Pianeta dei Pazzi: Nuvoloni in arrivo. Comprate ombrelli!

Tante informazioni che ritengo interessanti, ve le elenco sotto

Le centrali nucleari tedesche sono state chiuse definitivamente sabato scorso

Si parla delle tre centrali rimaste, a dire il vero costruite meglio di quelle tedesche od inglesi, ma che verranno chiuse ugualmente, per compiacere il partito verde attualmente al governo. (1) Non sarebbero comunque durate in eterno, ma per qualche anno almeno sarebbero state utili. Cavalli golosi, credetemi, negli anni dal 2023 al 2025 eccome se sarebbero servite! In Germania volevano il verde ma avranno solo il nero…del buio.

I serbatoi di gas europei sono abbastanza pieni

<<Giovedì 5 gennaio 2023 è stato stipulato un partenariato strategico tra Germania e Norvegia per la costruzione di un gasdotto ad idrogeno che verrà realizzato entro il 2030. L’incontro tenuto dal vicecancelliere e ministro dell’Economia della Germania Robert Habeck e il primo ministro della Norvegia Jonas Haar Stere ad Oslo ha determinato diversi step per questa collaborazione a cui parteciperanno la società norvegese Equinor e la controparte tedesca RWE.
Entro il 2030, il progetto si svilupperà nel seguente modo:
-Studi preliminari per la fattibilità del collegamento realizzati da Gassco;
-Previa approvazione del progetto, avvio dei lavori nella primavera del 2023;
-Mediante questo gasdotto, durante una prima fase la Germina riceverà del gas naturale in particolare idrogeno blu;
-Successivamente, ci sarà il trasporto di idrogeno realizzato con energia rinnovabile (idrogeno verde).
Il governo tedesco è disposto ad investire anche più di 10 miliardi di euro per il piano sull’energia green che ha realizzato. Con questo accordo, la Norvegia sarà tra i partner più importanti per la Germania e di conseguenza per l’Europa in generale.
Obiettivi della collaborazione tedesca-norvegese
Il primario interesse della Germania è quello di stoccare più energia possibile in modo alternativo rispetto al passato dove la Russia risultava essere tra i principali fornitori di materie prime nel campo dell’energia.
Sia la Germania che la Norvegia sono al lavoro per ridurre le emissioni di CO2. Nello specifico, la prima ha come obiettivo la riduzione del 65% entro il 2030 volendo ottenere la neutralità climatica prima del 2045.
Allo stesso modo, la parte norvegese della penisola scandinava, avendo obiettivi simili, sta investendo nell’eolico offshore, nell’elettrificazione delle piattaforme petrolifere e del gas nonché nello stoccaggio dell’anidride carbonica. Il 2038 sarà la deadline di un altro obiettivo ossia lo stop con il carbone anche per le aree ad Est del territorio tedesco.>>(2)

Come dicevamo prima, ebbene i serbatoi europei sono pieni, ma credetemi che non è una bella notizia. Questo è successo per due fattori, per l’inverno particolarmente caldo e per via dalla riduzione del consumo del gas europeo. Niente risparmi, semplicemente la produzione industriale complessiva è calata e si è acquistato gas ovunque. Una buona notizia per i motivi sbagliati, come minimo.

Siccità in arrivo.

La siccità colpirà molti paesi europei, tra cui l’Italia. Questo comporterà una riduzione della produzione agricola complessiva.
Aumento dei prezzi del cibo in arrivo. Non solo, se l’estate si rivelasse particolarmente calda il livello dei fiumi, già basso si abbasserebbe sotto i livelli di guardia. Questo significa problemi soprattutto per la Francia, le cui centrali nucleari, molte delle quali già funzionanti a basso regime (non per i livelli bassi dei fiumi ma per la vecchiaia degli impianti) dovranno chiudere. Un aumento del consumo di energia elettrica dovuto all’uso dei condizionatori, una riduzione della produzione di energia nucleare… Cosa potrebbe andare storto?

