Ritorniamo a parlare del buon Koimolosky, il Tycoon ucraino, l’uomo che “volle farsi re”, e sui suoi “compagni di merende”.

Personaggio singolare, questo , Igor Koimolosky, detto da alcuni “bonifacio”.

Bonifacio il leone buono era il personaggio di un cartone animato russo del 1965, e effettivamente, c’è una certa somiglianza fisica, anche come capigliatura, e Igor, non piccolo di statura, può essere paragonato tranquillamente ad un leone, come carattere.

Proviamo a scoprire i piccoli lati nascosti di costui, le tante manie che lo portano ad essere il personaggio simpatico che tutti amiamo.
Prima di tutto ama gli animali, nel suo sancta sanctorum, il suo ufficio riservato a pochi intimi , pare ci sia un gigantesco acquario pieno di squali.
Sulla sua scrivania troneggia un telecomando, mentre Igor discorre piacevolmente di affari con un suo interlocutore, pare che ogni tanto gli venga lo stimolo di spingere il bottone del telecomando.
Un pesciolino vivo finisce dentro al vasca degli squali, e viene subito divorato.
Sembra che serva a far capire il suo punto di vista a chi non è completamente d’accordo con lui.
Ma anche alcuni dei suoi collaboratori, meritano di essere ricordati:
Primo fra tutti l’ottimo Gennadiy Korban, altro imprenditore legato a strettissimo filo con Kolomoisky.
Lui stesso asserisce di essere il n° 1 nel “settore “scalate ed acquisizioni” in Ucraina.
Dovete capire che il concetto di “scalata ostile”, da quelle parti, corrisponde a dei ceffi che entrano negli uffici della società “bersaglio” con falsi certificati di vendita, firmati da magistrati e funzionari compiacenti.
Se non riescono a cacciar fuori i vecchi proprietari arrivano altri ceffi dotati di armi pesanti e coperti da passamontagna, che li “convincono” ad uscire.
Ovviamente non sempre il giochino riesce, soprattutto se qualcuno si è premunito e ha riempito gli uffici di uomini armati per difendersi.
In quel caso si chiama lo “specialista di acquisizioni” e il “confronto” arriva a nuovi livelli.
C’è sempre qualcuno che decide di condurre le trattative a modo suo, e Gennadiy è stato oggetto almeno un paio di volte di tentativi di “scalata”.
La prima volta a colpi di mitragliatrice contro la sua automobile, con lui dentro.
Ovviamente l’automobile era pesantemente blindata e se l’è cavata senza un graffio.
La seconda volta durante una riunione il tavolo destinato alle trattative pare fosse imbottito di esplosivo.
Fortunatamente per lui, la bomba è esplosa troppo presto.
La cittadina di Dnepropetrovsk, in centro ucraina è “feudo personale” dei due , e del loro singolare metodo di condurre gli affari.
Igor possiede tante aziende in Ucraina, e la più importante è ovviamente la Privat Bank, attiva nel paese e anche fuori.
Già a febbraio e marzo l’amante degli squali ha deciso di appoggiare in pieno la rivoluzione di piazza Nezalnehosti (il “maidan”) finanziando soprattutto i movimenti neonazisti, che tanto si sono distinti nei combattimenti di allora.
Non contento di quello ha fondato una propria milizia personale, forte attualmente di circa seimila uomini,  poi inquadrata nell’esercito regolare ucraino.
Il risultato è che “bonifacio” è diventato un punto di riferimento per i “patrioti” e per le milizie di destra, uno dei futuri candidati alle prossime elezioni.
Personalmente non comprerei una auto usata da lui neanche se me la regalasse, ma a molti ucraini dell’ovest costui piace.
Ultimamente è arrivato alla ribalta per due motivi.

  • I russi lo accusano di essere il mandante di molte atrocità, quali il massacro di Odessa, e hanno emesso un mandato di cattura contro di lui, e si stanno preparando a sequestragli tutti i bene su cui riescono a mettere le mani.

  • Pare sia impegnato in trattative con i ribelli del Dombass, che dire che lo odino è riduttivo, e  sul piatto ha messo le dighe su Dnepr e le centrali nucleari lì vicino, che dice di essere pronto a far esplodere se le truppe dei separatisti avanzassero troppo.

Buona fortuna Igor, forse stavolta la “scalata” è troppo impegnativa anche per te.
Il fatto che sia Igor che Gennadiy siano ebrei e con doppio passaporto Ucraino-Israeliano viene fatto notare da molti, come le generose donazioni che costoro fanno ai rabbini locali ed a Israele.
I ritengo che non sia molto importante, quel tipo di persone crede innanzitutto a se stesso, non agli dei immaginari che tormentano i sogni e le aspirazioni di molti.
Solo public relation.

Ma rimane un altro personaggio controverso , il misterioso e riservato Gennady Bogoliubov, magnate dell’acciaio e socio alla pari con Koimolosky nella Privat Bank.
Pare che anche costui sia ebreo, e, insieme agli altri due costituisca la “triade” che governa la zona di Dnepropetrovsk.
Ma sarà un caso.

Dei tre quest’ultimo, sempre in ordine, ben vestito  e capace di discorsi in inglese decente durante consessi internazionali, è quello da tenere maggiormente d’occhio.
Costui è uno dei finanziatori del movimento Chabad, uno dei movimenti “integralisti” ebraici.

Saranno “tempi interessanti”, i prossimi mesi, soprattutto in Ucraina.
Bot tak.