Napolitano rieletto- ai limiti del ridicolo.

Dato che in Italia siamo abituati a non farci mancare niente in ambito politico ripropongo le parole di Napolitano stesso il 14 aprile scorso.

“Farmi rieleggere? Una non soluzione”

 «sarebbe ai limiti del ridicolo»

 «Ora ci vuole il coraggio di fare delle scelte, di guardare avanti, sarebbe sbagliato fare marcia indietro»

 Ma che diamine è successo in una settimana?

 Si sono dimessi (finalmente!) persino Bersani e la Bindi , che potevamo chiamare “deretano a ventosa” per la pervicacia che dimostravano nel restare attaccati alle poltrone. 

In neo ri-presidente, che a giugno compirà 88 anni suonati, ha avuto un sussulto di  nazionalismo e, per il bene della patria è ridisceso in campo.

 Bella mossa.

A questo punto aspettiamoci un governo di rottura , un valzer delle sedie con uno o tutti e due dei Letta, Alfano, Ciampi, Ghedini e compagnia cantante,  tutti a disputarsi il posto da premier oppure da ministro o vicesegretario.

Personalmente non riesco a capire l’autolesionismo del PD, un suicidio politico così eclatante si è visto raramente, forse sono stanchi e vogliono andare in pensione presto , non so. 

E il PDL?

Si sta sempre più arroccando intorno all’amato Leader Eterno, che ormai si regge insieme a furia di Viagra e Stimolanti.  

Una atmosfera da ultimo bunker del Reich di Berlino che mi fa quasi rendere simpatici i guitti e le meretrici che circondano il nano malefico. 

 Insomma, un governo PDPDL conclamato , si formerà (forse) a breve, con all’orizzonte nuove tasse, nuovi tagli (agli stipendi, alla sanità e alle pensioni , non alle loro prebende).

L’equivalente politico di un tizio che prende un grosso chiodo ed un martello, si appoggia le palle su di un bordo del tavolo e se le inchioda con violenza, “per il bene del paese”. 

Ricordiamo gli ultimi numeri degli scorsi mesi, visto che le notizie sull’elezione del capo dello stato , ce le aveva fatte dimenticare:

Gettito IVA a Febbraio in calo del 9,3 %

Produzione industriale in calo dell’uno per cento circa, sempre a febbraio.

Le notizie riguardanti il mese di Marzo saranno in linea , non temete.

Ne consegue che il gettito fiscale è destinato a calare di brutto, ovvero le aziende avranno ancora meno utili e ci sarà meno Irpef, finora il bilancio dello stato è tenuto insieme da una rivalutazione degli acconti degli autonomi e da una tassazione maggiore sui dipendenti statali e pensionati (vi siete accorti di tasse maggiori in busta paga, vero?).

Il problema può essere posto in modo semplice e non serve essere economisti della Bocconi per accorgersene.

Più tasse uguale = meno soldi nell’economia reale.

Meno soldi nell’economia reale = più disoccupati nel settore privato 

Più disoccupati = contrazione dei consumi.

Contrazione dei consumi = meno gettito fiscale.

Meno gettito fiscale = meno soldi in cassa per pagare debito pubblico , stipendi agli statali e altre sciocchezzuole come sanità ,scuole e altro.  

E un esempio della situazione in cui siamo è l’estrema difficoltà che lo stato sta dimostrando nel racimolare i quaranta miliardi per pagare i debiti dello stato verso i fornitori.

Quaranta miliardi a fronte di un debito ben oltre i cento , si parla di circa centocinquanta miliardi, che verranno pagati in DUE ANNI (forse).

E i poverini che devono avere gli altri cento miliardi circa? Adesso loro sanno che, come minimo, devono aspettare altri due anni……

E il ministro del lavoro che parla della speranza di trovare due miliardi per pagare la cassa integrazione , speranza, non necessità, le parole sono importanti , a volte.

Forse i personaggi che comporranno il nuovo governo sperano in una miracolosa, quanto improbabile, ripresa economica.

Mi sa che la storia non ha insegnato molto , a questa gente.