Le pallottole sull’acqua rimbalzano?

Prendo spunto da una chiave di ricerca che ho trovato nelle statistiche del blog:
“calibro 22 rimbalza in acqua?
Premetto, come diavolo ha fatto a finire nel mio blog, con una chiave di ricerca del genere?
Non lo so, deve essere un mistero di google.
Da questo momento , però, mi sa che sarà abbastanza facile.
Arriviamo al punto.
Dipende dal calibro , dall’angolazione e da vari fattori, ma se si spara a distanza dalla spiaggia sul mare, le pallottole rimbalzano eccome, per penetrare in acqua devono essere abbastanza angolate, diciamo che, mediamente, se l’angolo di penetrazione è minore di 5-7 gradi la pallottola rimbalzerà sicuramente.

Sempre per fare un esempio studi hanno dimostrato che la pallottola di rimbalzo coprirà comunque un terzo della gittata iniziale, e la pallottola di rimbalzo prenderà una direzione assolutamente casuale..

 Sempre per dare un’idea  immaginiamo un paio di fessacchiotti che prendono di mira una boa o qualcosa di simile dalla spiaggia con una carabina, ad un paio di centinaia di metri di distanza.

Un loro amico, altrettanto fessacchiotto, su di una barca distante un centinaio di metri può essere facilmente colpito da una pallottola rimbalzata sull’acqua.

A questo punto , chi si è posto il problema chiede:
“ma una arma spara anche sott’acqua?”
Ed ecco la risposta:
Tipicamente si , ma ci sono dei problemi , la pallottola esce, e non va molto lontano, il pericolo è più per chi spara che per chi dovrebbe ricevere il colpo.
per motivi legati alla differenza di densità tra acqua ed aria l’energia dello sparo arriva sotto forma di vibrazioni e di onde d’urto a chi impugna l’arma.
Gli ingegneri militari si sono posti il problema e hanno realizzato diverse armi adatte per sparare sott’acqua, da dare in dotazione alle forze speciali.
In realtà è un esercizio per vedere se ce la si fa.
Ecco uno dei risultati più spettacolari la H&K P11, in dotazione anche al nostro Consubin.
Consiste in una pistola a cinque canne sigillate, ognuna in grado di sparare un razzo anche sott’acqua.
Una volta finiti i colpi la si manda in fabbrica per la ricarica.
Costa un botto e penso che , visti i finanziamenti della nostra marina ormai i Consubin  porteranno piuttosto un fucile da sub con la fiocina da usarsi in caso di bisogno.
Questa invece è la versione russa, il modello SPP-1 (Spetsialnyj Podvodnyj Pistolet) simile come concezione al modello visto sopra, con quattro canne , può essere ricaricato anche sott’acqua dall’operatore, e spara pallottole a forma di freccetta come quelle in foto.
In pratica un revolver a quattro canne rotanti , semplice e poco costoso, soprattutto.
La gittata è di 17 metri a 5 metri di profondità e di 11 metri a 20 metri di profondità.
Fa venire in mente la storia della penna e gli astronauti..
I russi , che avevano voglia di giocare con gli Usa a chi ce l’aveva più grosso hanno addirittura sviluppato due fucili di assalto adatti per uso subacqueo.
il più interessante è l’APS (Avtomat Podvodnyj Spetsialny), fucile mitragliatore progettato appositamente per sparare sott’acqua, con le solite cartuccione lunghe e un caricatore da 26 colpi.
Fuori dall’acqua poteva sparare, ma era un disastro.
 I russi poi si sono complicati la vita, dato che avevano fucili mitragliatori che sparavano in acqua e altri che sparavano fuori , per motivi più burocratici che altro i poveretti dovevano andare in combattimentto con due armi, nel caso di incursioni che partivano dall’acqua,.
Gli ingegneri si sono messi all’opera e nel 2005 hanno sviluppato l’ADS (АДС – Автомат Двухсредный Специальный – Avtomat Dual-medium, Special) ovvero questo che vedete in foto, che può utilizzare munizioni speciali subacquee e munizioni normali, inoltre permette alle forze speciali di giocare con silenziatori, visori notturni e lanciagranate, se proprio ci tengono.
Al di là dell’interessante virtuosismo tecnico rimane difficile pensare che possano essere utili in acqua, armi del genere, se non in improbabili scontri tra sub alla James Bond.
Una altra possibilità e quella di colpire bersagli da sott’acqua, immaginiamo il sub che si mette in posizione e apre il fuoco sulle sentinelle vicine, con il rumore dello sparo soffocato dall’elemento liquido.

Un altro quesito per gli ingegneri:

Se la pallottola passa dall’elemento liquido a quello gassoso, l’aria, viene influenzata la traiettoria?

Già mi immagino gli scienziati all’opera, non sarà uno studio con un grande impatto tattico, ma almeno si divertiranno e si faranno una nuotata.

Per amore di precisione esistono anche degli accessori Beretta e Glock, i “maritime spring cup” che servono per poter sparare sott’acqua, in ogni caso la gittata è di un metro, un metro e mezzo al massimo. gli americani dicono che queste pistole modificate servono per chi deve “difendersi dagli squali ” durante le immersioni..
Tipica cavolata da “prepper“.