La storia dei delfini addestrati dall’esercito ucraino in Crimea.

La Crimea ormai è in mani russe e, oltre a praticamente tutte le navi da guerra ucraine, i russi hanno ereditato anche una singolare base di addestramento.
La base di addestramento cetacei di Sebastopoli.

La base, fondata nel 1965, aveva lo scopo di addestrare delfini e otarie per sopi militari.

<br />Ufficialmente il loro obbiettivo è quello di utilizzarli per ricognizione e per ritrovare oggetti dispersi in mare, grazie al loro sensibilissimo sonar.
La leggenda , invece, li ritiene capaci di piazzare mine sotto le navi e di poter essere utilizzati come sentinelle armate per attaccare incursori subacquei nemici.
Quello che è certo è che in passato i russi erano riusciti a far utilizzare dai delfini un vero e proprio codice, grazie al sonar naturale di cui sono dotati i delfini riuscivano a comunicare con i tecnici e a ricevere ordini su come muoversi..
Così come tutto il resto dell’impero ex sovietico questa base di addestramento ha avuto una vita travagliata, cronicamente a corto di fondi,
Nel 1990 la base venne convertita in un centro di nuoto terapeutico ed in una attrazione turistica.

Nel 2000 gran parte degli animali vennero venduti ad un altro centro iraniano, come attrazione turistica, compresa una balena beluga, con in cambio solo l’assicurazione che fossero trattati bene.
Nel 2012, ovvero solo due anni fa l’Ucraina decise di rimettere in funzione il centro , rispolverando i vecchi macchinari degli anni 70 e i tecnici militari, che si erano riciclati in inservienti e addestratori del centro acquatico.
Ma la situazione economica era così drammatica che in aprile era prevista la liberazione degli animali e la definitiva chiusura del centro.
Adesso, pare , queste “preziose apparecchiature”, ovvero gli animali, non verranno riconsegnati alla marina ucraina, e la base verrà utilizzata dalla marina Russa.

Ovviamente gli americani possiedono un centro di addestramento cetacei militare , all’interno dell’immensa base di Diego Garcia.