Notizie dalla “caldaia di Debaltsevo, i soldati che “non sono circondati” si arrendono in massa.

Mappa ampiamente superata dalle nuove avanzate dell’esercito separatista.

Giornata tragica per l’esercito di Kiev, i circa seimila soldati circondati in zona Debaltsevo cominciano ad arrendersi in massa, trecento solo questa mattina, e la città stessa, piena di soldati ucraini è stata quasi del tutto liberata dall’esercito separatista (senza l’aiuto dei soldati russi, pare).
Dal punto di vista tattico una vittoria importante, i soldati circondati rappresentavano il 15-20 % delle forze totali di Kiev e una percentuale molto maggiore dei soldati di prima linea, quelli meglio preparati al combattimento.
Senza rifornimenti, viveri e munizioni il loro destino è segnato, arrendersi o morire.

La responsabilità, come al solito, è del loro governo.
Governo che li ha mandati a morire in una zona circondata da alture , tutte controllate dal nemico, e con una unica strada sgombra e rettilinea per i rifornimenti.
Dien Bien Phu, l’altro “storico assedio” causato dall’imperizia dei generali francesi in Vietnam, era una passeggiata, al confronto.
In questo video potete vedere i soldati che si arrendono in gruppi numerosi, aiutati dall’ondata di freddo che ha colpito la zona, per domani sono previste temperature sotto lo zero e -15° di notte…
Notate le condizioni dei soldati, senza insegne ucraine e senza divisa, vestiti come dei barboni.
E quella era la “crema” dell’esercito di Kiev.
I soldati ucraini sono stati anche aiutati dai locali, pare che un vecchietto intraprendente  abbia distribuito vasetti di miele ai soldati ucraini.
Peccato che dentro i vasetti ci fossero nascoste delle granate, purtroppo alcuni dei soldati sono morti, e molti altri feriti.
A merito dei soldati ucraini va detto che alcuni continuano a combattere in piccoli gruppi, fino all’ultimo, affamati, al freddo e quasi senza munizioni.
I soldati francesi circondati dai vietnamiti a Dien Bien Phu frignavano perché gli arrivavano “sole” centocinquanta tonnellate di rifornimenti al giorno…
Modo di comportarsi molto slavo, e molto russo, soldati straccioni, senza armi, viveri e munizioni, senza comandanti capaci, mandati a combattere una guerra civile senza senso,circondati dal nemico e senza la possibilità di ricevere rinforzi, che continuano a combattere fino alla morte, .
Forse non è il caso per i coccolatissimi militari NATO di mettersi contro gente come quella, ma questa è un’altra storia.
Domani sapremo il risultato dell’ultimo ordine di Poroshemo, il presidente ucraino, ha dato ordine di “sfondamento” delle truppe ucraine al fine di “liberare” Debaltsevo, città che persino i siti propagandistici controllati dai partiti neonazisti ucraini, come censor.net, danno praticamente nelle mani dei separatisti.
Il risultato?
Due reggimenti  blindati inviati attraverso lo stretto ponte di Luganskoje a nord, con le alture intorno nelle mani dei separatisti e zeppe di artiglieria.
Cade la neve, la temperatura è vicina ai meno 15° questa sera e il terreno al di fuori della strada è impraticabile, un tragico tiro al bersaglio ne è l’ovvia conseguenza.
I media ucraini parlano di “grandi combattimenti”, i separatisti dicono di “averli uccisi tutti”.
Facendo la tara alle opposte propagande posso comunque annunciare un’altra terribile sconfitta delle forze ucraine, racchiuse nella piccola “quasi caldaia” a nord di Debaltsevo e con un unico ponte di collegamento.
Nel frattempo a Kiev ed in altre città ucraine i miei “corrispondenti” parlano di un certo nervosismo nell’aria, i tecnici comunali addetti alla manutenzioni si affrettano a sgomberare ed asciugare le cantine, per trasformarli in rifugi…forse la guerra e il “cessate il fuoco” non stanno andando proprio bene bene, stavolta.
Ecco la “mappa” dei rifugi di Kiev aggiornata al 4 febbraio.
P.S. ragazzi, prima di darmi addosso ricordate che non è una partita di calcio con opposte tifoserie, qui la gente muore sul serio, ed in gran numero, sto cercando di essere imparziale quanto più possibile, ok?