Come si può impedire alla gente di fare del bene?
Il 7 settembre un IL-62 militare russo, carico di ” aiuti umanitari” cambia strada  per arrivare in Siria.
Pare che i turchi soprattutto non abbiano capito la necessitò di portare gli aiuti proprio dove ce ne è più bisogno.
Anche i rumeni si adeguano , e direi che passare per l’Ucraina non sarebbe una buona idea, non sarebbe certo il primo aereo tirato giù “per errore” dal governo di Kiev.

La faccenda comincia a diventare grottesca, il 10 settembre un altro IL 62 si dirige in Siria, e modifica ancora la rotta, anche la Bulgaria si adegua ai diktat europei.
Strano davvero che i “giornalisti” italiani non si siano accorti delle implicazioni del divieto bulgaro di sorvolo dei voli russi e, soprattutto, delle implicazioni del rifiuto greco di farlo.
Si sono limitati a riportare la notiza, commentando : “boh?”

Qualche buontempone in Russia ha disegnato la nuova rotta che presto dovranno seguire gli aerei, “aiuti umanitari ” o meno, per arrivare in Siria.
Davvero il Mondo Dei Pazzi.
Si tratta dei soliti lavori di ripristino della stalla dopo che i buoi sono scappati.
Appare chiaro a tutti, spero anche ai “giornalisti” italiani, che per la Russia non è possibile condurre una campagna bellica in queste condizioni, diciamolo chiaramente, senza poter attraversare la Turchia o l’Iraq, non si può fare.
Cosa è successo, con tutta evidenza,? i russi hanno spedito armi, pezzi di ricambio e tecnici per supportare l’esercito di Assad, ovvero hanno fatto tutto quello che potevano per aiutarlo.
E probabilmente altre navi sono in viaggio, con gli elicotteri che ancora non si sono visti sul campo, e che sono indispensabili per il “lavoro di fino“.
E gli occidentali cosa fanno?
Mah, pare che siano impiegati più a rintuzzare i tentativi russi che a “combattere” i fanatici, stranamente quando l’esercito di Assad e i curdi guadagnano posizioni improvvisamente turchi e americani cominciano a bombardarli.

Ma deve essere una coincidenza.