Moscow diary

A distanza esatta di un anno sono tornata a Mosca (1° settimana di Ottobre). Un secondo viaggio per analizzarla meglio e per godermela pienamente.

Una grande città è in perenne mutamento, riesci a cogliere le nuove sfumature e cosa sta cambiando. Questa volta non seguirò una scaletta precisa, è una città molto coinvolgente e coloratissima. Perché colorata? Mosca è piena di parchi e giardini, ne ho visitati diversi questa volta, sono curatissimi e molto rilassanti. Alcuni piccoli e alcuni enormi, affascinante il parco Kolomenskoye, la città stessa poi è ricca di aree verdi pubbliche e di zone adatte per i bimbi e per fare sport in tutta sicurezza e tranquillità.

Ho avuto la sensazione che sia in aumento il numero dei taxi e il car sharing. Ovunque ho trovato bici e monopattini da noleggiare. In sensibile aumento (parere mio andrebbe regolamentata almeno la velocità) monopattini elettrici, skateboard a una ruota, bimbi piccolissimi caricati su monopattino tradizionale che corrono nei corridoi della metropolitana insieme ai loro genitori.

E’ una città che corre, nei lunghi tratti sotterranei della metropolitana dense maree di persone corrono o camminano a passo spedito, smartphone in mano a tutti: chi legge o chi scambia due veloci parole con voce molto bassa.

A distanza di un anno è esplosa anche la moda delle consegne del cibo a domicilio a qualsiasi ora, Delivery Club e Yandex sono quelli che ho visto maggiormente. Ma ne ho visti veramente tanti, usano qualsiasi mezzo per essere veloci nelle consegne. Esplosa pure la moda della sigaretta IQOS e delle sopracciglia tatuate o colorate.

Irrisolto il problema del traffico, è una città perennemente paralizzata, si può rimanere bloccati per ore intere (ti sposti di qualche metro e lì rimani!). I moscoviti in media possono anche fare due ore alla mattina e due ore alla sera imbottigliati nel tragitto lavoro-casa.

Ho provato ottimi treni veloci, moderni e molto confortevoli per certe esterne. Rimangono ovviamente sempre in servizio gli affascinanti treni elektrichka – treno suburbano per pendolari – ideale per chi si deve allenare a qualche percorso Spaccaossa: si ferma ovunque, una frustata secca alla fermata e una alla partenza, moltiplicata per venticinque fermate è un incubo, ma è un viaggio in mezzo alla gente comune e fuori dal finestrino si può godere con calma di paesaggi spettacolari.

La natura e le città bucoliche fuori Mosca sono tantissime, senza guida sono gite un po’ avventurose, ma se usate il traduttore di Yandex traducendo direttamente da inglese a russo riuscirete a mangiare quello che volete, potrete ottenere informazioni preziose dai taxisti, ve la caverete egregiamente anche in farmacia. Questa volta mi sono goduta la città di Коломна, una città degna di essere aggiunta alle mete dell’Anello d’Oro, sono in atto grandi lavori e recuperi del patrimonio architettonico. Non è la solita città dove la visita dura poche ore, io per visitarla ho impiegato l’intera giornata. La consiglio vivamente.

Appena fuori Mosca ci sono scrigni fatati incredibili da visitare, luoghi incantevoli che stregano. E il bello è che te ne freghi del meteo locale, sono così belli che non vorresti più andartene. Alcuni poi sono molto spirituali, sono posti dove veramente riesci a ricaricarti a livello energetico.

Fenomeno turismo cinese. Ebbene sì ragazzi, turisti cinesi a milioni, una invasione che ho visto ovunque. Solo turisti cinesi. L’anno scorso era un sospetto, ora ne ho la certezza, ci deve essere una convenzione che non conosco, ma dalle 7.00 alle 17.00 sono solo turisti cinesi, si muovono in massa e sono di più estrazioni sociali. Si va dalla “classe normale” al turista super lusso. Sono scomparsi in tanti locali i menù in lingua inglese e sono comparsi i menù in cinese, in un solo anno. Cartelli e musei ora in cirilico, inglese e cinese ovunque. Gruppi di turisti cinesi suddivisi su base economica, visitano tutti lo stesso posto ma sono gruppi molto ben separati e distinti, e il cinese ricco è molto occidentale e parla inglese.

