Ma il vero problema è l’IMU, l’EURO …o siamo noi?

La cronaca di questi giorni è incentrata sulle grandi manovre di Silvio, freneticamente alla ricerca di un improbabile salvacondotto giuridico.

Forse ce la farà, ma la vedo dura.

In pieno periodo estivo , politicamente non si è mai vista una estate così calda dal dopoguerra, il PDL, in cerca di una qualche forma di legittimazione, cerca di riportare il problema sull’IMU.
IMU, la cui abolizione costerebbe alcuni miliardi di euro, due o quattro, esattamente quanti dipende da chi lo dice.
La logica dovrebbe farci capire che non è tanto difficile fare quasta cosa, in un bilancio di dello stato di ottocento miliardi di euro.

Ottocento.

lo scrivo in cifre , così si capisce meglio.

800’000’000’000,00 eurini, un otto seguito da 11 zeri, sono i soldini che incassa ogni anno lo stato da tasse, contributi e imposte.
L’IMU sarebbe circa lo 0,5 per cento del totale, possibile che in una pieghina di bilancio non si riescano a trovare?

Questa diatriba tra PDL che dice che è colpa del governo che non tira fuori i soldi e del PD che dice che il governo non li ha , fa abbastanza ridere, se ci si pensa, dato che al governo ci sono loro.
Il PDL dovrebbe dire dove si potrebbero trovare le risorse per abolire l’IMU, dato che , a quanto pare, soldi contanti in cassa non ci sono.
Un vero partito di governo dovrebbe dire:
“ok, tagliamo la spesa sanitaria oppure alcune pensioni e aboliamo l’IMU…”

Ma non lo fa, per ovvi problemi elettorali e di consenso.

Il PD , d’altro canto , perfettamente rappresentato dal governo del Farò di Letta, dice che non ci sono i soldi, punto.

Ma è questo il problema?

Forse no, intendiamoci , i guai veri stanno ancora per arrivare, per i proprietari di case, con la rivalutazione del catasto e varie imposte che stanno arrivando.

Perché?

La giustizia fiscale non c’entra niente , lo stato ha un disperato bisogno di soldi, e deve cercare di racimolarli in qualsiasi modo , e li prende dove è sicuro che ci sono , ovvero a chi ha dei beni da poter aggredire.
Ovvio , chi lavora in nero e ha l’appartamento in affitto , le tasse non le pagherà mai, malgrado la possibilità di indagini sulle banche, da tempo anche i piccoli evasori possono portare i conti all’estero, e utilizzare, per esempio, carte di credito intestate ad aziende per spendere in Italia.

Equitalia, invece potrà aggredire i contribuenti che non pagano l’ICI, e se la prima casa non la possono sequestrare, allora aggrediranno la seconda.

Detto questo , a chi possiamo dare la colpa della situazione attuale?

All’Euro? Al governo?

Si è no, la colpa forse nasce dallo SME , dal mercato comune europeo, nato qualche decennio fa con l’intenzione di creare un unico agglomerato politico ed economico.
E la situazione è paradossale, un gruppo di nazioni , con lingue, leggi e sistemi fiscali diversi , ma con una unica moneta.

Chiaramente alcune nazioni , come la Germania ci hanno guadagnato in tutto questo, sopratutto nella strana situazione del debito pubblico e degli interessi.

Se ci pensiamo bene è strano che la Germania, la Grecia e l’Itali debbano pagare interessi diversi sul debito pubblico , pur avendo la stessa valuta di riferimento, certo , questo succede anche all’interno delle nazioni, regioni diverse pagano interessi diversi, ma non è così marcata la differenza.

e la differenza degli interessi è dovuta alla percezione del rischio che hanno gli investitori , ovvero più è elevato il rischio di default, più alti sono gli interessi.

Come se il fallimento dell’economia italiana, con il relativo default , non mandasse a carte quarantotto l’intera economia europea, forse anche quella mondiale.

E il pensiero di persone come Monti, Saccomanni , Befera, Letta e simili, tutti economisti bocconiani e liberali (ma che strana coincidenza, questa), non sia altro che::
“solo l’Europa ci può salvare, solo una unione europea vera, una confederazione come gli USA e la svizzera è la sola possibilità!”

E non sono in grado di dire se sia vero o no, chiaramente tutto questo casino è frutto del ragionamento di qualche centinaio di economisti , che non vedono alternative.

Ma di un piano B, possiamo parlarne?

Ci sono due soluzioni:

1) tagliare il debito , ovvero dire ai creditori : “soldi non ci sono , allora ve ne diamo di meno”

2) uscire dall’Euro e tagliare il debito.

Uscire dall’Euro e basta non cambierebbe molto il problema, dato che con una valuta svalutata gli interessi aumenterebbero, e di molto.

1 World 59.590.000.000.000
2 Stati Uniti 12.410.000.000.000
3 European Union 12.180.000.000.000
4 Cina 8.182.000.000.000
5 Giappone 3.914.000.000.000
6 India 3.699.000.000.000
7 Germania 2.454.000.000.000
8 Regno Unito 1.869.000.000.000
9 Francia 1.822.000.000.000
10 Italia 1.651.000.000.000
11 Brasile 1.568.000.000.000
12 Russia 1.539.000.000.000
13 Canada 1.080.000.000.000
14 Messico 1.068.000.000.000
15 Spagna 1.017.000.000.000

Questa tabellina indica il PIL delle principali nazioni del mondo, come potete vedere Unione europea e Stati Uniti , se fossero un unico conglomerato, movimenterebbero circa metà del totale, contando anche Messico e Canada.
E la prospettiva futura parla di un accordo commerciale nel 2015 , ovvero una unione doganale e economica tra EU e USA, con la potenziale creazione di un gigante dell’economia mondiale.
E magari accordi valutari che legheranno euro e dollaro, in modo da creare una valuta di riferimento intoccabile.
In attesa di una nuova valuta unica, che so , L’Amero o il Bancor, o un qualcosa del genere.
Molto carino anche vedere che la nostra piccola Italia è passata, in pochi anni, dal quinto al decimo posto, nell’indifferenza generale..
E questo piano , per la creazione di una nuova egemonia, con gli americani che comunque rimarrebbero il paese più importante del mondo , a scapito di Russia, India, Cina e Brasile, che stanno lottando per il predominio, non è detto affatto, che riesca.
Si sono fatte guerre mondiali per molto , ma molto meno, e non è detto che quello che sta succedendo non sia una vera e propria guerra, una guerra per accaparrarsi le risorse che si stanno esaurendo, e per il controllo dell’economia.
E noi poveri italioti, convinti che il problema sia se Berlusconi finisce o no in galera, cosa c’entriamo in tutto questo?
Niente, i politici sono concordi nel decidere che il bipolarismo è l’unica soluzione, ovvero votare una volta per il PD e una volta per il PDL, così non si disturba il manovratore.
Non so voi, ma io non ci sto.