Le Balle di Saccomanni e dei suoi predecessori

Lavoro difficile quello del ministro dell’Economia, in Italia.

Occorre un certo savoir fare e , soprattutto, abbondante pelo sullo stomaco.

il 2 luglio Scorso Saccomanni ci ha deliziato con questa notizia:

“Segnali di ripresa ci sono 
Dalla fine del 2012 a quest’anno ha pesato un clima di incertezza, certamente ancora oggi ci sono dati negativi, imprese che chiudono, ma molte aumentano la produzione forse perché hanno prospettive di produzione più alta”

Sarebbe interessante vedere che metodo usa Saccomanni per predire il futuro, ma deve essere lo stesso dei suoi predecessori:

Mario Monti settembre 2012:

 “Ci stiamo avvicinando alla fine della crisi, vedo la luce in fondo al tunnel”

Ma la voglia di addentrarsi nel sottosuolo apparteneva anche a Giulio Tremonti.

Fin dal 2005 parlava di “aumento della crescita” poi smentito dai fatti , venne la crisi nel 2008 e parlò inizialmente di “Italia che resiste meglio”, poi di “fine della crisi entro il 2012”, e a ottobre 2011:
“finirò la legislatura insieme al governo Berlusconi”.
Più che raccontar balle , mi sa che porta proprio sfiga, il buon Tremonti.
e adesso arriviamo al punto.
Come vedete sono anni che si parla di previsioni di crescita, previsioni che vengono regolarmente smentite dai fatti , e di molto.
Non aspettatevi nessuna crescita, quest’anno, a meno di una miracolosa tempesta di diamanti e monete d’oro slla penisola, questa non avverrà.
E anche in quel caso il crollo del valore dell’oro e dei diamanti ci ammazzerebbe comunque.
Siete pronti ragazzi?
Adesso parliamo dei magici quaranta miliardi di euro da pagare alle aziende , ovvero dei debiti che lo stato ha nei loro confronti.
Si parlava di venti miliardi pagabili subito.
Dove sono finiti?
Qualcuno li ha visti?
Premetto che non sono quaranta , ma almeno 90 i miliardi di debiti che lo stato non paga alle aziende per mancanza di fondi  (molti asseriscono che sarebbero ben di più).
Lo stato italiano ha un bilancio come qualsiasi azienda, e le spese iscritte nel bilancio stesso vengono pagate se in cassa ci sono i soldi.
Vi sarete accorti che per annullare IMU e l’aumento dell’IVA occorrono 4 miliardi di euro e lo stato questi soldi non li ha, ovvero quelli in cassa bastano appena appena per pagare gli stipendi e le pensioni agli statali e per qualcosa d’altro , ma non per tutto.
E allora i venti miliardi per pagare la prima “rata” del pagamento dei debiti dove li hanno presi? 
Semplice, non li hanno pagati.
Saccomanni si è dimenticato di dire che ancora non sanno chi pagare e , entro settembre dovrebbero cominciare ad avere una idea.
Per poi pagare i primi venti miliardi entro Giugno 2014.
E gli altri venti entro Giugno 2015.
Immagino che le aziende che aspettano soldi dallo stato siano contente, dato che dopo toccherà a loro.
Come mai le aziende non si sono ribellate?
Semplice, i soldi forse arriveranno prima, magari con l’emissione di altro debito non contabilizzato nel deficit o con un anticipo della Cassa Depositi e Prestiti, ovvero altro debito nascosto, che spunterà fuori al momento giusto.
Ma temo che al Giugno 2014 la nostra repubblica, con il suo attuale ordinamento, forse non ce la fa ad arrivarci…..