La Tradizione dimenticata

Evola in una intervista sostiene che ne “La Crisi del mondo moderno e in Autorità Spirituale e potere temporale Guénon afferma che la tradizione occidentale è il Cattolicesimo; i tentativi di risollevamento dell’Occidente dovrebbero tendere a reintegrare il Cattolicesimo nella sua dimensione metafisica e tradizionale dimenticata”. È abbastanza curioso che un Ortodosso debba parlare della Tradizione Occidentale, ma non si può aver piacere nel vedere la distruzione operata sia da forze esterne neo-massoniche, che da forze interne al Cattolicesimo legate al mondo della sovversione perché in tutto questo caos pagano anche molti innocenti.

Nonostante i punti di divergenza con i fratelli Cattolici, è doveroso non tirarsi indietro in questa battaglia finale; lottare con la forza della Parola di Dio (12…Infatti la parola di Dio è viva, efficace e più tagliente di ogni spada a doppio taglio; essa penetra fino al punto di divisione dell’anima e dello spirito, delle giunture e delle midolla e scruta i sentimenti e i pensieri del cuore. 13 Non v’è creatura che possa nascondersi davanti a lui, ma tutto è nudo e scoperto agli occhi suoi e a lui noi dobbiamo rendere conto – Ebrei 4,12) contro coloro che si adoperano per rimuovere la certezza dell’Amore del Dio TriUnitario dai cuori degli innocenti. La Parola come Spada della Verità infliggerà grandi perdite al nemico, perché metterà sempre più in luce la menzogna ingentilita dalla “cultura intellettuale”.

Il caos cela i veri nemici dietro una cortina fumogena di neo-parole, e se il Comunismo è ed è stato un nemico dichiarato ed identificabile, il relativismo neo-massonico gioca le sue carte attraverso figure “morali e spiritualiste” che non lasciano trapelare le loro intenzioni, se non dopo averle ben coperte per il tramite di adeguati supporti legislativi o dalla mancata funzione di sbarramento che la Chiesa dovrebbe assolvere come funzione e che, al contrario, si trova in un connubio d’interessi paradossale con i nemici della Civiltà.

È palese che storicamente la sovversione dello Stato e del Corpo Sociale e Mistico sia iniziata con le bugie propinate dalla Rivoluzione Francese1 che ha poi diffuso i suoi errori attraverso Napoleone Bonaparte2. Questa opera di sedizione si è orientata prima di tutto alla distruzione delle principali monarchie europee, specialmente quelle che non si erano fatte troppo incantare dalle sirene degli Enciclopedisti: cronologicamente prima i Borbone di Francia, poi gli Asburgo dell’Austria-Ungheria, i Romanov di Russia (la Russia era un baluardo tradizionale contro le massonerie) ed infine i Savoia dell’Italia. Fatte fuori queste monarchie legate alla Tradizione, il mondo neo-massonico giacobino ha iniziato ad assumere vari volti:

  • Socialismo
  • Comunismo
  • Nichilismo
  • Relativismo
  • Neo-gnosticismo
  • Razionalismo
  • Psichismo
  • Spiritualismo

In Italia il modello rivoluzionario, importato da Napoleone, si modificò col tempo e dopo varie vicissitudini ed esperimenti sociali (Repubblica Romana ecc.) fu caldeggiato nel dopoguerra con la Costituzione Repubblicana quello di Antonio Gramsci: inverare la Rivoluzione nelle istituzioni politiche, intellettuali, culturali partendo dalle scuole al fine di creare un uomo comunistizzato senza più riferimenti nemmeno di tipo metafisico se non quelli prettamente exoterici. Gramsci è stato più intelligente di Lenin, non ha voluto la violenza dei Soviet, ma ha creato una impalcatura culturale che avrebbe passo dopo passo portato alla conquista del potere. Una violenza più sottile perché ha impedito ed impedisce uno sviluppo spirituale per uno psichismo sinistro.

Ecco allora la deformazione della Legge, della Cultura, della Morale, dell’Etica e della Religione. Cosa è dunque la Tradizione? Prima di tutto la Traduzione è l’estasi filocalica del bello, del buono e del giusto e si estende in tutto 3 il mondo.

