Pianeta dei Pazzi: cenni del futuro che ci aspetta.

Vi confesso che, oltre ai miei tanti difetti non possiedo una sfera di cristallo. A differenza di un certo analista svizzero, che ha la verità in tasca non so dirvi cosa succederà in futuro. Ma posso predirvi cosa NON succederà’.

Senz’altro per l’Europa un futuro alla Mad Max è da escludersi, soprattutto per via del fatto che non ci sarà abbastanza benzina per scorrazzare in auto a far danni.

Un futuro tranquillo e agiato è comunque da non considerare, dato che la recessione o la svalutazione sono in arrivo, probabilmente entrambi.

Una altra cosa che probabilmente non vedremo saranno le auto elettriche che soppianteranno le auto a gasolio e benzina. In Europa circoleranno auto elettriche, ovviamente, ma saranno poche e preziose.

https://geab.eu/it/uno-sguardo-sul-futuro-stiamo-vivendo-lultimo-decennio-dellera-del-petrolio/

Torniamo a parlare della Germania, il paese che è in prima fila nella “transizione energetica”, ovvero nella rinuncia dell’uso dei combustibili fossili, per quanto possibile.

Un piano del tutto irrealizzabile, perlomeno con le attuali tecnologie (i pannelli solari e le pale eoliche cinesi sono realizzate con energia prodotta dal carbone, non dalle scorregge di unicorno), Un piano che ha come obbiettivo quello di ridurre la produzione di energia in Germania del 50 per cento, perlomeno nei piani diffusi dal governo della Merkel negli anni scorsi. Per cui possiamo aspettarci la chiusura , probabilmente definitiva, delle fabbriche tedesche più energivore.
L’energia rimasta andrà per le fantomatiche produzioni a “basso consumo” e per gli utilizzi privati. Chi potrà permetterselo caricherà l’auto elettrica e gli altri o la noleggeranno quando serve o useranno i mezzi pubblici. Un cambiamento di paradigma economico e sociale che raramente si è visto in passato, perlomeno senza una guerra distruttiva.

Questo cosa cambierà per voi? Alcune cose. Molte attività che prima erano normali, come andare a farsi un viaggio per visitare parenti o amici lontani saranno scoraggiate. Altre incoraggiate, per esempio potrete usare il vostro palmare per giocare on line, ma sarà probabilmente vietato fare una grigliata in giardino https://www.meteogiornale.it/2023/03/magazine/ambiente/grigliata-nel-balcone-multa-da-200-euro/

Non parlo degli insetti, ma probabilmente mangerete peggio che in passato (o meglio, dipende dal punto di vista) le abitazioni saranno più piccole e meno riscaldate , e debolmente illuminate da lampade a led.

Un efficentamento della vita umana, una razionalizzazione dell’impegno e del valore di una singola persona. Sentirete presto parlare delle “abitazioni troppo grandi occupate dai vecchi” o del “costo enorme della cura di un vecchio malato cronico”. Così come l’efficientamento energetico probabilmente sarà necessario un efficientamento sociale, una “pulizia” degli elementi “non produttivi”.

<<Lo zar della salute mondiale non eletto Bill Gates ha usato la sua apparizione al vertice del G20 a Bali, in Indonesia, per sollevare una discussione sui “pannelli della morte”. Secondo Gates, i pannelli di morte saranno necessari nel prossimo futuro per porre fine alla vita delle persone malate e malate a causa di “costi medici molto, molto elevati”. Gates ha continuato spiegando che “la mancanza di volontà di dire, sai, sta spendendo un milione di dollari per quegli ultimi tre mesi di vita per quel paziente, sarebbe meglio non licenziare quei dieci insegnanti e fare quel compromesso nei costi medici.>> https://t.me/consenso_disinformato/26539 e https://newspunch.com/bill-gates-tells-g20-world-leaders-that-death-panels-will-soon-be-required/

Una riduzione dei consumi portata alla sua logica conseguenza, senza drammi, ma con la litania del “facciamo il bene del pianeta”.

Come possa la lenta autodistruzione del popolo europeo portare alla salvezza del pianeta non è dato saperlo.

