L’ultimo guerriero della terra morta: una canzone russa.

Una canzone Russa


Tutolo del brano: Последний воин мёртвой земли

Traduzione: L’ultimo guerriero della terra morta.

Testo:

I battiti del mio cuore

mi dicono che sono ancora vivo

attraverso le palpebre bruciate

vedo l’arrivo dell’alba

apro gli occhi – si trova davanti a me

il Grande Terrore che non ha un nome.

Sono venuti come una valanga,

come un fiume nero impetuoso

ci hanno semplicemente spazzato via e riempiti di fango. 

Hanno piantato nella sabbia tutti i nostri stendardi e gagliardetti

hanno demolito tutto, ci hanno uccisi tutti…

E si può tranquillamente strisciare lungo la stoppia bruciata, 

e sulla riva rubare una barca e cercare di scappare.

E essere gli unici sopravvissuti di questa guerra,

ma io gli sputo in faccia e mi dico : “Alzati!”.

I battiti del mio cuore

mi dicono che sono ancora vivo

attraverso le palpebre bruciate

vedo l’arrivo dell’alba

apro gli occhi – si trova davanti a me

il Grande Terrore che non ha un nome.

Vedo l’ombra, vedo le ceneri e il granito morto,

vedo che qui non c’è più nulla da proteggere.

Ma ancora un volta sollevo il mio scudo scheggiato

ed estraggo dalla guaina la mia spada insensata.

L’ultimo guerriero di una terra morta…

So quello che oggi non morirà con me.

Non c’è nessuna possibilità di sconfiggerli.

Ma non hanno il diritto di vedere il sorgere del sole

Non hanno nemmeno il diritto di essere vivi.

E suonerò il mio corno di guerra rotto.

Solleverò il mio esercito per un ultimo assalto.

E griderò “All’attacco!”, e griderò “Seguitemi!”.

Se nessuno è rimasto vivo, allora saranno i morti ad alzarsi!

Una delle prime opere del gruppo Orgjia Pravednikov (l’Orgia dei Giusti), cantata da Sergej Kalugin,

Come avrete sentito con più attenzione ai testi che all’arrangiamento, negli album pubblicati di seguito sono migliorati molto.

Un tipico esempio della musica indie russa, molto massiccia, potremo dire.

Ah, che differenza con l’ItaGlia.