Quel pazzerello di Abu Omar al-Shishani, uno dei leader dell’ISIS . Una storia emblematica.

In passato gli avventurieri , ovvero coloro che lasciavano una vita tranquilla per girare il mondo alla ricerca di non si sa bene cosa, hanno contribuito molto a cambiare la storia del mondo.
In Italia ne è molto famoso uno, un tal Garibaldi, marinaio, pirata, anche commerciante di schiavi, divenne avventuriero e rivoluzionario, e la sua impresa pazzesca di conquista del regno Borbonico, ha contribuito non poco alla storia italiana.
E non dimentichiamo la famosa storia della cambiale falsa.
Sembrava quasi che nel mondo globalizzato personaggi del genere non esistessero più.

Prima e dopo la “cura”, ma il nasone è rimasto lo stesso.

Eccovene uno , un ex militare georgiano, nato con il nome di  Tarkhan Batirashvili nel villaggio di Birkiani in Georgia.
Vita normale, fino al suo ingresso nell’esercito georgiano, dove riceve un addestramento come ricognitore per l’esercito.
Entra nei servizi segreti militari come sergente , e durante la breve guerra con la Russia nel 2008, partecipa come osservatore, preposto a rilevare i movimenti dei convogli corazzati nemici.

Nel 2010 il destino cinico e baro ci mette lo zampino, si ammala di tubercolosi e viene radiato dall’esercito.
Cercherà un nuovo lavoro , e verrà arrestato nel settembre 2010 per contrabbando di armi.
Verrà condannato a tre anni e , dopo solo sedici mesi, verrà rilasciato all’inizio del 2012.
La sua bella barba rossa, lunga almeno venti centimetri , dimostra che già allora pensasse a come diffondere la Gloria di Allah nel mondo, ci vuole circa un paio di annetti per farla crescere in quel modo.
Lui stesso , in un intervista dichiara:
“Ho giurato di  di combattere per la Gloria di Dio, se fossi uscito vivo dalla prigione”

Si recherà subito ad Instambul e avrà contatti con la guerriglia cecena.
 In Marzo 2012 sarà già in Siria e si distinguerà in diverse battaglie , fino a diventare un comandante  militare di spicco, con il nome di battaglia di  Abu Omar al-Shishani.
Sotto questo nome lo sentiamo spesso nominare nelle cronache irachene, come leader militare dell’ISIS in quelle zone.
Come tanti altri personaggi e tanti comandanti della Jihad islamica anche costui ha un pasato sospetto.
Il caso che costui fosse un membro dei servizi segreti dell’esercito georgiano deve essere una mera coincidenza, ovviamente.
Così come è un fatto fortuito che la Georgia sia notoriamente un avversario politico della Russia e che voglia entrare nella NATO.
Però l’ISIS combatte nel nord dell’Iraq, mettendo a rischio gli interessi USA, giusto?
No, questo è assolutamente sbagliato , gli interessi a rischio, ovvero le concessioni dei giacimenti di gas e petrolio appartengono in buona parte a russi e cinesi, non agli USA.

Ma quella, si sa è un’altra storia.