Per quanto riguarda la crisi economica in arrivo (quasi certamente) non mi è dato come si svilupperà. Probabilmente il casino seguente al collasso dell’impero sovietico non si ripeterà.
Là era diverso, la vita di ogni persona scorreva entro binari rigidamente definiti. Il governo diceva a tutti cosa fare, sia nel lavoro che nel tempo libero. CI furono milioni di morti dopo il collasso, ma più che altri dovuti alla disperazione, pecore perse in mezzo alla brughiera in attesa dei lupi. Nell’occidente, perlomeno in alcune parti dell’Europa ci si sta avviando decisamente verso un futuro collettivista. Voi saprete tutti cosa fare nel lavoro e nel tempo libero, e lo farete per “il bene del pianeta”, ovvero in funzione dell’abbandono dei vincoli energetici esterni.

Tutto questo non richiede una sfera di cristallo, le fabbriche chimiche, automobilistiche e molte industrie tedesche, per tutta una serie di motivi diventeranno sempre meno competitive, QUALSIASI cosa decida di fare il governo di Berlino in merito. L’energia ed i trasporti saranno più costosi, il volano produttivo del pianeta si sta spostando in altri lidi e l’energia nucleare non è una soluzione. non lo è perchè manca l’Uranio e la tecnologia per costruire le centrali, arte ormai andata perduta persino negli States. Il carbone è ormai esaurito. Passare dalla dipendenza del gas a quella dell’uranio non è forse la soluzione migliore. Eppure…

Perché parlo della Germania, direte?
Perché è la nazione che più di ogni altra si lancia verso una “economia green” ovvero un altro modo per definire una economia rigidamente centralizzata. L’Italia è un paese troppo incasinato, per molti aspetti per avviarsi linearmente verso una soluzione del genere . Si naviga a vista, diciamo, tra acque infestate di squali e piene di scogli. La Germania invece ha qualcosa che manca all”Italia, ovvero una economia ancora florida e capitali da investire. Visto che è impensabile fare concorrenza agli States in ambito tecnologico e alla Cina in ambito sia tecnologico che produttivo, non rimane che inventarsi una economia centralizzata.
Il governo deciderà dove investire, permettendo gli investimenti solo nell’economia “green” ovvero quella dei produttori prima tedeschi poi europei.
Io vedo questo accadere nel mio settore, ovvero quello dei grossi macchinari agricoli ed industriali. La rivoluzione accaduta nel campo dei motori diesel e delle trasmissioni inizialmente ha dato vigore alle industrie americane e europee, ma poi il consumo e la fabbricazione di questi macchinari si è spostata da altre parti, con i colossi americani che competono con i colossi ancora più grandi cinesi e asiatici.
I produttori europei o producono macchinari di nicchia oppure lentamente soccombono, schiacciati dal costo energetico e dall’economia di scala maggiore degli altri mercati. Il nome, il colore del macchinario aiutano, certo, ma prima o poi arrivano anche i cinesi… Per cui ci si inventa un mercato chiuso, ogni produttore europeo dovrà fabbricare macchinari “green” ovvero inefficienti, follemente costosi ma “rispettosi “dell’ambiente. Un impero di carte e certificazioni , omologazioni varie che hanno il solo scopo di impedire l’ingresso di produttori concorrenti.

Funzionerà?
Non lo so, so che sicuramente gireranno un sacco di soldi, e chi potrà dovrà acquistare auto, sistemi di riscaldamento e altro “omologato” e certificato ” secondo regolamenti astrusi, complicati e difficili persino da leggere. Il tutto nel nome del nuovo dio, “l’ambiente”. Non è una mia previsione, è quello che vedo ogni giorno.
Come fai ad impedire la concorrenza dei prodotti cinesi, figli di una economia di scala enormemente più grande e alimentata da energia molto meno costosa?
Semplice , vieti alle persone di consumare quei prodotti inquinanti e non rispettosi del pianeta.

