Nuovi test militari di reclutamento e nuovo metodo di ricerca di cervelli: come sta cambiando la raffinata arte della guerra

La vecchia guerra

Allora per tutto l’ottocento si è fatta la guerra col culo degli altri, cioè con grandi eserciti di coscritti-marionette comandati da ufficialame di estrazione nobile che li riteneva poco più che merda. Il disprezzo del “fantaccino” era cosa comune – inesistente invece nelle legioni romane – riflesso dell’assetto sociale delle nelle varie epoche. Poi arrivò la rivoluzione industriale e questa partorì le navi da guerra a vapore: la dimostrazione che non si combatteva più solo con i contadini, servivano “specialisti”, ovvero professionisti a tutti i livelli, inclusi i mozzi (ricordatevi di questo passaggio, vi servirà per ricollegare il tutto a fine corsa). Dunque la marina è il primo campo bellico in cui appare la necessità di gente istruita: il tiro balistico, le rotte, i calcoli aritmetici servono a brandeggiare i cannoni. Infatti non si tira più a vista da un fianco della nave perché la gittata dei cannoni navali è di chilometri e ora il nemico si vede appena all’orizzonte. Quindi le navi a vapore si spostano veloci, si deve anticipare il tiro, fare calcoli, la nave a vapore impone un nuovo assetto sociale (tenetelo bene a mente). Il titolo nobiliare apriva le porte alla carriera, ma poi non andavi avanti se non sapevi prendere decisioni nell’arco di secondi (capito bene?). L’ottocento come lo conosciamo muore con la “corsa agli armamenti”, la società della “Belle Epoque” ne ha tratto vantaggi, ma i governanti dovevano ancora capire che non era più tempo di giocare coi soldatini. Ci penserà la prima guerra mondiale a chiarire le idee e a seppellire il vecchio mondo, dove enormi quantità di uomini verranno buttati al massacro solo per capire che senza mezzi, senza tecnologia e senza un sistema industriale alle spalle per produrre, la guerra non si può più fare e nemmeno vincere. Non bastavano più milioni di coscritti quando la mitraglia ne falciava a mucchi, una guerra di trincea con la fanteria composta come prima da coscritti semianalfabeti, poi ufficialame preso dalla piccola borghesia e comandanti incapaci ereditati dalla nobiltà. Fu una carneficina senza precedenti, che si portò via il vecchio assetto sociale. Non serviva più la carne da cannone, servivano soldati preparati ad usare le nuove armi, a guidare autocarri, serventi ai pezzi capaci di usare le tabelle di tiro. Quindi appare un nuovo concetto: serve personale in buona salute e tecnicamente istruito (nasce ora il nuovo regime): infatti le classi dominanti capirono che il sottoproletariato non aveva queste risorse e se chiamato alla guerra poteva solo morire sui fili spinati. Così il fascismo si incaricò di trasformare un popolo di contadini in “soldati potenziali”: buona salute e un minimo di istruzione per imparare la guerra moderna. La società ne uscì stravolta perché non si può mantenere il popolo nell’ignoranza… Ma con la conoscenza aumenta anche la coscienza sociale, la lotta di classe esisteva già, ma da quel momento in molti capiranno cosa significa.

La guerra e le armi cambiano anche la società

Arriviamo alla fine del secolo breve dove la guerra tecnologica è “totale”, infatti si produce più di quanto viene distrutto, vince l’apparato produttivo social-industriale più performante, primeggia chi ha più risorse, più capacità, più spazio e più innovazione. Nasce la società degli scienziati, dei fisici nucleari: la “bomba” ha cambiato tutto e vince chi ce l’ha, basta farla vedere! Approdiamo ai giorno nostri: non bastano più soltanto soldati istruiti, servono cervelli di alto profilo e performanti, i calcoli per la bomba necessitano di computer e questi richiedono chi li usa e chi li progetta, quindi la rivoluzione esce dai silos dei missili balistici e conquista il mondo. Nasce la rivoluzione informatica e questa ci porta a conoscenze dove prima mai saremmo arrivati. La piramide sociale è come una savana: ci devono essere più erbivori che carnivori, più prede rispetto ai predatori e la “nuova società” ha deciso di dividere nuovamente la popolazione fra schiavi e padroni. E serviva una nuova arma e alla svelta: prendere il controllo delle menti, al posto delle coscienze. Quest’ultima funziona ma richiede tempo e strutture con costi insostenibili in una società di massa, allora si è pensato a qualcosa di nuovo.

