L’oligarca Igor Kolomoysky sta pensando seriamente alla fondazione del suo feudo personale in Ucraina

Foto d'archivio

Fare il coiffeur per i vertici politici ucraini potrebbe essere un bel business, si fa fatica a vedere un taglio di capelli decenti , da quelle parti.
Ma la notizia non è il taglio a forma di elmetto del buon Igor, la notizia è che, finalmente  si cominciano a vedere quali sono i suoi piani.
Fervente nazionalista e , a parole , patriota ucraino , ha armato il suo bel battaglione corazzato a sue spese, battaglione che vaga per le lande del Dombass in cerca di nemici da sterminare.
Ma chi, come me, ha conosciuto persone piene di soldi si chiede: ” a chi giova?”
Una persona ricca, per definizione, è una che non butta via i soldi, armare, nutrire e approvvigionare delle forze armate è un bel costo.

Per fortuna che ci vengono in aiuto i suoi uomini più fedeli, in una recente intervista Gennady Korban, sodale del buon Igor, ha dichiarato le sue intenzioni di realizzare una zona con una “forte indipendenza” dal governo di Kiev nella zona di Dnepropetrovsk .
Governo che asserisce essere il solito, continua a rubare, prendere tangenti e non “pensa all’ingresso nell’UE”.
Ci ha girato intorno , non ha detto “vogliamo creare il nostro regno e mettere sul trono Igor I” però il concetto è quello.

E già posso indovinare quali saranno i membri più autorevoli de nuovo governo:
Igor Kolomoysky, finanziatore e Gennady Korban la mente, entrambi oligarchi e entrambi molto ebrei, ma sarà un caso.
Boris Filatov e Oleynik Korban saranno il braccio.
Korban è il tizio che seriamente ha depositato un progetto per costruire un muro lungo 2000 km per separare l’Ucraina dalla Russia, Boris è un altro tipetto simpatico, quello che ha detto alcuni mesi fa che non bisogna andare subito nel Dombass a combattere, potremo impiccare quell’immondizia dopo.

Cari abitanti della zona di Dnepropetrovsk, che già possiamo definire il “feudo” di Kolomoysky, siete avvisati.
Ovviamente non è finita, altri predoni stanno per azzannare la ciccia vicino all’osso, la Tymoshenko non ha fato mistero di voler utilizzare le nuove milizie che sta armando per puntare direttamente al bersaglio grosso , ovvero Kiev, per fare un “Nuovo Maidan”.
E il degenerato Oleg Liasko, sembra premere di più alla “sicurezza” della zona di Odessa che della sconfitta dei “ribelli” del Dombass.