L’italia probabilmente, il solito paese incasinato e bellissimo se la caverà diversamente.
Prima di tutto verrà saccheggiato, ci sono ancor tanti risparmi privati da prelevare. Rimarranno molte aziende, i colossi tedeschi sono geneticamente impreparati nella fabbricazione degli accessori, dei componenti delle macchine, conosco colossi italiani che si dannano per fabbricare che so, lotti di cinquanta o cento pezzi di teleruttori e componenti, per i vari produttori di macchinari. Una elasticità in piccole produzioni eseguita in grande scala (ovvero fabbricano migliaia di prodotti diversi), che le altre nazioni manco si sognano.
La mia esperienza è questa, mi servivano alcuni strambi relè, costruiti per gestire la logica delle sicurezze (prima devi sedere nel posto di guida, poi devi metterti la cintura, se è già allacciata poi la devi slacciare e riallacciare, poi devi disconnettere la trasmissione, inserire il freno a mano, poi le candelette, e finalmente avviare il motore).

Ovviamente tutta la sequenza è monitorata in remoto, per sui se qualcuno prova a bypassare le sicurezze un allarme si accende nel computer del costruttore. La garanzia decade e in caso di incidenti sono cazzi tuoi. Io stesso ho telefonato ad attoniti proprietari dicendogli che occorre rispettare la sequenza dell’avviamento e che il livello del liquido di raffreddamento è basso…
Ok, lo ammetto, sono quello a cui telefonano dicendo che si è acceso un errore, anzi, una lunga serie di numeri, tipo error 222 phase 2 stage 0 /4. poi scartabello nella lista, (di solito decine di pagine di codici ) e dico , il novanta per cento delle volte “ok, è un errore CAN, probabilmente uno sbalzo di tensione, adesso lo spengo e poi vediamo”… ( si , l’errore lo vedevo prima nel mio computer, ma perchè negare al cliente il piacere della sorpresa?)

Ho provato a chiedere al produttore questi relè, ma mi dicono che possono produrne solo cinquanta alla volta e possono darmeli solo tra due mesi…

I due produttori che li usano li hanno contati e non ne disponevano come ricambi, tra due mesi mi dicevano. Nessun grossista ne aveva. Per cui ne ho trovati sei in un magazzino spagnolo e li ho comprati . e gli altri si fottano. Se qualcuno ha urgente bisogno di un 3-9 secondi mi chiami in privato. E prepari i soldi.

Preparatevi ragazzi, in arrivo tempi interessanti. E fate la grigliata, finché potrete.

A proposito credete che l’esplosione delle vendite dei macchinari dovuta agli incentivi 4.0 sia un caso?
No, quello che adesso è una libera scelta presto diventerà un obbligo, tutti i macchinari dovranno essere collegati in rete e ad un unico portale statale.
In nord Europa stanno già preparandosi alla gestione del nuovo standard di trasmissione dei dati. Ogni macchinario da cantiere, ogni trattore agricolo, ogni camion sarà probabilmente collegato ad un portale, che ne monitorerà l’uso. Probabilmente anche le auto private sono destinate alla stessa fine, così come gli impianti delle case. Io mi ricordo le obiezioni di chi combatteva contro i primi contatempo, dicevano: “perchè vogliono sapere quanto tempo impieghi a produrre un dato oggetto? Per farti lavorare più in fretta!”

In Russia per esempio tutti i camion sono da anni collegati in rete, ogni fermata ogni spostamento, persino il superamento dei limiti di velocità è monitorato. Tutte le auto della polizia sono dotate di telecamera, che registra il numero di targa e avvisa se il camion non è in regola o ha il satellitare spento. Tutto questo per scopi nobili, dicevano, per impedire a piloti impasticcati di farsi decine di migliaia di chilometri senza fermarsi, per “ridurre gli incidenti”. intanto controllano tutto il traffico merci. Poi si vedrà. Ovviamente anche tutti i camion provenienti dall’estero devono essere dotati di una GPS/Glonass fornito gentilmente dal governo russo.

https://trans.info/en/transit-of-goods-through-russia-only-with-a-navigation-seal-see-how-to-get-it-157199

La strada per l’inferno è lastricata di buone intenzioni. https://www.idealista.it/news/finanza/casa/2023/02/02/172477-caldaie-a-gas-vietate-dal-2029-quali-sono-le-alternative

Auguri!

By Nuke il Birikino ( e Note di Alka) di Liberticida e OraZero