Lo chiù granne sarchiopio e lo chiù sollenne sarchiapone c’avesse creiato la Natura

«Aveva na magna femmena de Casoria chiammata Ceccarella no figlio nommenato Peruonto, lo quale era lo chiù scuro cuorpo, lo chiù granne sarchiopio e lo chiù sollenne sarchiapone c’avesse creiato la Natura.» «Una femmina illustre di Casoria, chiamata Ceccarella, aveva un figlio chiamato Peruonto, che era il più disgraziato, il più grosso stupido e il più solenne babbeo che la Natura avesse mai prodotto.» Un mio vicino di casa usa sempre questa frase per descrivere noti personaggi politici.

l’Italia parte zoppa: nel Belpaese (che fu felice) la carriera non si fa col merito ma con la lingua, certamente non coi neuroni. Il metodo infatti alle latitudini italiche sta dentro la bocca, organo utilizzato non necessariamente solo per parlare. Dunque mi aspetto tantissime parole ma pochissimi fatti e strategie valide…” (https://www.mittdolcino.com/2019/05/29/salvini-senza-rete-dopo-il-successo-elettorale-di-domenica-il-leader-leghista-e-diventato-il-primo-uomo-della-provvidenza-del-iii-millennio/#more-5525)

Oggi lo Spread va così

Il pressing sull’Italia è iniziato, la Commissione europea ha invitato Giovanni Tria a rispondere alla lettera a causa del mancato rispetto della regola del debito nel 2018. Salvini afferma che le minacce non lo fermeranno. Quindi venerdì sera la Commissione europea (che è in scadenza) deciderà se e come punirci (http://www.ilgiornale.it/news/economia/ue-invia-lettera-sul-debito-litalia-ha-48-ore-rispondere-1703182.html).

http://www.ansa.it/europee_2019/notizie/2019/05/28/lettera-ue-dallitalia-insufficienti-progressi-su-debito_705fc3ba-e0c6-4f8c-9706-4d2f6bbf1bb8.html

Ma Salvini “commissaria” Tria sulla lettera di Bruxelles, spinge per una risposta più forte e lancia l’estensione del saldo e stralcio per incassare 15 miliardi (https://www.huffingtonpost.it/entry/colpa-della-crisi-e-promesse-di-tagli-alla-spesa-cosi-tria-rispondera-alla-lettera-ue-ma-non-servira_it_5ceea7f0e4b0f078035dfd32).

Nel frattempo accadono due cose:

  1. Il Demanio italiano venderà 1600 beni in suo possesso, per consentire un aumento delle entrate statali a partire da quest’anno. Si parla di cessione di immobili pubblici di carattere straordinario. Verrà attuato nel triennio 2019 – 2021 e dovrebbe fruttare 950 milioni di euro il primo anno e 150 milioni i due anni successivi. I relativi decreti non sono ancora stati pubblicati, ma a breve arriveranno. Sono già stati contattati gli enti locali per sollecitare la conferma o la rinuncia al trasferimento dei beni. La lista comprende: castelli, ex caserme in Nord Italia, ex carceri, ex stabilimenti industriali e militari dismessi, terreni agricoli ed edificabili, ex aeroporti, appartamenti, garage e posti auto (https://quifinanza.it/soldi/vendita-immobili-demanio/277879/).
  2. Per garantire la continuità operativa di Alitalia verranno prelevati dalle tasche degli italiani 650 milioni di euro aumentando “gli oneri di sistema” sulle bollette elettriche. Quindi cari italiani continuerete a finanziare la gestione della compagnia in difficoltà perché nessuno è mai riuscito a rilanciarla. Un ennesimo balzello sulle spalle dei consumatori, infatti la voce “oneri” è un costo indiretto che non dipende e non si lega al consumo di energia elettrica. Spesso si una per finanziare provvedimenti privi di copertura economica (https://www.ilsole24ore.com/art/notizie/2019-05-29/authority-energia-rischio-aumento-bollette-salvare-alitalia-175359.shtml?uuid=ACox2HK).

Da ANSA (http://www.ansa.it/europee_2019/notizie/2019/05/29/governo-conte-salvini-di-maio_3f85c1d4-351c-452b-b987-15797022d23c.html) emerge una strana frase detta da Di Battista a Di Maio: “Luigi ti chiedo scusa per non aver fatto abbastanza in questi mesi per aiutarti”, ehm proprio Dibba che da molto tempo sta puntando ad una riorganizzazione del M5S. Una frase che ricorda Renzi quando sparava: “Enrico (Letta) stai sereno. Nessuno vuole toglierti il posto”. Alessia C. F. (ALKA)