In questo viaggio ho avuto modo di chiarire alcuni particolari – ed evito di usare la parola locale che ho appreso per evitare grane legali – certi lavori pesanti/faticosi sono svolti da persone che parlano un russo perfetto ma provengono dal Caucaso e dall’Asia Centrale. Non è carino parlare di “etichette & immigrati” ma a differenza dell’Europa in Russia gli immigrati parlano perfetto russo e non trasgrediscono a nessuna regola. Nemmeno per scherzo, se sbagliano vengono espulsi all’istante. In Russia le regole le devono rispettare tutti, pure io l’ho fatto da turista.

Qualcosa di cui nessuno parla (mistero!): in Russia impari subito ad amare la cucina siberiana e la ex-sovietica, ma poi conosci la cucina ucraina, uzbeka e quella georgiana (mi ha sorpreso in tre occasioni). Un mix di cucine notevoli, non manca in Russia il junk food occidentale, ma se andate in certi locali… ritornerete in Russia solo per continuare a conoscere e degustare tutte le declinazioni della sua immensa cucina. Questa volta, e per la prima volta in 25 anni di viaggi, ho fatto uno strappo alla mia regola e sono andata in due ristoranti italiani: costa un botto ma sono davvero italiani che cucinano in modo serio e con ingredienti favolosi, ho mangiato una pizza (digerita al volo) e un piatto di pasta strepitoso e con la cottura che noi italiani vogliamo.

Capitolo cure: ebbene fanciulli capita in viaggio di ammalarsi, ma qua è la sorpresa. L’assicurazione sanitaria ovunque viaggi è obbligatoria o almeno indispensabile, ma in farmacia dove mi sono recata per acquistare a prezzo pieno quello di cui avevo bisogno ho avuto una Epifania! Vi giuro che tremavo, pensavo di dover pagare cifre folli, ma mi sono dovuta ricredere. Ho speso (al cambio) circa di €2,70 per tutto. In farmacia poi ho trovato tutti i prodotti farmaceutici europei che mi sono ben noti, identici e facilmente riconoscibili. Tornata in Italia sono andata alla mia solita farmacia locale e ho richiesto un confronto dei prezzi per controllare il prezzo degli stessi farmaci che ho acquistato in Russia e ho scoperto che qua avrei speso circa €29,00 con i generici.

Una seconda visita moscovita dove mi sono concessa mete per viaggiatori pazzi che sfidano tutto, ma che amano capire e analizzare posti dove si può vivere veramente bene. Il secondo viaggio esplorativo è stato più semplice e mi ha fatto gustare nuove singolari mete. Mi sono goduta una esterna russa che mi ha regalato grandi emozioni e persone che non potrò dimenticare.

Un grande ringraziamento ad A.A. per la sua immensa ospitalità e per le chicche che mi ha permesso di scoprire e capire, una persona sensibile e raffinata che mi ha spiegato tante curiosità e che ha risposto con calma russa alle 1000 domande che gli ho rivolto. Cari ragazzi davanti a un  russo penserete di aver trascorso 10 minuti, ma alla sera vi sarete accorti che la giornata vi è scivolata dalle mani e veramente l’intera giornata è trascorsa in un lampo. Mentre salivo sul tram mi sono resa conto che avevo trascorso la giornata con un russo che aveva cancellato in me la dimensione dello spazio-tempo. Non ho avuto il tempo di salutarlo e di abbracciarlo. Una grossa amarezza che mi riporterà in Russia, ho già voglia adesso di ritornarci.

Una Russia che attrae e appassiona, vuole essere scoperta. E merita tutti i colori del vostro cuore. Alessia C. F. (ALKA) & PAUL

Questa versione è diversa dalla prima apparsa su http://www.orazero.org/moscow-diary/, qua sono pubblicate alcune mie foto personali del viaggio.