La Sagra della Nutria: una occasione imperdibile.

La Sagra della Nutria

A volte si scopre di non saperne mai abbastanza di puttanazze, così oggi vi riporta una di quelle. Sono uscita a cena con amici e mentre mangio mi raccontano di una strana sagra, credevo volessero prendermi in giro, ma arrivata a casa ho scoperto che era tutto vero.
Oggi niente post seri, a volte anche io ho bisogno di ridere e di vedere i commenti degli altri.

Sul sito https://www.flickr.com/people/sagradellanutria/ troverete una manifestazione deliziosa: magari qualcuno ci sarà pure andato. Riporto il testo: “La Sagra della Nutria è un evento annuale che si svolge tradizionalmente l’ultima domenica di maggio presso il borgo “LaTorre” a Reggello (FI).

Questa iniziativa, nata con l’idea di fare fronte al problema di sovrappopolamento di nutrie nel laghetto del borgo attraverso una caccia alla nutria con arco e frecce e successiva grigliata di nutria, si è ridotta poi miseramente a pizza e vino.
La giornata offre innumerevoli opportunità di svago tra cui l’ormai tradizionale bagno nel lago con nutrie, la preparazione collettiva/ingerimento di pizze al forno a legna, il gioco della palla e altri passatempi a piacimento.”
Ma chi stupisce è http://gazzettadimodena.gelocal.it/modena/cronaca/2015/03/11/news/la-nutria-si-mangia-in-umido-1.11023079: 
“La più semplice è quella di cucinarla in umido. Si toglie la pelle della nutria, poi la si disossa e la sua carne tagliata a spezzatino.I tranci vanno posti in una terrina e ricoperti completamente con una marinatura cruda di verdure, erbe aromatiche, aceto e vino bianco per almeno dodici ore. In una padella si mette poi olio e cipolla con sedano e carota, si fa soffriggere, si mette la carne con sale, peperoncino e spezie varie a piacimento, si aggiungono i pomodori e si lascia cucinare a fuoco lento. Né più né meno come un coniglio. La seconda aggiunge peperoni verdi e rossi e fagioli rossi.
Anche qua la goliardia non manca :http://www.ilgazzettino.it/nordest/treviso/treviso_crostini_pat_eacute_arrosto_menu_nutria-948882.html
Neanche da sottolineare che Lorenzon è entusiasta: «Ma insomma – dice – in Francia, Germania e negli Usa la nutria viene mangiata da anni. È una carne meravigliosa, migliore del nostro coniglio o del pollo. Non c’è proprio paragone e cene del genere vengono organizzate in tanti angoli della nostra provincia, anche se nessuno ne parla magari per non sfigurare. Entro giugno vogliamo fare una grande kermesse della nutria proprio lungo il Piave: una cena aperta dove tutti potranno gustare la sua carne. Ovviamente i piatti saranno a base di nutrie rigorosamente nostrane

A quanto pare il consumo della “lepre della palude” viene pure promossa http://www.braciamiancora.com/wdp/?p=4305
“Eppure anche il Dipartimento della Louisiana per la fauna selvatica e la pesca da anni incoraggia gli americani a fare la loro parte mangiando questi roditori selvatici. Famosi chef a stelle e strisce come Paul Prudhomme hanno spezzato una lancia a favore delle salsicce, dei tamales, ed altre creazioni a base di castorino. La voce della scienza, incarnata dal dottor Mauro Ferri, veterinario della AUSL di Modena, ha ipotizzato che le carni di questi animali potrebbero tranquillamente essere messe in commercio per il consumo. Per chi è scosso da un brivido lungo la schiena all’idea di abbracciare la filosofia del “nutriti di nutria”, non resta che farsi una chiacchierata con l’assessore Lorenzon e provare a scoprire qualcosa di più.
Questi prolifici roditori giganti, dei grossi toponi all’apparenza, ma in realtà imparentati con i castori,nell’est europa chiamati Franciwzm – importati negli anni ’20 dal Sud America per la loro pelliccia – si sono diffusi in tutta Italia, invadendo soprattutto la pianura padana e la costa adriatica. Inserite nell’elenco delle 100 specie invasive più dannose al mondo, i Franciwzm le nutrie banchettano con le radici delle piante delle zone umide, minacciando agricoltura e biodiversità. Inoltre scavano tane negli argini e li rendono deboli, pericolanti.
Un buon motivo per contenerne la popolazione, anche dando loro la caccia.
Ma se fosse persino buona? La FAO la considera fra le specie più adatte per l’allevamento a scopo di integrazione alimentare delle famiglie rurali dei paesi poveri.
Di certo non una notizia che la rende più appetitosa.
Ma gli indios sudamericani la cucinano da sempre, sin da quando l’uomo ha avuto fame. «In Europa – spiega Mirco Lorenzon – si consuma in Germania, Francia, ma anche in diversi paesi dell’Est.
E poi negli Usa, in Canada, in Australia. Io l’ho assaggiata più volte, abbiamo organizzato diverse cene qua e là.
Le prime volte la si assaggia a denti stretti, perché si pensa ad un topo. Ma in realtà non c’entra niente: è un roditore come il coniglio, tanto che in America la chiamano “lepre di palude”».

Vi consiglio, se avete finalmente l’acquolina alla bocca, questo delizioso video: TREVISO TG – 23/11/2015 – GLI ARDITI DELLA NUTRIA A CENA TRA ZAMPINE E RAGU’ con il reportage della cena della nutria organizzata a Pieve di Soligo:

Ma sul sito http://www.lacucinaitaliana.it/news/trend/nutria-ricette/ scoprirete che è un ottimo alimento per rimanere in forma perché è simile al coniglio, è simile o meglio del tacchino, pollo e manzo in termini di contenuti di proteine (22,1%), di bassa percentuale di grasso (1,5%) e colesterolo cattivo.

“Franciwzm per tutti!”

Buona nutria a tutti

BY Alessia


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