La guerra del futuro, internet, info-prodotti e test di massa

Così il nostro gruppo – tra una ricerca e l’altra – ha voluto capire cosa si nascondeva dietro al “progetto” Blue Whale (ma in realtà non è nulla di nuovo, in passato sono già girati progetti simili: The blue whale challenge, Suicide Apartment, Fire Fairy), dove potrebbe esserci un dettaglio che è sfuggito a molti, un ambito dove i conti potrebbero non tornare. In questi giorni in molti hanno parlato e scritto di Blue Whale, un link che narra tutta la vicenda – e la spiega dettagliatamente – è questo: http://thesubmarine.it/2017/05/15/blue-whale-cosa-ce-di-vero-nella-storia-del-gioco-del-suicidio/ , appare chiaro che il fenomeno si è annidato in siti poco controllati e che non avevano una diffusione globale, infatti dopo l’accaduto VKontakte (il Facebook russo) ha provveduto a fare controlli maggiori (rimane realmente difficile controllare il fenomeno sulla darknet). Un percorso che porta al suicidio il minorenne nell’arco di un breve periodo, le persone che aderiscono al “gioco” sono seguite da un Tutor. Riprendiamo in particolare un passaggio: addestrare e istruire “speciali” richiede tempo, impegno e denaro e nella tanto famigerata struttura di BW i Tutor dovrebbero essere in larga scala psichiatri e psicologi, perché per indurre al suicidio attraverso “la manipolazione e il lavaggio del cervello” bisogna davvero avere un bel po’ di competenze professionali. Una cosa è essere a conoscenza delle tecniche di manipolazione, ma è tutt’altra cosa applicarle e spesso i manipolatori sono abili professionisti. Ma mentre si ragionava sul fine, un membro del gruppo evidenzia un secondo segnale e questo sbucava davvero tanto: il Tutor nel fare ciò non può provare empatia o emozioni, infatti è tutto talmente distante ed asettico che non può suscitare nessun tipo di emozione. Quindi i profili che si delineano sono totalmente opposti al profilo del killer o del pazzo alla ricerca di emozioni adrenaliniche: la vittima è distante, manca la parte emozionale. Dunque il Bw potrebbe non essere quello che appare, anzi assomiglia a un test di ingresso o a una specie di esame per psicologi e psichiatri, e se lo “superi” entri a fare parte di un team (nuovo progetto studio). E qua le cose un tantino si complicano perché questo passaggio fa emergere il dubbio – ma suvvia è solo un dubbio – che qualcuno sembra essere alla ricerca di un nuovo tipo di Istruttori-Tutori che andranno poi ad allevare o una nuova generazione o a creare un nuovo modello. Quale nuovo type starebbero omologando o costruendo? Ora le ipotesi sono diverse:

  • personale che uccide come in un videogioco attraverso droni della nuova generazione, chi deve combattere il terrorismo islamico e li combatte con lo stesso sistema, combattenti guerriglia urbana di nuova generazione, una nuova linea di cyberkiller o di cybermanipolatori.
  • Creare una sorta di elité senza rimorso: assassini spietati e gli uomini che li formano sono utili per il controllo del dissenso, adatti a fare sparire “chi rompe le scatole” e per controllare le lotte interne al potere, personale da infiltrare in una organizzazione avversaria (che spiano e rendono conto senza emozioni), decenni da passare nell’ombra senza paura ma che al momento giusto diventano assassini, beh molto utile per controllare leader politici e tanto altro ancora.
  • Questo va a conciliare con un problema tipico: un agente segreto di solito è difficile da gestire, peggio ancora se è “doppio” (ovvero è un traditore), da qui si deduce che è più vantaggioso creare una nuova serie di agenti freddi e distaccati (in grado di negare anche sotto tortura), ma anche guardie del corpo che tirano fuori la pistola e freddano il potente di turno senza nessun tipo di avvisaglia.

Quindi lo scenario potrebbe cambiare davvero tanto, perché gli istruttori non dovrebbero più lavorare sempre “sul campo e a fianco delle persone da istruire”, ma diventerebbe vantaggioso lavorare in remoto attraverso collegamenti indiretti, niente più rimorso-empatia, nessuna interazione, tutto è spersonalizzato e soprattutto si è veramente invisibili e introvabili.

Ma per testare tutto ciò c’era bisogno prima di creare un enorme laboratorio dove nessuno rischia nulla (o molto poco), un campo di esercitazione dove non provi nessun tipo di emozioni: l’assenza di legami diretti non ti fa sentire in colpa se una persona è caduta sul campo durante una missione e nessuno ti incolperà per lo spreco di vite umane, ma neppure di aver sprecato risorse e soldi. Telelavoro?! Forse si è provato un info-prodotto, testata la validità, per poi passarlo alla vendita ai “canali adeguati”.

Nel frattempo Travaglio fa notare che governo e dei servizi segreti devono avere più risorse e più soldi per controllare tutti i sospetti. Severgnini risponde che è doveroso curare gli integralisti perché quest’ultima è una sorta di “psicosi”: quindi i soldi arriveranno e qualche abile mano potrà avere tempo e denaro per “riprogrammare i fanatici”, ma quest’ultima è una azione degna da “regime 1984” spacciata in nome della sicurezza: da qui allo psico-reato il passo è breve, molto breve. Il governo vi insegnerà a pensare cosa è “sbagliato”, per la vostra “sicurezza”.

Nel frattempo cosa accade su internet? Si sta cancellando tutto, ovvero i tanti ragazzi che chiedono di essere affidati ad un Tutor di BW rimangono delusi perché chi risponde a questi ragazzi viene identificato e bannato da tutti i social, e giustamente attenzionato dalla polizia, una avanzata fase di ripulitura e pure accanita. Questo secondo passaggio se analizzato con attenzione fa emergere che sono dovuti arrivare alla censura per bloccare l’organizzazione e in questo caso la polizia è stata efficiente e molto veloce. Ora la palla passa ai manipolatori dei media che devono sgonfiare la notizie e svuotarla di ogni residuo di verità, infatti sono in molti a paragonarla già a una bufala.

Personalmente ci sentiamo offesi che nessuno abbia voluto indagare oltre il muro, eppure le piste erano chiare, evidenti e pesanti. In fondo il mondo sta cambiando velocemente e di nuova carne da cannone – la nuova società si muove e gira in internet – ne si trova in grande quantità. Noi abbiamo voluto analizzare un fenomeno che potrebbe ripetersi, il caso BW ha evidenziato che si possono produrre “info-pacchetti” di nuova generazione che non costano praticamente nulla in fase di test pre-vendita.

Jack Cuze http://liberticida.altervista.org/