Lode alla dialettica – Bertold Brecht.

 Lob der Dialektik
Das Unrecht geht heute einher mit sicherem Schritt.
Die Unterdriicker richten sich ein auf zehntausend Jahre.
Die Gewalt versichert: So, wie es ist, bleibt es.
Keine Stimme ertönt außer der Stimme der Herrschenden
Und auf den Märkten sagt die Ausbeutung laut: Jetzt beginne ich erst.
Aber von den Unterdrűckten sagen viele jetzt:
Was wir wollen, geht niemals.
Wer noch lebt, sage nicht: niemals!
Das Sichere ist nicht sicher.
So, wie es ist, bleibt es nicht.
Wenn die Herrschenden gesprochen haben
Werden die Beherrschten sprechen.
Wer wagt zu sagen: niemals?
An wem liegt es, wenn die Unterdrűckung bleibt? An uns.
An wem liegt es, wenn sie zerbrochen wird? Ebenfalls an uns.

Wer niedergeschlagen wird, der erhebe sich!
Wer verloren ist, kämpfe!
Wer seine Lage erkannt hat, wie solI der aufzuhalten sein?
Denn die Besiegten von heute sind die Sieger von morgen
Und aus Niemals wird: Heute noch! 
Lode alla dialettica

di Bertolt Brecht – 1951
L’ingiustizia oggi cammina con passo sicuro.
Gli oppressori si fondano su diecimila anni.
La violenza garantisce: com’è, così resterà.
Nessuna voce risuona tranne la voce di chi comanda
e sui mercati lo sfruttamento dice alto: solo ora io comincio.
Ma fra gli oppressi molti dicono ora:
quel che vogliamo, non verrà mai.
Chi ancora è vivo non dica: mai!
Quel che è sicuro non è sicuro.
Com’è, così non resterà.
Quando chi comanda avrà parlato
parleranno i comandati.
Chi osa dire: mai?
A chi si deve, se dura l’oppressione? A noi.
A chi si deve, se sarà spezzata? Sempre a noi.
Chi viene abbattuto, si alzi!
Chi è perduto, combatta!
Chi ha conosciuta la sua condizione, come lo si potrà fermare?
Perché i vinti di oggi sono i vincitori di domani
e il mai diventa: oggi! 
Belle parole, però in migliaia di anni niente è cambiato , in verità.

 Kramatork, primo luglio 2014 la tregua è appena finita e i colpi di artiglieria dell’esercito ucraino non colpiscono le zone abitate dai civili, come promesso dal cioccolataio di Kiev.

1 luglio 2014  in un scuola di Kramatorsk, misteriosamente grosse aperture si sono aperte nei muri, durante un attacco dell’esercito di Kiev, il motivo è ancora sconosciuto.

Un altro caso emblematico , lo stesso giorno l’appartamento di una vecchina di ottant’anni è esploso , e la vecchina, fortunatamente, è sopravvissuta al tragico “incidente”.
Una fuga di gas?
O la vecchina era in realtà un pericoloso terrorista?