Ovviamente si porrà rimedio non con eolico e i pannelli solari (caldo secco significa NIENTE vento, cavalli golosi) ma con un aumento del consumo di gas naturale per alimentare le centrali.
In piena estate. Quindi aumento dei prezzi, as usual. Rimane da sperare che non arrivi un inverno freddo e niente neve (ok, sarebbe meglio sperare in tanta neve, ma…)

Problemi con la rivoluzione shale negli USA.

A seguito dell’esaurimento progressivo dei pozzi e della mancanza di finanziamenti la produzione americana di greggio e gas è destinata ad un declino più o meno lento. Se vogliamo possiamo dire che gli americani hanno sperperato le loro riserve strategiche produttive per una guerra dei prezzi che non hanno vinto, contro chi, come russi e sauditi ha riserve di greggio incredibilmente meno costose da estrarre.
Il calo dei prezzi attuale ha ridimensionato i guadagni dei sauditi e dei russi, ovvero dei membri importanti dell’OPEC, l’associazione dei produttori.(3) e (4)
Gli americani hanno cercato di tenere bassi i prezzi svendendo le riserve strategiche. Il piano era probabilmente quello di ricomprare il greggio a prezzo ridotto. Ma è stato annunciato un taglio della produzione importante, da parte dei russi e dei sauditi stessi. Per cui i prezzi , anche nelle previsioni più ottimistiche sono destinati a salire. Buone notizie per i produttori, compresi quelli americani, ma brutte per tutti gli altri. Aumento dei prezzi.

L’aumento dei tassi di interesse negli USA ha dato il via ad una stretta del credito.

Tutto come da manuale, insomma, se vuoi evitare l’inflazione occorre ridurre l’offerta di denaro. Se i prezzi aumentassero comunque per via di una riduzione dell’offerta di cibo, energia e materie prime? Cosa potrebbe succedere?(5)

L’alleanza petrolifera russo-saudita potrebbe causare problemi all’economia statunitense.
Il gruppo OPEC+, che comprende Russia e Arabia Saudita, ha deciso di tagliare la produzione di petrolio.
Ciò avviene meno di tre mesi dopo che Biden è volato a Riyad chiedendo, invece, di aumentare la produzione.
L’Arabia Saudita ha commentato la decisione dell’organizzazione, osservando che è stata dettata dalle priorità nazionali e non da un’agenda diplomatica.
Washington ha definito la mossa “miope”.
Secondo gli esperti, “gli Stati Uniti sono minacciati dall’aumento dell’inflazione a causa dell’aumento dei prezzi del petrolio.
I consumatori che spendono di più per l’energia avranno meno denaro disponibile per altri beni”

TRATTO DA https://t.me/giuseppemasala/27996

I venti di guerra in Cina si avvicinano sempre di più

Forse è possibile una soluzione della crisi di Taiwan, ma anche NO. Gli americani hanno parlato di intervento diretto nel conflitto, ma rischiano di non avere la forza di sostenerlo, e comunque la armi nucleari cinesi lo impediscono.
Si parla di un possibile blocco degli idrocarburi diretti in Cina.(6) Questo da una parte favorirebbe gli occidentali, probabilmente immaginano di trasportare il greggio diretto verso la Cina in occidente.
Ma un possibile blocco della produzione di greggio nel Golfo Persico, con gli iraniani che interferiscono per “simpatia” causerebbe una crisi economici inimmaginabile. Cosa potrebbe fermarli? Un intervento militare americano, con gli USA già impegnati in Ucraina e in Cina?
Non so se questo sarebbe possibile, il tutto assomiglia già troppo ad una vera terza guerra mondiale. Speriamo di no.

La Pazza Perfida Albione, neppure lei poteva mancare nei paesi più pazzi.

?? Aeroplani Elettrici??
Ho letto bene??