Essa è la reminiscenza di un Bene Superiore al quale tutte le culture tendono seppur in maniera incompleta come volontà di cogliere l’esistenza di una Forma Ordinatrice Gerarchica nell’universo. Nel mondo Occidentale la Tradizione è legata ai simboli ed alla storia del Cristianesimo che sono valori eterni e corrispondenti ad una stabilità generale della società. La Tradizione Romano-Cristiana che in modo o nell’altro ha governato l’Europa, ha influenzato il mondo conosciuto. Pertanto si può sintetizzare che la Tradizione è il ricordo della funzione Regale, Sacerdotale e Profetica di Cristo espressa anticipatamente nella figura TriUnitaria di Melchisedeq come modello futuro della Regalità dell’uomo che acquisirà quando Dio sarà tutto in tutti.

Scoprire la Tradizione è scoprire il linguaggio più vero che Dio ha donato per i tempi prestabiliti, al fine di educare gli uomini a cercare la propria voce originale nella loro coscienza ed in tal mondo il Suo Volto di Padre amoroso.

Perché si attacca la Tradizione nei suoi simboli? Per togliere il ricordo della Nascita, Morte e Resurrezione di Gesù Cristo. Gli attacchi, le trappole, i dialoghi sono sempre diretti alla distruzione di un ordine superiore attraverso l’esaltazione di particolarismi che vengono chiamati diritti. Anche molti di coloro che non hanno un particolare accanimento verso il Cristianesimo, si fanno strumento involontario del determinismo materialista, in nome di una propria libertà, ma non si sa da cosa.

Molte religioni del mondo intuiscono che deve avvenire una sorta di riassestamento:

  • Gli Sciiti credono nell’arrivo del Mahdi (per approfondire: http://www.eurasia-rivista.com/la-natura-imperiale-delliran/)
  • Gli Indiani asseriscono che stiamo vivendo nel periodo del Kali Yuga è l’ultimo stadio della dissoluzione dovuta ai fuori casta (vi sono quattro cicli: Satya Yuga, Treta Yuga, Dvapara Youga Kaly Yuga – https://en.wikipedia.org/wiki/Yantra)
  • I Sufi Islamici comprendono l’esistenza di un disordine generale esteriore che deve riassestarsi in favore di un Ordine interiore (“il monastero è il cuore dell’uomo”)
  • Nel mondo Ebraico – Libro di Daniele “sono profetati quattro regni che si succederanno e si dice di una tatua con la testa d’ori, il petto e le braccia d’argento, il ventre e le cosce di bronzo, le gambe ed i piedi di ferro e creta (Cfr. “Vie della Tradizione” Giugno 1996 N. 102). Esiste tutto un corredo di profezie di fonti diverse che pervengono a contemplare un raddrizzamento generale dopo che l’uomo avrà toccato il fondo.

Una delle più interessanti, per il mondo Occidentale, è sicuramente quella che annuncia il ritorno del Gran Monarca che altro non è che lo spirito di Melchisedeq che ripristinerà l’ordine del Creato. Si tornerà nuovamente ad una comprensione simbolica della vita per il tramite di un linguaggio che sarà vecchio e nuovo, e che sarà guidato dallo spirito che non muore mai fino al ritorno di Cristo: Giovanni il Teologo.

Diacono Martino http://liberticida.altervista.org/

1Non era necessario compiere una strage ed uccidere il Re legittimo. Bisognava, invece, correggere gli errori della Monarchia e non fare della Francia un mattatoio generale.

2È veramente risibile la descrizione di Napoleone come di un grande condottiero. In realtà il Corso è stato molto peggio di Hitler perché ha sparso sangue per tutta Europa. La sua intelligenza politica però gli aveva fatto però comprendere che l’idea di unità Europea dovesse essere mantenuta da un Imperatore e questo spiega la sua necessità di farsi incoronare. Anche nel mondo della sovversione vi sono sempre delle forme che cercano di scimmiottare l’aspetto simbolico dell’Imperium. In un certo senso queste menzogne si allacciano all’Albero della verità cercando di succhiarne la sua linfa vitale non rendendosi che sono effimere. Un ideale simbolico di unità Europea può essere intravisto in Regni, quindi società diverse, che si uniscono sotto un Imperatore Cristianissimo.

3L’equivoco della cooperazione tra Savoia e Massoneria durante il Risorgimento va opportunatamente visto sotto un’ottica di comune interesse relativamente alla creazione e consolidamento dell’Unità d’Italia. Una corrente di pensiero sostiene che i Savoia hanno tolto il potere temporale ai Papi in virtù di una spiritualizzazione maggiore della Chiesa. Circostanza ancor oggi non avvenuta andandosi ad accentuare un interventismo in politica e progressivamente un dialogo aperto con il mondo ateo-comunista. Possiamo infatti osservare che preti e cardinali intervengono troppo spesso in trasmissioni pubbliche propinando il loro pensiero che è oramai legato a cose terrene.