Ma in Ucraina sono “nazisti” davvero? e qualche nota economica

la guerra nel Dombass procede, i bombardamenti del governo di Kiev proseguono e l’opera di accerchiamento delle roccaforti separatiste di Donetsk e Lugansk  sta continuando, anche se le resistenze dei separatisti pare siano maggiori di quello che ci si aspettava.
Ho usato degli eufemismi per riferirmi a quella che è una vera e propria guerra.
Non mi sovviene nella storia degli ultimi secoli un territorio indipendentista  fatto segno di .una reazione così feroce da parte del governo centrale che non sia arrivata all’indipendenza, basti pensare all’ex Iugoslavia e al Sudan, come esempio degli ultimi anni.
Ma oggi parliamo di nazismo.
Molti , forse a sproposito definiscono nazista il governo di Kiev.
I soliti pignoli diranno che i partiti di estrema desta sono arrivati ad un misero 1,6% nelle ultime elezioni, e che aggiungendo altri partiti di destra possiamo calcolare un dieci per cento scarso della popolazione ucraina come nazista.

Orbene, molti si ricorderanno lo strano esperimento del partito fascista in Italia e del movimento nazional socialista in Germania.
Se ne è parlato abbastanza, fate uno sforzo e vi tornerà in mente.
Il concetto base di costoro era l’unione di un movimento di destra, razzista e xenofobo, con l’ideologia socialista, alla fine di realizzare un partito “del popolo” , ma solo di “quel “popolo.
In Ucraina non siamo di fronte a un evento del genere, la maggioranza della popolazione non si definisce “nazista”.
Però dobbiamo ricordare una cosa, che cosa unisce un pazzo come Yarosh, un miliardario calcolatore come Kolomoiskii., un degenerato come Liashko e una pazza furiosa come la Tymoshenko?

Tutti costoro sono dei leader politici del loro paese e hanno a disposizione delle vere e proprie “milizie”, dei battaglioni corazzati ed armati di “volontari” che fanno capo prima a loro e poi, forse al governo.
Oligarchi come la Tymoshenko e  Kolomoiskii pensano al proprio potere personale, e fanatici come Liasko e Yarosh vogliono percorrere la via della “pulizia razziale” .
Tutti costoro sono, a parole “patrioti” dell’Ucraina uno stato artificiale nato ventitré anni fa dalla dissoluzione dell’unione sovietica.
Costoro parlano di una “nazione secolare” mentre il loro paese non è altro che un collage di etnie diverse e di pezzi di territorio presi dalla Russia dello Zar, dalla Polonia e dall’ex impero austroungarico.
Minoranze Romene, ungheresi e polacchi a parte, il pese risulta diviso in due parti, una dove si parla prevalentemente l’ucraino e una ,l’est dove si parla prevalentemente il russo.
La divisione è anche religiosa, dato che ci sono due chiese ortodosse diverse.
Tutte le fazioni al governo di Kiev possono trovare un comune denominatore solo in una cosa.
Una difesa strenua della lingua e delle tradizioni ucraine (inesistenti) e un forte sentimento anti russo.
Un movimento nazionalista che da subito è andato a cozzare con gli abitanti dell’est , ucraini anche loro , ma fortemente avversi a questo revanscismo filo ucraino e all’odio per i russi.
Difficile non capirlo, dato che economicamente, culturalmente e per tanti altri motivi si considerano ancora “russi”.
Il risultato lo vediamo tutti, in questi giorni, 
Non credo che si possa parlare di “nazisti” veri e propri , molti dei soldati di Kiev e della popolazione che sostengono l’ATO (Anti Terrorist Operation) non si considerano nazisti.
Io li chiamerei Nazionalisti di estrema destra, non vedo tracce di “socialismo” in loro.
Ma arriviamo alle buone nuove , l’economia di Kiev, come sarebbe lecito aspettarsi, non dà assolutamente segno di ripresa.
Più o meno i prezzi delle tariffe sono cresciuti, il 63 % il riscaldamento , il 133% l’acqua e il 40 % (e oltre) l’energia elettrica.
Ovviamente saliranno ancora, dato che i calcoli erano stati fatti con la Grivnia a 8,5 per un dollaro , mentre adesso è intorno a 12 e con le vecchie quotazioni del gas russo a 285 dollari ogni mille metri cubi., bisogna almeno  ancora raddoppiarle per andare in pari.
Ma la produzione industriale è calata in Aprile del 6,6 % rispetto allo scorso anno, mentre il metallurgico, sempre ad Aprile è calato del 12.8% , le costruzioni del 18,9% e l’industria chimica del 23,3%, i dati sarebbero da aprile ad aprile, ma in realtà il calo è iniziato solo a fine gennaio.
E negli ultimi due mesi, tra tagli del FMI e guerra civile in corso non sono certo migliorati i dati macroeconomici.
Malgrado i dati allucinanti, come ho già fatto notare il paese rimane ancora in piedi e il cambio della Grivnia, rimane stranamente stabile, anzi, ogni volta che vengono diffusi dati economici del genere la valuta si rafforza rispetto a dollaro.
Ho già preconizzato di una “manona” che tiene insieme l’Ucraina, “qualche paese straniero” non meglio identificato disposto a spendere soldi con qualche rito woodoo economico e tiene in vita un paese “zombie”.
Molti prevedono che l’intervento Usa a sostegno della Grivnia, la valuta ucraina, continuerà finché non sarà raggiunto l’obbiettivo di Washington, , dare il via ad una bella guerra con la Russia.
Non ci vuole una macumba per predire che andrà a finire molto male, purtroppo.
P.S. Vi dò una dritta, le condizioni atmosferiche non aiuteranno molto quest’anno, il raccolto di grano e di cereali sarà buono, ma non eccezzionale come nel 2016, e probabilmente il raccolto di patate, tabacco e altri prodotti soffrirà parecchio.
Il raccolto del riso della Crimea è compromesso, per tanti motivi, non ultimo il blocco del canale Nord Crimea, e ormai sono russi, da quelle parti.
Il risultato di quella che è ancora un previsione degli agronomi potrebbe essere la necessità di importare molti prodotti agricoli durante l’inverno, causando aumento dei prezzi, già alti, e nuove tensioni sociali.