Questa grafica viene dal progetto FIRES del governo britannico.
Punti chiave:
-Tutti gli aeroporti tranne Heathrow, Belfast e Glasgow chiuderanno entro il 2030. NESSUNA VOLO entro il 2050. Nessuna nuova auto a benzina/diesel entro il 2030; entro il 2050 uso stradale limitato al 60% del livello attuale.
-Cibo, riscaldamento ed energia limitati al 60% del livello odierno entro il 2050. Ciò significa o una popolazione più fredda e affamata o un massiccio spopolamento. Ecco il documento approvato dal governo: https://www.repository.cam.ac.uk/bitstream/handle/1810/299414/REP_Absolute_Zero_V3_20200505.pdf
-The 15-minute city che vengono diffuse ovunque sono fondamentali per tutto questo. (i lockdown covid sono sempre stati i precursori dei lockdown climatici) (7)
-Leggete il rapporto di Michael J Kelly dove spiega perché l’agenda net zero si sbloccherà per mancanza di manodopera, materiali, denaro e consenso popolare. https://www.thegwpf.org/content/uploads/2022/03/Kelly-Net-Zero-Progress-Report.pdf
-Questa agenda verrà utilizzata per implementare un sistema di controllo completo e sorveglianza totale.

Come vi avevo detto non aspettatevi neanche quest’anno avvenimenti eclatanti, a parte guerra, inflazione e crisi economica stagnante (come faccia una crisi a stagnare non lo so, io me la immagino come un incendio che arriva piano piano o una inondazione che sale pochi millimetri al giorno).
Semplicemente ogni giorno sarà più difficile per i poveri mortali. Ma anche i ricchi, poverini rischieranno di perdere parte degli investimenti. Che disastro!

By Nuke il Birikino di Liberticida e Alessia C. F. ALKA di OraZero

FONTI:
(1)https://www.disclose.tv/id/1647368959706947585/
(2)https://www.prontobolletta.it/news/gasdotto_idrogeno_germania_norvegia/
(3)<<L’OPEC+ ha annunciato a sorpresa un taglio alla produzione di petrolio di oltre 1 milione di barili al giorno, smentendo le precedenti rassicurazioni di mantenere costante l’offerta per stabilizzare il mercato. L’Arabia Saudita guida il cartello con una riduzione di 500.000 unità…..>> Tratto da https://medium.com/@giubberosseredazione/opec-taglia-a-sorpresa-produzione-di-petrolio-di-1-milioni-di-barili-al-giorno-bbe2b8317a23
(4)“La Russia da maggio ridurrà volontariamente la produzione di petrolio di 500mila barili al giorno, ciò contribuirà a ripristinare le relazioni di mercato”. L’Arabia Saudita ha dichiarato che ridurrà volontariamente la produzione di petrolio di 500.000 barili al giorno da maggio alla fine del 2023, in quella che definisce “una misura preventiva per mantenere la stabilità del mercato”. “Il Kazakistan ridurrà volontariamente la produzione di 78.000 barili al giorno da maggio fino alla fine dell’anno, insieme ad altri paesi membri dell’OPEC+”. Ministero dell’Energia kazako🇰🇿 🇦🇪 Gli Emirati Arabi Uniti implementeranno un taglio volontario di 144mila barili al giorno di greggio da maggio fino alla fine del 2023. Il Sultanato dell’Oman taglierà volontariamente 40mila barili al giorno di greggio da maggio 2023 fino alla fine del 2023. Il Kuwait taglierà 128mila barili da maggio fino alla fine del 2023. Tratto da https://t.me/giuseppemasala/27717
(5)<<Quando l’energia economica e abbondante se ne va, la persona media sarà scossa oltre la sua capacità di far fronte “Quale modo migliore per colpire le persone se non attraverso la penuria di cibo e l’aumento dei prezzi dell’energia, i continui blackout – tutto questo sta accadendo e non ho dubbi che questo sta portando a un evento globale che scuoterà le persone oltre la loro capacità di far fronte ”>> Da https://www.naturalnews.com/2023-03-20-episode-3-breaking-point-energy-collapse-brighteon.html#
(6)https://thediplomat.com/2023/04/could-the-us-block-russian-oil-exports-to-china-yes-but-its-a-bad-idea/ e https://www.reuters.com/business/energy/russia-may-use-field-hit-by-us-sanctions-gas-exports-china-2022-02-08/
(7)https://en.wikipedia.org/wiki/C40_Cities_Climate_Leadership_Group