IL problema della limitazione del contante, e i suoi effetti sulla società.

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Prendo spunto dal casino immane generato in India, con la messa fuori corso delle banconote da 500 e 1000 rupie, i tagli più grandi in circolazione. I proprietari di dette banconote devono recarsi in banca dove verranno schedati, e se ne versano troppe dovranno dimostrare dove hanno tratto i soldi, e se sono in regola con le tasse. Scarsità incredibile di banconote da piccolo taglio, caos nelle banche e un vero e proprio fiorente mercato nero delle banconote. Un tentativo abbastanza patetico di mettere un freno alla corruzione, e un clamoroso autogol per il governo indiano, che si vede andare a picco il gradimento, in un paese dove almeno il novanta per cento della popolazione riceve lo stipendio in contanti.

In Europa assistiamo ad un qualcosa di simile, con la progressiva messa al bando delle banconote da 500.

Dopo tante resistenze nel 2018 le banconote viola non verranno più stampate, e continueranno a circolare. Una messa al bando molto lenta, e motivata (secondo francesi ed inglesi, promotori dell’iniziativa) per rendere difficile il “riciclaggio” del contante.

E qui arriviamo alle pretestuose scuse utilizzate per fare la guerra alle banconote da grosso taglio.

Chi si occupa di attività criminali, tipicamente lo spaccio di stupefacenti ottiene il pagamento in contanti dai clienti, contanti che devono essere cambiati in tagli più grossi per farli diventare maneggevoli. Una banconota da 500 euro pesa 1,1 grammi, cento di queste, cinquantamila euro sono quindi centodieci grammi. Per ottenere lo stesso valore in oro serve un chilo e tre di metallo giallo. Significa che invece di portare i soldi in giro con la valigetta occorre la carriola…

Questo perlomeno nella testa degli gnomi di Bruxelles, o come scusa per fare la guerra ai contanti. Ma ragioniamo un attimo. I malavitosi sanno da tempo che grandi quantità di contante sono un rischio. La loro peculiare attività è del tutto rivolta all’arricchimento personale, costoro rischiano la galera e la vita per i soldi, e avere un milione di euro in tasca non è una grande idea, se ci pensate.

Ogni loro “collega” si affretterebbe a derubarli, e non esiterebbe un attimo ad ucciderli, se la cifra è importante. Alla fine il “lavoro” si svolge nel seguente modo, ogni anello della catena prende i soldi in contanti, se ne trattiene una percentuale e li versa al livello superiore. Quando le cifre diventano importanti i soldi vengono riciclati direttamente in banca, tramite società “lavanderie” create ad hoc. Da tempo, nei mercati criminali “maturi” i pagamenti avvengono con bonifici estero su estero, di solito neanche in Euro, per dire…

La teoria dei pagamenti “criminali” sarebbe in gran parte una cazzata. I vantaggi per gli gnomi di Bruxelles sarebbero 2.

Togliendo dal mercato le banconote da 500 euro si eliminerebbe d’un colpo il 30% del valore nominale del circolante, causando una scarsità di denaro. Non solo, dato che comunque molte persone preferiscono tenere in casa dei contanti (le banconote di grosso taglio sono comode e facilmente occultabili) prima o poi agli gnomi verrebbe in mente di metterle davvero fuori corso, costringendo i proprietari a dichiarare da dove hanno tratto i soldi, durante il versamento in banca.

Tutte procedure che non danno certo fastidio ai malavitosi e ai veri ricchi, che da tempo si sono adeguati con opportune contromisure. Chi sentirebbe il peso di queste vessazioni “contantiste” sarebbero i soliti, coloro che in un modo o nell’altro sono riusciti a risparmiare qualche cosa e che preferiscono non tenere i contanti in banca. Gente che non dispone delle protezioni dei potenti, disgraziati che davanti alla vessazione di uno stato ladrone che gli trattiene una parte dei contanti , non potrà fare altro che abbozzare e pagare mugugnando.

Vediamo le poche alternative:

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Oro e metalli preziosi. Lasciando da parte vanadio, platino, argento e compagnia concentriamoci sul metallo giallo, da tempo fermo intorno ai trentamila e rotti al chilo. Rischio cambio, è vero, ma se un giorno avvenisse il tracollo globale sarebbe una delle poche “valute” che sopravviverebbe. Se non ve lo fregano, ovvio.

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Altre valute. Ho il vago sospetto che investire in dollari non sia una idea così geniale, a lungo termine. Tolti i dollari, cosa rimane? Forse i franchi svizzeri.

Bitcoin. Le criptovalute sono il futuro, per molti, ed un modo simpatico anche per riciclare, secondo alcuni. Quando saranno del tutto affidabili ho il sospetto che molti “birichini” abbandoneranno i vecchi sistemi di “lavaggio industriale”.

Tagli piccoli. Spiazziamo il sistema e cominciamo ad accumulare banconote da 50 e da 20 euro…è così una cazzata che magari funziona.

Francobolli ed opere d’arte. Il vecchio sistema di nascondere soldi del “commenda milanese“. Chiedete a chi ha investito in quadri dell’ottocento o in vecchie lire, quanto valgono adesso. Il trucco è investire solo in oggetti rarissimi e molto costosi, che alla fine qualche acquirente possono sempre trovarlo.

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Diamanti. Tutti lo sconsigliano come investimento, ma qualche pietra di altissimo valore potrebbe avere un senso. Murata o nascosta molto bene non potrebbe venire trovata neanche con i “segugi da denaro” o gli scanner per i metalli preziosi, che trovano oro anche sepolto metri sotto terra o murato. Difficile piazzarli e anche guadagnarci, quando li si vende.

Un futuro meraviglioso ci attende, presto vedremo i segugi a due e a quattro zampe delle Entrate che cercano soldi e oro nascosti nei muri, aiutati da cani con fiuto sopraffino e scanner portatili.

In ogni caso sono tutte alternative valide al denaro “vero”, in caso di crollo sistemico, evento non del tutto impossibile a verificarsi, secondo molti. Questi consigli, ovviamente sono indirizzati a chi ha qualcosina da nascondere ai prelievi forzosi del futuro, i “grossi”, ripeto ,sanno già da tempo cosa fare.

 

Oppure potete sempre emigrare e fregarvene, giusto?

P.S. per gli statali e gli altri assimilati un solo consiglio, tenete tutti soldi in banca, mi raccomando e comprate dei Bot…

By Nuke The Whales di Liberticida